Jurnista: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Jurnista compresse (Idromorfone Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Jurnista compresse (Idromorfone Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento del dolore intenso negli adulti.

Jurnista compresse: come funziona?

Ma come funziona Jurnista compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Jurnista compresse

Categoria farmacoterapeutica: analgesici; alcaloidi naturali dell’oppio, codice ATC: N02AA03.

L’idromorfone è un derivato semisintetico della morfina.

Analogamente agli altri oppiacei, l’idromorfone esercita i suoi effetti farmacologici principali sul SNC e sulla muscolatura liscia. Tali effetti sono espressi e modulati dal legame con specifici recettori per gli oppiacei. L’idromorfone è principalmente un agonista dei recettori ?, con una debole affinità per i recettori ?. L’analgesia si verifica come conseguenza del legame dell’idromorfone ai recettori ? del SNC. Benché le stime varino (da 2 a 10 volte), sembra che l’idromorfone assunto per via orale sia circa 5 volte più potente (in peso) della morfina e abbia una durata d’azione inferiore. La depressione respiratoria insorge principalmente per azione diretta sui centri di controllo cerebrali della respirazione. Gli oppiacei possono provocare nausea e vomito, a causa della stimolazione diretta dei chemiorecettori per l’emesi, nella regione posteriore del midollo.


Jurnista compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Jurnista compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Jurnista compresse

Assorbimento

Dopo una singola somministrazione orale di JURNISTA compresse a rilascio prolungato, le concentrazioni plasmatiche aumentano gradatamente in 6-8 ore e successivamente rimangono costanti per approssimativamente 18- 24 ore; i valori medi di Tmax sono stati approssimativamente tra 13 e 16 ore. Ciò dimostra che, come desiderato, l’idromorfone viene rilasciato in modo costante dalla formulazione del farmaco, con un assorbimento continuato attraverso tutto il tratto intestinale per circa 24 ore, compatibile con la monosomministrazione giornaliera. La biodisponibilità media assoluta dell’idromorfone dopo una singola dose di 8, 16 o 32 mg di JURNISTA è compresa fra il 22% e il 26%. La somministrazione concomitante di JURNISTA con un pasto ricco di grassi non ha alcun effetto sull’assorbimento di idromorfone.

Le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario sono approssimativamente il doppio rispetto a quelle osservate dopo la somministrazione della prima dose, e lo stato stazionario è raggiunto alla quarta dose di JURNISTA. Non sono state osservate variazioni della farmacocinetica tempo- dipendenti con somministrazione di dosi multiple. Allo stato stazionario JURNISTA, somministrato una volta al giorno, ha mantenuto le concentrazioni plasmatiche di idromorfone entro lo stesso intervallo di concentrazione di una compressa a rilascio immediato somministrata 4 volte al giorno alla stessa dose giornaliera complessiva e ha diminuito le fluttuazioni periodiche delle concentrazioni plasmatiche delle compresse a rilascio immediato. Il grado di fluttuazioni nelle concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario durante un periodo di 24 ore (calcolato come (Cmax(ss) – Cmin(ss))/Cavg(ss) x 100%) è stato inferiore con JURNISTA (83%) in confronto con le fluttuazioni totali delle compresse a rilascio immediato (147%). Allo stato stazionario, l’AUC dell’idromorfone contenuto in JURNISTA è equivalente a quella osservata per le compresse a rilascio immediato.

Distribuzione

Il legame alle proteine plasmatiche è basso (<30%).

Biotrasformazione

La glucoronidazione è il percorso metabolico principale e il metabolita primario è l’idromorfone-3-glucoronide, che ha un tempo di rilascio nel plasma analogo a quello dell’idromorfone. Diversamente da quanto accade per la morfina, non viene prodotto il 6-glucoronide.

Linearità

Per la compressa a rilascio controllato è stata dimostrata una farmacocinetica lineare nell’intervallo di dosaggio 4-64 mg, con un aumento proporzionale della dose nelle concentrazioni plasmatiche (Cmax) e della concentrazione complessiva (AUC).

Pazienti anziani

L’effetto esercitato dall’età sul profilo farmacocinetico dopo singola dose dell’idromorfone a rilascio immediato mostra una riduzione del 14% della Cmax e un modesto aumento (11%) dell’AUC nei pazienti anziani, rispetto a quelli giovani. Non è stata riscontrata alcuna differenza del Tmax. Non può essere esclusa una maggiore sensibilità dei soggetti anziani. In generale, la selezione della dose per un paziente anziano deve essere fatta con cautela, iniziando solitamente dal livello più basso dell’intervallo di dosi, in quanto in questa popolazione di pazienti possono manifestarsi con frequenza maggiore una diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca, patologie concomitanti o l’uso di altri farmaci.

Sesso

Le concentrazioni plasmatiche e i parametri farmacocinetici dell’idromorfone dopo la somministrazione di JURNISTA sono comparabili in soggetti maschi e femmine.

Compromissione renale

La compromissione renale ha inciso sul profilo farmacocinetico dell’idromorfone e dei suoi metaboliti, l’idromorfone-3-glucoronide e il 3- solfato dopo la somministrazione di una singola dose orale di compresse a rilascio immediato. Gli effetti della compromissione renale sulla farmacocinetica dell’idromorfone erano rappresentati da incrementi di due e quattro volte della biodisponibilità dell’idromorfone, rispettivamente con compromissione di grado moderato e grave. Sono stati osservati anche cambiamenti sostanziali della cinetica di eliminazione dell’idromorfone-3- glucoronide, nel gruppo con compromissione grave, anche se l’emodialisi è stata efficace nel ridurre i livelli plasmatici sia dell’idromorfone che dei suoi metaboliti. Per le raccomandazioni sulle dosi fare riferimento al paragrafo 4.2.

Compromissione epatica

Negli studi che hanno impiegato una singola somministrazione orale di compresse convenzionali (a rilascio immediato), la compromissione epatica ha ridotto il metabolismo di primo passaggio dell’idromorfone, causando un aumento dei livelli plasmatici di idromorfone quattro volte superiori nei soggetti con disfunzione epatica di grado moderato. Vedere paragrafo 4.2 per le raccomandazioni sul dosaggio.

Alcool

In uno studio in cui è stato confrontato l’assorbimento dell’idromorfone dopo somministrazione di JURNISTA in associazione con 240 ml di alcool al 4%, 20% e 40%, la Cmax è aumentata mediamente del 17, 31 e 28% rispettivamente in condizioni di digiuno mentre tale assorbimento è stato meno condizionato dopo il pasto con aumenti rispettivamente del 14, 14 e 10%. Il Tmax medio (a stomaco pieno e a digiuno) dopo assunzione di alcool al 4, 20 e 40% è stato di 12-16 ore e con lo 0% di alcool è stato di 16 ore. Non si sono visti effetti sui valori dell’AUC in entrambi i casi a digiuno e dopo il pasto. Grazie alla tecnologia OROS? delle compresse di JURNISTA, le

proprietà di rilascio prolungato sono mantenute in presenza di alcool. Per le interazioni farmacodinamiche vedere paragrafo 4.4.


Jurnista compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Jurnista compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Jurnista compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Jurnista compresse: dati sulla sicurezza

I dati non clinici dopo somministrazione orale di idromorfone non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di farmacologia per la sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e fertilità. Nei ratti è stata osservata una lieve ma significativa riduzione nell’impianto ad una dose di 6,25 mg/kg/die, una dose che produce tossicità nella madre durante il periodo dell’accoppiamento. L’esposizione plasmatica (AUC) all’idromorfone a questo dosaggio è stata di 135 ng/ora/ml, fornendo un fattore di sicurezza 1,5 volte superiore rispetto all’esposizione nell’uomo (AUC) basato sulla dose media giornaliera. La vitalità e la sopravvivenza neonatale si sono ridotte nei ratti in pre- svezzamento, alla dose orale giornaliera per la madre di 6,25 mg/kg. Quest’ultimo sembra essere un effetto di classe degli analgesici oppiacei.

Gli studi a lungo termine di idromorfone non hanno mostrato evidenza di effetti carcinogenici dopo somministrazione orale giornaliera per 2 anni nei topi e nei ratti. L’esposizione plasmatica allo stato stazionario (AUC, ng.hr/mL) di idromorfone era nei topi circa 0,46 volte e nei ratti maggiore di 3 volte rispetto all’esposizione nell’uomo dopo una dose singola di 64 mg di JURNISTA.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Jurnista compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Jurnista compresse

Jurnista compresse: interazioni

IMAO

IMAO, se vengono somministrati insieme agli oppiacei, possono provocare eccitazione o depressione del SNC, ipotensione o ipertensione. JURNISTA è controindicato nei pazienti in terapia con gli IMAO (vedere paragrafo 4.3).

Agonisti/antagonisti della morfina

La somministrazione concomitante di idromorfone con gli agonisti/antagonisti della morfina (buprenorfina, nalbufina, pentazocina) può comportare una riduzione dell’effetto analgesico mediante il blocco competitivo dei recettori, con il rischio d’insorgenza dei sintomi da astinenza. Questa associazione è pertanto controindicata (vedere paragrafo 4.3).

Depressori del SNC

La somministrazione concomitante di depressori del SNC come ipnotici, sedativi, anestetici generali, antipsicotici e alcool, può causare effetti depressivi additivi che possono provocare l’insorgenza di depressione respiratoria, ipotensione, sedazione profonda o coma. Nel caso in cui sia indicata questa associazione, è necessario ridurre la dose di uno o di entrambi gli agenti.

Miorilassanti

JURNISTA, analogamente agli altri oppiacei, può potenziare l’azione di blocco neuromuscolare dei miorilassanti e provocare un aumento del grado di depressione respiratoria.

Alcool

L’alcool può aumentare gli effetti farmacodinamici di JURNISTA; l’uso concomitante deve essere evitato.


Jurnista compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Jurnista compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

JURNISTA può compromettere in misura rilevante la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Questo fenomeno è più probabile all’inizio della terapia, a seguito di un incremento della dose o cambiamento della preparazione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco