Nurofast: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Nurofast (Ibuprofene): sicurezza e modo d’azione

Nurofast (Ibuprofene) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sintomatologie dolorose lievi o moderate, quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali. Febbre.

Nurofast: come funziona?

Ma come funziona Nurofast? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Nurofast

Ibuprofene è un antinfiammatorio non-steroideo (F.A.N.S.) l’efficacia del quale è stata dimostrata, nei comuni modelli di infiammazione sperimentale nell’animale, con l’inibizione della sintesi delle prostaglandine. Nell’uomo, l’ibuprofene riduce il dolore, il gonfiore e la febbre provocati dall’infiammazione. Inoltre, l’ibuprofene inibisce in maniera reversibile l’aggregazione piastrinica.

L’efficacia clinica dell’ibuprofene è stata dimostrata in condizioni dolorose quali il mal di testa, il mal di denti, la dismenorrea, nonché sulla febbre; inoltre, in pazienti con dolore e febbre provocati da raffreddore o stati influenzali ed in modelli del dolore quali il mal di gola, dolori muscolari o lesioni delle parti molli, e dolore lombare.


Nurofast: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Nurofast, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Nurofast

Nurofast contiene 200 mg di ibuprofene disciolti in un solvente idrofilo in una capsula di gelatina. Dopo l’assunzione l’involucro di gelatina si disintegra nel succo gastrico liberando immediatamente l’ibuprofene solubilizzato, permettendone l’assorbimento.

L’ibuprofene è ben assorbito dal tratto gastro-intestinale, si lega in misura estesa alle proteine plasmatiche e diffonde nel liquido sinoviale.

Il picco medio di concentrazione plasmatica viene raggiunto rapidamente, 70 minuti dopo la somministrazione. Dopo assunzione con alimenti i livelli plasmatici massimi possono essere ritardati.

L’ibuprofene è metabolizzato nel fegato in 2 principali metaboliti che sono escreti dai reni, come tali o coniugati, insieme con una quantità minima di ibuprofene non modificato. L’escrezione renale è rapida e completa.

L’emivita è di circa 2 ore.

Non si osservano nell’anziano significative differenze del profilo farmacocinetico.


Nurofast: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Nurofast agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Nurofast è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Nurofast: dati sulla sicurezza

Negli esperimenti sugli animali la tossicità dell’ibuprofene si è manifestata sotto forma di lesioni ed ulcerazioni del tratto gastrointestinale. L’ibuprofene non ha dimostrato di possedere nelle prove in vitro un potenziale mutageno, e non è stato carcinogeno nel ratto e nel topo. Ricerche sperimentali hanno dimostrato che l’ibuprofene passa attraverso la placenta, ma senza manifestazioni riferibili ad una qualsiasi attività teratogena.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Nurofast: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Nurofast

Nurofast: interazioni

L’ibuprofene (come altri F.A.N.S.) deve essere utilizzato con cautela in associazione con:

ASA, altri F.A.N.S., e glucocorticoidi. Queste sostanze possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gastro-intestinale.

Antipertensivi e diuretici, poiché i F.A.N.S. possono far diminuire l’efficacia di questi farmaci.

Anticoagulanti. Esiste qualche dimostrazione di un aumento degli effetti degli anticoagulanti orali.

Litio. Esistono dimostrazioni della possibilità di un aumento dei livelli di litio nel sangue.

Methotrexate. Esistono dimostrazioni della possibilità di un aumento dei livelli di methotrexate nel sangue.

Zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l’HIV se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene.


Nurofast: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Nurofast: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono necessarie particolari precauzioni in rapporto all’impiego a breve termine di Nurofast.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco