Iblias: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml (Octocog Alfa): sicurezza e modo d’azione

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml (Octocog Alfa) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento e profilassi dell’emorragie nei pazienti con emofilia A (carenza congenita di fattore VIII). Iblias può essere utilizzato in tutte le fasce d’età.

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: come funziona?

Ma come funziona Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml

Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici, fattore VIII della coagulazione del sangue, codice ATC: B02BD02

Meccanismo d’azione

Il complesso fattore VIII/fattore di von Willebrand (FvW) è costituito da due molecole (fattore VIII e FvW) con differenti funzioni fisiologiche. Quando viene infuso in un paziente emofilico, il

fattore VIII si lega al FvW nel sistema circolatorio del paziente. Il fattore VIII attivato agisce come cofattore per il fattore IX attivato, accelerando la conversione del fattore X a fattore X attivato. Il fattore X attivato converte la protrombina in trombina. Quindi la trombina converte il fibrinogeno in fibrina e si può formare il coagulo. L’emofilia A è un disordine della coagulazione ematica ereditario legato al sesso caratterizzato da diminuiti livelli di fattore VIII:C e si manifesta con emorragie diffuse nelle articolazioni, nei muscoli o negli organi interni, che insorgono sia spontaneamente sia come risultato di un trauma accidentale o di intervento chirurgico. Con la terapia sostitutiva si innalzano i livelli plasmatici di fattore VIII, permettendo quindi una temporanea correzione della carenza del fattore stesso e una correzione della tendenza al sanguinamento.

Iblias non contiene il fattore di von Willebrand. Effetti farmacodinamici

Il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) è allungato nelle persone affette da emofilia. La determinazione dell’aPTT è un metodo analitico convenzionale in vitro per l’attività biologica del fattore VIII. Il trattamento con rFVIII normalizza l’aPTT in modo simile al fattore VIII derivato dal plasma.

Efficacia e sicurezza clinica

Controllo e prevenzione delle emorragie

Sono stati condotti due studi multicentrici, in aperto, di cross-over, non controllati, randomizzati in adulti/adolescenti con emofilia A severa (< 1%) trattati in precedenza e uno studio multicentrico, in aperto, non controllato in bambini < 12 anni con emofilia A severa trattati in precedenza.

Nel programma di studio clinico sono stati inclusi in totale 204 pazienti: 153 di loro di età ? 12 anni e 51 di età < 12 anni. 140 soggetti sono stati trattati per almeno 12 mesi di cui 55 per un tempo mediano di 24 mesi.

Tabella 3: Consumo e percentuali globali di successo (pazienti trattati con sola profilassi)

Bambini Bambini Adolescenti e adulti Totale
piccoli più 12-65 anni
(0 < 6 an grandi
ni) (6 < 12 a
nni)
Studio 1 Studio 2 Studio 2
somminis trazione 2 volte/se ttimana somminis trazione 3 volte/se ttimana
Partecipanti allo studio 25 26 62 28 31 172
Dose/iniezione 36 UI/kg 32 UI/kg 31 UI/kg 30 UI/kg 37 UI/kg 32 UI/kg
profilattica, UI/kg (21; (22; (21; (21; (30; (21;
peso corporeo 58 UI/kg) 50 UI/kg) 43 UI/kg) 34 UI/kg) 42 UI/kg) 58 UI/kg)
mediana (min,
max)
ABR – tutte le 2,0 0,9 1,0 4,0 2,0 2,0
emorragie (0,0; 6,0) (0,0; 5,8) (0,0; 5,1) (0,0; 8,0) (0,0; 4,9) (0,0; 6,1)
(mediana, Q1,Q3)
Dose/iniezione per trattamento antiemorragico Mediana (min; max) 39 UI/kg
(21;72 UI
/kg)
32 UI/kg
(22;

50 UI/kg)

29 UI/kg
(13;

54 UI/kg)

28 UI/kg
(19;

39 UI/kg)

31 UI/kg
(21;

49 UI/kg)

31 UI/kg
(13; 72 UI/kg)
Percentuale di successo* 92,4% 86,7% 86,3% 95,0% 97,7% 91,4%

ABR percentuale annualizzata di emorragie (annualized bleed rate)

Q1 primo quartile; Q3 terzo quartile p.c.: peso corporeo

*Percentuale di successo definita come % di emorragie trattate con successo con =/< 2 infusioni


Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml

Il profilo farmacocinetico (PK) di Iblias è stato valutato in pazienti precedentemente trattati con emofilia A severa dopo somministrazione di 50 UI/kg in 21 soggetti ? 18 anni, 5 soggetti ? 12 anni e

< 18 anni e 19 soggetti < 12 anni d’età.

Un modello di PK di popolazione è stato sviluppato in base a tutte le misurazioni disponibili del FVIII (ottenute dal campionamento denso di PK e da tutti i campioni di recupero) nei 3 studi clinici e ha consentito il calcolo dei parametri di PK per tutti i soggetti inclusi nei vari studi. La tabella 4 in basso riporta i parametri di PK in base al modello di PK di popolazione.

Tabella 4: Parametri di PK (media geometrica (%CV)) in base al saggio cromogenico. *

Parametro PK ? 18 anni N=109 12-< 18 anni N=23 6-< 12 anni N=27 0-< 6 anni N=24
T1/2 (h) 14,8 (34) 13,3 (24) 14,1 (31) 13,3 (24)
AUC (UI.h/dL) ** 1.858 (38) 1.523 (27) 1.242 (35) 970 (25)
CL (dL/h/kg) 0,03 (38) 0,03 (27) 0,04 (35) 0,05 (25)
Vss (dL/kg) 0,56 (14) 0,61 (14) 0,77 (15) 0,92 (11)

* In base alle stime della PK di popolazione

**AUC calcolata per una dose di 50 UI/kg

Le misurazioni ripetute di PK dopo 6-12 mesi di trattamento profilattico (trattamento a lungo termine) con Iblias non hanno evidenziato variazioni rilevanti delle caratteristiche farmacocinetiche .

In uno studio internazionale condotto in 41 laboratori clinici, la performance di Iblias nei saggi FVIII:C è stata valutata e confrontata con quella di un prodotto rFVIII full length disponibile in commercio. Per entrambi i prodotti sono stati ottenuti risultati coerenti. L’FVIII:C di Iblias può essere misurato nel plasma sia con un saggio di coagulazione one stage, sia con un saggio cromogenico, secondo la pratica abituale del laboratorio.

L’analisi di tutti i recuperi incrementali (recovery) registrati nei pazienti precedentemente trattati ha dimostrato per Iblias un innalzamento mediano > 2% (> 2 UI/dL) per UI/kg di peso corporeo. Questo risultato è simile ai valori riportati per il fattore VIII derivato dal plasma umano. Non sono state riscontrate variazioni rilevanti nel periodo di trattamento di 6-12 mesi.

Tabella 5: Risultati di recupero incrementale di fase III

Partecipanti allo studio N=115
Risultati del saggio cromogenico Mediana; (Q1; Q3) (UI/dL / UI/kg) 2,3 (1,8; 2,6)
Risultati del saggio “one stage” Mediana; (Q1; Q3) (UI/dL / UI/kg) 2,2 (1,8; 2,4)


Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, genotossicità in vitro e tossicità a dosi ripetute a breve termine. Non sono stati condotti studi di tossicità a dosi ripetute per più di 5 giorni, studi di tossicità della riproduzione e studi di carcinogenesi. Studi di questo tipo non sono considerati significativi a causa della produzione di anticorpi contro le proteine umane eterologhe negli animali. (Inoltre, il FVIII è una proteina endogena ed è noto che non possiede alcun effetto cancerogeno o sulla riproduzione.).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: interazioni

Non sono state segnalate interazioni di prodotti a base di fattore VIII della coagulazione umano (rDNA) con altri medicinali.


Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Iblias fl Polv Ev1000 UI+2,5 ml: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Se il paziente dovesse avvertire capogiro o altri sintomi che influenzano la capacità di concentramento e reazione, si raccomanda di non guidare o utilizzare macchinari fino a quando tali reazioni non si risolvano.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco