Hexvix: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale (Esaminolevulinato): sicurezza e modo d’azione

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale (Esaminolevulinato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

La cistoscopia a fluorescenza con luce blu di Hexvix è indicata in aggiunta alla cistoscopia standard a luce bianca per contribuire alla diagnosi e alla gestione del tumore alla vescica in pazienti con tumore alla vescica noto o con elevato sospetto.

Vedere paragrafo 5.1.

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: come funziona?

Ma come funziona Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale

Categoria farmacoterapeutica: altri diagnostici, codice ATC: V04CX

Studi in vitro hanno dimostrato un marcato aumento della fluorescenza delle porfirine nell’urotelio neoplastico in seguito all’esposizione a esaminolevulinato.

Nell’uomo, Hexvix ha evidenziato un maggiore accumulo di porfirine nell’urotelio neoplastico rispetto all’urotelio normale. Dopo l’instillazione della soluzione ricostituita per un’ora e la successiva illuminazione con luce blu, è possibile visualizzare prontamente i tumori attraverso la fluorescenza.

Sono stati eseguiti degli studi clinici con Hexvix su 1072 pazienti valutabili con diagnosi o sospetto elevato di cancro della vescica sottoposti ad esame cistoscopico a luce bianca, seguito da cistoscopia a luce blu, ed esame bioptico.

I pazienti partecipanti agli studi clinici presentavano diagnosi o sospetto di cancro della vescica evidenziato dalla cistoscopia o da risultati positivi agli esami citologici delle urine.

Negli studi con pazienti con aumentato rischio di CIS, rispetto alla cistoscopia standard a luce bianca, l’esame con fluorescenza a luce blu ha evidenziato una presenza significativamente maggiore di carcinoma in situ (CIS) e lesioni papillari. La percentuale di rilevamento per il CIS è di 49,5% alla cistoscopia standard a luce bianca rispetto al 95% della cistoscopia a luce blu, mentre la percentuale di rilevamento delle lesioni papillari alla cistoscopia a luce bianca si aggira attorno all’85,4-94,3% rispetto al 90,6-100% della cistoscopia a luce blu.

Uno degli studi sopra menzionati è stato progettato per indagare l’influenza delle prassi di gestione dei pazienti secondo le raccomandazioni dell’Associazione Europea di Urologia sul trattamento del cancro superficiale della vescica. Nel 17% dei pazienti, i reperti ottenuti dopo l’esecuzione della cistoscopia a luce blu hanno consentito la prescrizione di una terapia più completa, nel 5,5% dei pazienti la sola cistoscopia a luce blu ha determinato una terapia meno completa.

Alla base della terapia più completa c’è stato il migliore rilevamento del tumore rispetto alla cistoscopia standard, comprendente il rilevamento di un numero superiore di lesioni di stadio pTa (20% dei pazienti), di lesioni CIS (14%) e di lesioni di stadio pT1 (11%), evidenziate unicamente dalla cistoscopia con Hexvix.

Uno studio randomizzato, comparativo verso la sola luce bianca è stato condotto in pazienti con tumori papillari ed aumentato rischio di recidive. Un confronto tra pazienti ha mostrato che, un totale di 16,4% (47/289) dei pazienti con lesioni pTA/pT1, ha avuto la rilevazione di tali lesioni aggiuntive con la sola cistoscopia a luce blu con Hexvix. I pazienti con lesioni pTa/pT1 sono stati seguiti per 9 mesi dopo cistoscopia e la percentuale di pazienti con recidiva è stata inferiore nel gruppo con Hexvix (47,2%,128/271) rispetto a quella del gruppo con cistoscopia a luce bianca (56,1%, 157/280) nella popolazione ITT, dove tutti i pazienti per i quali mancavano i dati sono stati considerati come aventi recidiva. Il numero di pazienti per i quali mancavano i dati nello studio era troppo elevato (56/128 e 59/157 rispettivamente nel gruppo Hexvix e nel gruppo di controllo) per considerare la differenza statisticamente significativa. (p= 0,03-0,06 in attesa di stabilire come gestire i dati mancanti). Informazioni aggiuntive di follow-up sono state ottenute per l’86% dei partecipanti. Il tempo mediano di follow-up nei gruppi a sola luce bianca e con Hexvix è stato rispettivamente di 53 e 55 mesi. I pazienti nel gruppo con Hexvix hanno avuto un tempo mediano più lungo di 7 mesi prima della recidiva e del tempo libero da recidiva (16 mesi nel gruppo Hexvix rispetto a 9 mesi nel gruppo a luce bianca, p=0.04-0.06, in attesa di stabilire come gestire i dati mancanti ed i decessi).

La percentuale totale di lesioni falso-positive è risultata maggiore alla cistoscopia con fluorescenza a luce blu, 17,3% per la cistoscopia a luce bianca e 21,9% per la cistoscopia a luce blu.

Meccanismo d’azione:

Dopo l’instillazione intravescicale di esaminolevulinato, si verifica un accumulo di porfirine nelle lesioni della parete vescicale, a livello intracellulare. Le porfirine intracellulari (comprese le PpIX) sono composti fluorescenti fotoattivi che emettono luce rossa se eccitati con luce blu. Di conseguenza, le lesioni preneoplastiche e neoplastiche emetteranno una luminescenza rossa su uno sfondo blu. La presenza di infiammazione può produrre una falsa fluorescenza.


Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale

Gli studi autoradiografici in vivo condotti su ratti in seguito a somministrazione intravescicale hanno evidenziato la presenza di elevate concentrazioni di esaminolevulinato nella parete vescicale.

Dopo l’instillazione intravescicale di esaminolevulinato radiomarcato in volontari sani, la biodisponibilità sistemica della radioattività totale è risultata pari a circa il 5-10%.


Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: dati sulla sicurezza

Gli studi su ratti e cani non hanno evidenziato rischi di tossicità sistemica.

Sono stati eseguiti studi sulla tolleranza endovescicale a sette giorni, senza esposizione alla luce, su ratti e cani. Lo studio sui ratti ha evidenziato casi di leucocitosi che indicano un’attività proinfiammatoria dell’esaminolevulinato. Si sono verificati anche casi di azotemia, urina rossa e perdita ponderale. Nei cani trattati con esaminolevulinato è stato riscontrato un aumento marginale dell’incidenza e della gravità dell’iperplasia cellulare transitoria e della basofilia nell’epitelio urinario.

Un test sui linfonodi locali nei topi ha dimostrato che l’esaminolevulinato presenta un potenziale di sensibilizzazione cutanea.

La genotossicità potenziale è stata studiata in vitro nelle cellule procariote ed eucariote, in presenza ed assenza di illuminazione fotoattivante, e in vivo. Tutti gli studi volti a stabilire il potenziale genotossico sono risultati negativi (test di Ames, test della timidina chinasi (TK), test del micronucleo in vivo aberrazioni cromosomiche nelle cellule CHO e saggio Comet su campioni vescicali di uno studio di tolleranza locale sui cani con attivazione a luce blu).

E’ stata studiata la tossicità riproduttiva in ratti e conigli. L’incidenza della mortalità feto-embrionale, il peso fetale e le anomalie e varianti fetali, inclusi i parametri di ossificazione scheletrica non hanno dimostrato alcun effetto palese del trattamento. Nei ratti non ci sono stati effetti sulla fertilità femminile e sullo sviluppo precoce dell’embrione.

Non sono stati condotti studi di cancerogenicità con esaminolevulinato.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: interazioni

Non sono stati eseguiti studi di interazione specifici con esaminolevulinato.


Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Hexvix 85 mg polvere e solvente per soluzione endovescicale: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco