Emoclot: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Emoclot (Fattore Viii Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato): sicurezza e modo d’azione

Emoclot (Fattore Viii Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti affetti da emofilia A (deficienza congenita di Fattore VIII).

Trattamento della deficienza acquisita di Fattore VIII.

Trattamento di emofilici con anticorpi contro il Fattore VIII (inibitori: vedere anche 4.4).

Emoclot: come funziona?

Ma come funziona Emoclot? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Emoclot

Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici, fattore VIII della coagulazione del sangue, codice ATC: B02BD02.

Il complesso fattore VIII/fattore von Willebrand consiste di due molecole (fattore VIII e fattore di von Willebrand) con differenti funzioni fisiologiche.

Quando infuso in un paziente emofiliaco, il fattore VIII si lega al fattore di von Willebrand nella circolazione del paziente.

Il fattore VIII attivato agisce come cofattore del fattore IX attivato, accelerando la conversione del fattore X a fattore X attivato. Il fattore X attivato converte la protrombina in trombina. La trombina converte il fibrinogeno in fibrina con formazione di un coagulo. L’emofilia A è un disordine della coagulazione del sangue ereditario legato al sesso, dovuto a diminuiti livelli di fattore VIII:C e porta ad abbondanti emorragie nelle articolazioni, muscoli o organi interni, sia spontaneamente sia come conseguenza di traumi accidentali o chirurgici. Con la terapia sostitutiva, i livelli plasmatici di fattore VIII sono aumentati, rendendo perciò possibile una correzione provvisoria della deficienza del fattore ed una correzione della tendenza al sanguinamento.

Si evidenzia che il tasso di sanguinamento annualizzato (ABR) non è comparabile tra i diversi concentrati di fattore e tra diversi studi clinici.

Oltre al suo ruolo come proteina di protezione del fattore VIII, il fattore di von Willebrand media l’adesione delle piastrine al sito del danno vascolare ed ha un ruolo nell’aggregazione piastrinica.

10 pazienti affetti da Emofilia A grave (età mediana 15 anni, range 5-51) con presenza di inibitore ad alto titolo, sono stati trattati con EMOCLOT al fine di eradicare l’inibitore tramite regime di immunotolleranza (ITI), nell’ambito del registro PROFIT a cura dell’Associazione Italiana Centri di Emofilia (AICE). I 10 pazienti sono stati trattati mediante regimi di ITI in prima linea (n=8) o come regime di salvataggio (n=2) dopo fallimento di una precedente ITI con un diverso concentrato di FVIII.

In 5 pazienti sono stati utilizzati regimi di trattamento quotidiano a dose elevata/intermedia (100- 200 UI/Kg/die), mentre negli altri 5 sono stati impiegati regimi a giorni alterni o 3 volte a settimana a dosi variabili (50-150 UI/Kg).

Una risposta completa o parziale è stata ottenuta nel 50% dei casi, persistente dopo un follow-up medio di 9 anni. Nei 4 pazienti con risposta completa, il tempo medio per l’eradicazione dell’inibitore è risultato di 26 mesi.

Inoltre, in letteratura è riportata l’esecuzione di ITI con EMOCLOT in 11 pazienti di età mediana di

17 anni con inibitore ad alto titolo; il successo è stato ottenuto in 9/11 pazienti (82%), con eradicazione completa in 4 pazienti (36%) e successo parziale in 5 pazienti (45%).

Popolazione pediatrica

Nello studio randomizzato controllato SIPPET, condotto per confrontare l’incidenza della formazione di inibitori in seguito a trattamento con FVIII plasmaderivato e ricombinante, 125 bambini sotto i sei anni d’età, senza inibitore, precedentemente non esposti o minimamente esposti al fattore VIII, sono stati trattati con FVIII plasmatico; di questi, 61 sono stati trattati con EMOCLOT a domanda o in regime di profilassi. 34 dei 61 pazienti sono stati sottoposti a trattamento a domanda, 5 a profilassi standard (3 infusioni/settimana), 15 a profilassi modificata (2 infusioni/settimana) e 7 a diverse combinazioni di regimi di trattamento. .

Da una analisi post hoc, condotta sui soli pazienti trattati con EMOCLOT, effettuata per valutare il tasso annualizzato di sanguinamento, è stato registrato un tasso pari a 4,2 (342 episodi) nei pazienti sottoposti a trattamento a domanda, a 7,5 (25 episodi) in quelli sottoposti a profilassi standard (dei 25 sanguinamenti registrati in questo gruppo, 24 erano attribuibili ad un unico paziente; escludendo questo paziente dall’analisi, il tasso annualizzato di sanguinamenti scendeva a 0,24), a 5,8 (92 episodi) nei pazienti trattati con profilassi modificata e a 5,9 (60 episodi) in quelli trattati con combinazioni diverse.


Emoclot: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Emoclot, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Emoclot

Dopo l’iniezione del prodotto, due terzi – tre quarti del fattore VIII rimangono approssimativamente nella circolazione.

Il livello di attività raggiunta nel plasma varia dall’80 al 120% dell’attività plasmatica di fattore VIII predetta.

L’attività del fattore VIII nel plasma decresce secondo un decadimento esponenziale bifasico.

Nella fase iniziale, la distribuzione fra il compartimento intravascolare e gli altri fluidi corporei avviene con una emivita di eliminazione dal plasma da 3 a 6 ore.

Nella successiva fase più lenta (che probabilmente riflette il consumo di fattore VIII) l’emivita varia da 8 a 20 ore, con una media di 12 ore. Quest’ultima appare corrispondere alla vera emivita biologica.

Le proprietà farmacocinetiche di EMOCLOT sono state valutate nel corso dello studio clinico “Evaluation of the pharmacokinetic and clinical efficacy of the concentrate of Factor VIII, EMOCLOT D.I., in patients affected by haemophilia A” (codice studio KB030), condotto su 15 pazienti affetti da emofilia A grave (con livelli di FVIII<1). I parametri di PK sono stati calcolati in occasione di due infusioni singole (dosaggio: 25 UI/kg) eseguite a distanza di 3-6 mesi l’una dall’altra. Nel periodo intercorso tra le due infusioni i pazienti sono stati trattati con EMOCLOT in accordo al loro schema terapeutico abituale (trattamento su richiesta o in profilassi).

Nella seguente tabella sono riportati i valori medi dei parametri di PK di EMOCLOT misurati nel corso dello studio.

Prima infusione Seconda infusione
Senza sottrazione
del basale
Con sottrazione
del basale
Senza sottrazione
del basale
Con sottrazione
del basale
AUC0-t (I.U.·ml-1·h) 10.94 9.96 10.75 8.95
AUC0-? (I.U.·ml-1·h) 13.08 11.22 12.07 9.89
Cl tot (ml·h-1·kg-1) 2.63 2.89 2.51 2.99
Recupero incrementale (%) 2.688 2.671
t1/2? (h) 0.543 0.768
t1/2? (h) 12.05 15.16

Popolazione pediatrica

Sebbene non siano disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica, i pochi dati pubblicati relativi a studi di farmacocinetica non hanno dimostrato differenze significative tra adulti e bambini affetti dalla medesima patologia.


Emoclot: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Emoclot agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Emoclot è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Emoclot: dati sulla sicurezza

Il fattore VIII della coagulazione del plasma umano (del concentrato) è un normale costituente del plasma umano ed agisce come il fattore VIII endogeno.

Il controllo della tossicità della singola dose non è rilevante in quanto dosi maggiori causano un sovraccarico.

Il controllo della tossicità di dosi ripetute nell’animale è impraticabile per l’interferenza dello sviluppo di anticorpi verso la proteina eterologa.

Anche dosi diverse volte più grandi di quelle consigliate per Kg di peso corporeo nell’uomo, non mostrano effetti tossici negli animali da esperimento.

Dato che l’esperienza clinica non fornisce alcune indicazioni di effetti oncogeni e mutageni del fattore VIII della coagulazione del plasma umano, non vengono considerati imperativi gli studi sperimentali, con particolare riguardo a quelli su specie eterologhe.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Emoclot: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Emoclot

Emoclot: interazioni

Non sono state riportate interazioni fra prodotti a base di fattore VIII della coagulazione umano ed altri prodotti medicinali.

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.


Emoclot: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Emoclot: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

EMOCLOT non ha effetto sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco