Matrifen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Matrifen (Fentanil): sicurezza e modo d’azione

Matrifen (Fentanil) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Adulti:

Dolore severo cronico, che può essere trattato adeguatamente solo con analgesici oppiacei.

Bambini:

Trattamento a lungo termine del dolore cronico severo in bambini a partire dai 2 anni d’età già in trattamento con oppiacei.

Matrifen: come funziona?

Ma come funziona Matrifen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Matrifen

Categoria farmacoterapeutica: analgesici, oppioidi Codice ATC: N02AB03

Matrifen è un cerotto transdermico che rilascia continuativamente fentanil. Fentanil è un analgesico oppiaceo con affinità prevalente per il recettore ?. Gli effetti farmacologici predominanti sono la riduzione del dolore e la sedazione. Pazienti non precedentemente esposti ad oppiacei avranno una riduzione del dolore con concentrazioni di fentanil fra 0,3 e 1,5 ng/ml. In questo gruppo di pazienti la frequenza di effetti avversi aumenterà con concentrazioni sieriche superiori a 2 ng/ml. Sia la minima concentrazione efficace di fentanil che la concentrazione associata a reazioni avverse aumenteranno con lo sviluppo di progressiva tolleranza. Lo sviluppo di tolleranza varia considerevolmente da un soggetto all’altro.

La sicurezza di fentanil transdermico è stata valutata in tre studi clinici aperti effettuati con 293 pazienti pediatrici con dolore cronico, di età compresa tra i 2 e i 18 anni; di questi, 66 bambini erano di età tra 2 e 6 anni. In questi studi, una dose giornaliera di morfina orale da 30 mg a 45 mg era stata sostituita da un cerotto transdermico di fentanil da 12 microgrammi /ora. Una dose di partenza di 25 microgrammi/ora o più è stata usata su 181 pazienti che precedentemente assumevano dosi giornaliere di oppiacei di almeno 45 mg per dose di morfina orale.


Matrifen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Matrifen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Matrifen

Fentanil cerotto transdermico permette il rilascio sistemico di fentanil durante il periodo di applicazione di 72 ore.

Assorbimento: Dopo la prima applicazione del cerotto le concentrazioni sieriche di fentanil aumentano gradualmente, livellandosi generalmente fra le 12 e le 24 ore e rimanendo relativamente costanti per il periodo restante delle 72 ore di applicazione. Dopo la seconda applicazione di 72 ore si raggiunge una concentrazione sierica di stato stazionario che viene mantenuta durante le successive applicazioni di un cerotto della stessa dimensione. L’assorbimento di fentanil può essere un po’ differente da una sede di applicazione all’altra. Un assorbimento relativamente inferiore (approssimativamente del 25%) di fentanil è stato osservato in studi con volontari sani dopo l’applicazione del cerotto sul petto rispetto alla parte superiore del braccio e al dorso.

Distribuzione: Il legame di fentanil con le proteine plasmatiche è dell’84%.

Eliminazione: Una volta rimosso fentanil cerotto, le concentrazioni plasmatiche del fentanil si riducono gradualmente abbassandosi approssimativamente del 50% in 13 – 22 ore negli adulti o 22 – 25 ore nei bambini. Un assorbimento continuo di fentanil dalla cute rende ragione di una più lenta scomparsa del farmaco dal siero rispetto a quanto avviene dopo una infusione endovenosa. Circa il 75% di fentanil viene escreto nelle urine, per la maggior parte sotto forma di metaboliti, e meno del 10% sotto forma di farmaco immodificato. Approssimativamente il 9% della dose viene rinvenuto nelle feci, soprattutto sotto forma di metaboliti.

Farmacocinetica in gruppi speciali

Una compromissione della funzione epatica o renale potrebbe causare aumento delle concentrazioni sieriche. Pazienti anziani, cachettici o in cattive condizioni generali possono avere una ridotta clearance di fentanil, il che potrebbe causare una emivita terminale del composto più prolungata (vedere paragrafo 4.2 e 4.4).

Bambini

A seconda del peso, la clearance (L/h/Kg) nei pazienti pediatrici sembra essere l’82% più alta nei bambini tra 2 e 5 anni, e il 25% più alta nei bambini tra 6 e 10 anni, se paragonati ai bambini tra 11 e 16 anni, che sembrano avere la stessa clearance degli adulti. Questi risultati sono stati presi in considerazione nella definizione delle precauzioni circa il dosaggio nei pazienti pediatrici.


Matrifen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Matrifen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Matrifen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Matrifen: dati sulla sicurezza

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute e genotossicità.

In studi condotti su animali si è osservata una ridotta fertilità e una aumentata mortalità nei feti di ratto. Tuttavia non sono stati dimostrati effetti teratogeni.

Test di mutagenesi in batteri e roditori hanno dato risultati negativi. Come altri oppiacei fentanil ha evidenziato effetti mutageni in cellule di mammifero in vitro. Un rischio mutagenico in condizioni terapeutiche sembra improbabile in quanto tali effetti furono indotti solo da concentrazioni molto alte.

Non sono stati condotti studi di carcinogenesi a lungo termine.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Matrifen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Matrifen

Matrifen: interazioni

Pazienti anziani

I risultati di studi con somministrazione endovenosa di fentanil indicano che i pazienti anziani possono presentare una minore capacità di eliminazione, un’emivita del farmaco prolungata e possono essere più sensibili al farmaco rispetto a pazienti più giovani. Se i pazienti anziani vengono trattati con fentanil transdermico, essi devono essere tenuti sotto attenta osservazione per segni di tossicità da fentanil e il dosaggio deve essere ridotto se necessario (vedere paragrafo 5.2 Proprìetà farmacocìnetìche).

Uso in pazienti pediatrici

Matrifen non deve essere somministrato a pazienti pediatrici che non hanno mai assunto oppiacei (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione). Esiste la possibilità di ipoventilazione grave o pericolosa per la sopravvivenza indipendentemente dalla dose di Matrifen sistema transdermico somministrata.

Fentanil cerotto transdermico non è stato studiato nei bambini al di sotto dei 2 anni di età. Matrifen deve essere somministrato solo ai bambini di 2 anni o più che tollerano gli oppiacei (vedere paragrafo

4.2 Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone). Matrifen non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.

Per evitare l’ingestione accidentale da parte dei bambini, usare cautela quando si sceglie la zona di applicazione di Matrifen (vedere paragrafo 4.2 Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone) e controllare che il cerotto sia ben adeso.

Allattamento

Poiché fentanil viene secreto nel latte materno, l’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento con fentanil transdermico (vedere anche paragrafo 4.6).

Pazienti con miastenia grave

Si possono verificare reazioni (mio)cloniche non-epilettiche. Fare attenzione durante il trattamento di pazienti con miastenia grave.

Uso concomitante di agonisti/antagonisti

L’uso concomitante di buprenorfina, nalbufina o pentazocina non è raccomandato (vedere anche paragrafo 4.5).

Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

L’uso concomitante di altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale, compresi gli oppiacei, i sedativi, gli ipnotici, gli anestetici generali, le fenotiazine, i tranquillanti, i miorilassanti, gli antistaminici sedativi e le bevande alcoliche può produrre effetti depressivi additivi; possono verificarsi ipoventilazione, ipotensione e sedazione profonda, coma o morte. L’uso concomitante di fentanil transdermico con uno di questi farmaci richiede quindi una particolare attenzione e osservazione del paziente.

Inibitori delle Monoamino Ossidasi (IMAO):

L’utilizzo di fentanil transdermico non è raccomandato in pazienti che richiedano la somministrazione concomitante di un IMAO. Sono state riportate interazioni gravi e inattese con gli IMAO, quali il potenziamento degli effetti degli oppioidi o il potenziamento degli effetti serotoninergici. Per tale ragione, fentanil non deve essere utilizzato nei 14 giorni successivi all’interruzione del trattamento con gli IMAO.

Uso concomitante di agonisti/antagonisti

L’uso concomitante di buprenorfina, nalbufina o pentazocina non è raccomandato. Essi hanno un’alta affinità per i recettori degli oppioidi con un’attività intrinseca relativamente bassa e quindi antagonizzano parzialmente l’effetto di fentanil e possono indurre i sintomi da astinenza in pazienti dipendenti dagli oppiacei (vedere anche paragrafo 4.4).


Matrifen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Matrifen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Fentanil transdermico può ridurre le abilità mentali e/o fisiche richieste per l’esecuzione di attività potenzialmente pericolose quali la guida di veicoli o l’utilizzo di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco