Kesol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Kesol (Budesonide): sicurezza e modo d’azione

Kesol (Budesonide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Riniti allergiche stagionali, riniti perenni allergiche e non allergiche. Trattamento della poliposi nasale.

Profilassi delle recidive della poliposi nasale dopo polipectomia.

Kesol: come funziona?

Ma come funziona Kesol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Kesol

Categoria farmacoterapeutica: Preparati rinologici, corticosteroidi; codice ATC R01AD05.

Meccanismo d’azione

Il meccanismo d’azione della budesonide nel trattamento della rinite dipende dall’azione antinfiammatoria che si esplica con l’inibizione della sintesi e del rilascio dei mediatori dell’infiammazione e con l’inibizione della risposta mediata dalle citochine.

Effetti farmacodinamici

La budesonide è un glucocorticosteroide dotato di elevata attività antinfiammatoria locale.

La budesonide presenta un elevato metabolismo di primo passaggio (90%) a livello epatico con formazione di metaboliti a ridotta attività glucocorticoide.

Efficacia clinica

Uno studio clinico nella rinite stagionale, con budesonide somministrata per via nasale e per via orale in confronto al placebo ha evidenziato che l’effetto terapeutico della budesonide è pienamente attribuibile all’azione locale del farmaco.

Nella profilassi la budesonide ha mostrato anche effetti protettivi verso la risposta allergica immediata. Popolazione pediatrica

Efficacia clinica

L’efficacia terapeutica di budesonide spray nasale è stata valutata in diverse migliaia di adulti e bambini. La maggior parte degli studi sono stati condotti con la somministrazione di dosi di budesonide di 32-256 µg una volta al giorno per via intranasale. Esempi di studi rappresentativi che valutano l’uso di budesonide per il trattamento di bambini affetti da rinite allergica stagionale e perenne sono forniti di seguito. La variabile primaria di efficacia era rappresentata dal punteggio combinato dei sintomi nasali

(CNSS), che è la somma dei singoli punteggi di tre sintomi nasali (congestione, rinorrea e starnuti, ciascuno valutato su una scala 0-3).

Rinite allergica stagionale

Popolazione pediatrica

Uno studio di 2 settimane, randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli ha valutato l’efficacia e la sicurezza di budesonide 16, 32 e 64 µg somministrato una volta al giorno in 400 bambini (di età 2-5 anni) affetti da rinite allergica (stagionale o perenne). Si è osservata una marcata riduzione del CNSS rispetto al basale in tutti i gruppi di trattamento, placebo compreso. La differenza tra budesonide 64 µg e il placebo non era statisticamente significativa.

Rinite allergica perenne

Popolazione pediatrica

Uno studio di 6 settimane, randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli ha valutato l’efficacia e la sicurezza di budesonide 128 µg una volta al giorno in 202 bambini (di età 6-16) con rinite allergica perenne. Variabili primarie di efficacia erano il CNSS e i valori delle misurazioni del picco di flusso inspiratorio nasale (PNIF). Budesonide migliora i CNSS e PNIF in maniera statisticamente significativa rispetto al placebo. L’insorgenza dell’azione per budesonide è stata di 12 ore dopo la prima dose per il CNSS e 48 ore per il PNIF.

Sicurezza clinica

Popolazione pediatrica

In uno studio sulla crescita, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo su 229 bambini in età pre-puberale – da 4 a 8 anni – che hanno ricevuto budesonide 64 µg una volta al giorno o placebo per 12 mesi dopo un periodo basale di 6 mesi. In questo studio, dopo 12 mesi di terapia, la velocità di crescita è risultata simile tra i gruppi in trattamento con budesonide e placebo: la differenza media di velocità di crescita (placebo- budesonide spray nasale) era 0,27 centimetri/anno (intervallo di confidenza al 95%: -0,07 a 0,62).

Influenza sulla concentrazione plasmatica di cortisolo

Alle dosi rraccomandate la budesonide non provoca alterazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche basali di cortisolo o dopo stimolazione con ACTH. Nei volontari sani è stata osservata una soppressione dose-dipendente delle concentrazioni plasmatiche e urinarie di cortisolo dopo somministrazione a breve termine della budesonide.


Kesol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Kesol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Kesol

Assorbimento

La biodisponibilità sistemica di budesonide in sospensione acquosa somministrata per via nasale è pari al 33% della dose erogata.

Negli adulti, la massima concentrazione plasmatica dopo somministrazione nasale di 256 microgrammi di budesonide è di 0,64 nmol/L ed è raggiunta entro 0,7 ore. L’area sotto la curva (AUC) in seguito a somministrazione di 256 µg della budesonide è 2,7 nmol*h/L negli adulti.

Distribuzione

La budesonide ha un volume di distribuzione di circa 3 L/kg. Il legame con le proteine plasmatiche è in media dell’85-90%.

Biotrasformazione

La budesonide è trasformata per circa il 90% durante il primo passaggio epatico in metaboliti a bassa attività glucocorticosteroidea. L’attività glucocorticosteroidea dei maggiori metaboliti 6-beta-idrossibudesonide e 16-alfa-idrossiprednisolone, è pari a meno dell’1% rispetto a quella della budesonide.

Eliminazione

I metaboliti sono escreti come tali o in forma coniugata principalmente per via renale. Non è stata ritrovata budesonide intatta nelle urine. La budesonide ha un’elevata clearance sistemica (circa 1,2 L/ min) e l’emivita plasmatica dopo somministrazione endovenosa è in media di 2-3 ore.

Linearità

La cinetica di budesonide ai dosaggi clinicamente rilevanti è dose- dipendente.

Popolazione pediatrica

La budesonide ha una clearance sistemica di circa 0,5 L/min nei bambini asmatici di età compresa tra i 4-6 anni. I bambini hanno, per kg di peso corporeo, una clearance che è circa il 50% maggiore che negli adulti. L’emivita terminale di budesonide dopo inalazione è di circa 2 – 3 ore nei bambini asmatici. Questa è circa la stessa degli adulti sani. L’area sotto la curva (AUC) dopo la somministrazione di 256 microgrammi di budesonide spray nasale è 5,5 nmol*h / L nei bambini, indicando che nei bambini rispetto agli adulti si verifica una maggiore esposizione sistemica ai glucocorticosteroidi. A dosi clinicamente raccomandate, la farmacocinetica di budesonide è proporzionale alla dose e l’esposizione plasmatica è correlata al peso del paziente. Questo dovrebbe essere preso in considerazione al momento di stabilire le dosi pediatriche.


Kesol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Kesol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Kesol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Kesol: dati sulla sicurezza

La somministrazione in dose singola per via orale ha evidenziato valori di DL50 maggiori di 800 mg/kg nel topo e di 400 mg/kg nel ratto. Prove di tossicità condotte sul cane per somministrazioni ripetute fino a 12 mesi di 200 mcg/die per inalazione, non hanno evidenziato effetti tossici.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Kesol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Kesol

Kesol: interazioni

dina somministrata contemporaneamente alla budesonide ne può modificare, in misura comunque trascurabile, la farmacocinetica.


Kesol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Kesol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

i KESOL spray nasale non alterala capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco