Miflo: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Miflo (Budesonide): sicurezza e modo d’azione

Miflo (Budesonide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’asma persistente lieve, moderato e severo.

Miflo: come funziona?

Ma come funziona Miflo? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Miflo

Gruppo farmacoterapeutico: altri farmaci per malattie respiratorie ostruttive, glucocorticoidi per via inalatoria, codice ATC: R03BA02

La budesonide, principio attivo di MIFLO, è un corticosteroide di sintesi non alogenato per esclusivo uso topico inalatorio, con potente attività antiinfiammatoria e privo, ai dosaggi consigliati, di effetti sistemici e di azione inibente la funzionalità surrenalica.

Il miglioramento del controllo dell’asma può evidenziarsi entro 24 ore dall’inizio del trattamento, sebbene il massimo beneficio si raggiunga dopo alcune settimane di trattamento continuativo.

Il meccanismo d’azione dei corticosteroidi sull’infiammazione causata dall’asma non è completamente noto. È stato dimostrato che la budesonide possiede un’ampia gamma di effetti inibitori su vari tipi di cellule (ad es. eosinofili, macrofagi, mastcellule, linfociti e neutrofili) e mediatori (ad es. citochine, leucotrieni, eicosanoidi e istamina) coinvolti nel processo infiammatorio del tratto respiratorio di natura allergica e non allergica. Tali effetti della budesonide contribuiscono alla sua efficacia nell’asma, con il risultato di una riduzione della ipersecrezione, della iperreattività nonché dell’inibizione dell’insorgenza del broncospasmo.

Nei pazienti con iperreattività la somministrazione di budesonide riduce la reattività delle vie aeree dopo stimolazione con istamina o metacolina.


Miflo: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Miflo, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Miflo

Budesonide è disponibile come composto di due epimeri (22R e 22S). In studi di affinità dei recettori dei corticosteroidi, la forma 22R ha un’attività due volte maggiore dell’epimero 22S. Le due forme di budesonide non sono interconvertibili.

Assorbimento

Budesonide è un farmaco moderatamente lipofilo con una alta affinità per i recettori dei corticosteroidi, che viene rapidamente captato dalla mucosa delle vie aeree. Per applicazione inalatoria in circa 20 minuti budesonide forma esteri con gli acidi grassi intracellulari, mediante un processo di coniugazione reversibile in grado di prolungare l’attività antiinfiammatoria locale a livello del polmone.

La quantità assorbita in circolo, in parte attraverso i polmoni, in parte deglutita per via orale, variabile tra il 10 ed il 30%, viene rapidamente ed estesamente metabolizzata a livello epatico per dare metaboliti scarsamente attivi. Il legame alle proteine plasmatiche è dell’88% ed elevato è il volume di distribuzione.

Metabolismo

Escrezione

Budesonide viene escreta con le urine e con le feci in forma di metaboliti coniugati e non-coniugati. L’emivita di eliminazione è di circa 3 ore, per somministrazione inalatoria.

Popolazioni speciali

L’esposizione alla budesonide puo’ risultare aumentata in pazienti con disfunzioni epatiche. L’emivita di eliminazione plasmatica nei bambini e’ nettamente ridotta rispetto agli adulti.


Miflo: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Miflo agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Miflo è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Miflo: dati sulla sicurezza

Negli studi nell’animale, gli effetti tossici della budesonide sono stati considerati espressione di una esagerata attività farmacologica.

Non si sono osservati effetti genotossici della budesonide nei test convenzionali di genotossicità.

Negli studi di riproduzione nell’animale è stato dimostrato che i corticosteroidi, compresa la budesonide, inducono malformazioni fetali (palatoschisi, malformazioni scheletriche). È improbabile che simili effetti si manifestino nella specie umana alle dosi terapeutiche.

Studi specifici di tollerabilità per somministrazione inalatoria hanno dimostrato la buona tollerabilità locale della formulazione con il propellente HFA 134a.

Il propellente HFA 134a non ha manifestato effetti tossici a concentrazioni notevolmente superiori a quelle previste nell’uomo, somministrato per nebulizzazione in diverse specie animali esposte quotidianamente fino a due anni.

Studi nell’animale sugli effetti del propellente HFA 134a sulla funzione riproduttiva e sullo sviluppo embriofetale non hanno evidenziato effetti indesiderati clinicamente significativi. È pertanto improbabile che si manifestino effetti indesiderati nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Miflo: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Miflo

Miflo: interazioni

Nei pazienti in terapia con corticosteroidi per via orale il passaggio all’impiego del solo MIFLO per via inalatoria deve avvenire in modo graduale. Dopo stabilizzazione del paziente, si associa MIFLO e si riduce progressivamente la dose di corticosteroide orale, controllando lo stato generale del paziente ad intervalli regolari. Ciò è necessario a causa del lento ripristino della funzionalità surrenalica compromessa dall’impiego prolungato del corticosteroide orale (vedere par. 4.2).

Un numero limitato di dati su questa interazione per alte dosi di budesonide per via inalatoria, indicano che possono insorgere marcati aumenti di livelli plasmatici (in media 4 volte) se itraconazolo, 200mg una volta al giorno, viene somministrato in concomitanza con budesonide per via inalatoria (dose singola di 1000 ?g).

Aumenti dei livelli plasmatici ed effetti potenziati di corticosteroidi sono stati osservati in donne trattate anche con estrogeni e steroidi contraccettivi, ma nessun effetto è stato osservato con budesonide e la concomitante assunzione di combinazioni a bassa dose di contraccettivi orali.

Dal momento che la funzione surrenalica può essere soppressa, un test di stimolazione con ACTH per la diagnosi dell’insufficienza ipofisaria potrebbe mostrare risultati falsati (valori bassi).

Il prodotto contiene una piccola quantità di etanolo. Esiste la teorica possibilità di un’interazione con disulfiram o metronidazolo, in soggetti particolarmente sensibili in trattamento con tali farmaci.


Miflo: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Miflo: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non influenza la capacità di guidare né l’uso di macchinari

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco