Octalbin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Octalbin (Albumina Umana): sicurezza e modo d’azione

Octalbin (Albumina Umana) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ripristino e mantenimento del volume di sangue in circolo laddove sia stato dimostrato un deficit di volume e sia indicato l’uso di un colloide.

La scelta dell’albumina piuttosto che di un colloide artificiale dipende dalla situazione clinica del singolo paziente, e deve avvenire sulla base di raccomandazioni ufficiali.

Octalbin: come funziona?

Ma come funziona Octalbin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Octalbin

Categoria farmacoterapeutica: Succedanei del sangue e frazioni proteiche plasmatiche, codice ATC: B05AA01.

L’albumina umana rappresenta quantitativamente più della metà delle proteine totali plasmatiche e circa il 10% della attività di sintesi proteica del fegato.

Dati fisico-chimici.

L’albumina umana al 200 mg/ml ha un corrispondente effetto iperoncotico.

Le funzioni fisiologiche più importanti dell’albumina sono determinate dal suo contributo alla pressione oncotica del sangue ed alla sua funzione di trasporto. L’albumina stabilizza il volume di sangue circolante e ha funzione di trasporto di ormoni, enzimi, farmaci e tossine.


Octalbin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Octalbin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Octalbin

In condizioni normali il pool di albumina scambiabile totale è di 4-5 g/kg di peso corporeo, di cui il 40-45% è presente nello spazio intravascolare ed il 55-60% in quello extravascolare. In condizioni particolari quali gravi ustioni o shock settico, l’aumentata permeabilità capillare causa l’alterazione della cinetica dell’albumina e si può pertanto verificare una sua anomala distribuzione.

In condizioni normali l’emivita dell’albumina è di circa 19 giorni. L’equilibrio tra la sintesi ed il catabolismo è normalmente mantenuto mediante una regolazione a feed-back. L’eliminazione avviene per la maggior parte in sede intracellulare ad opera delle proteasi lisosomiali.

Nei soggetti sani, meno del 10% dell’albumina infusa abbandona lo spazio intravascolare durante le prime due ore successive all’infusione. L’effetto sul volume plasmatico varia in maniera considerevole da individuo a individuo. In alcuni pazienti il volume plasmatico può rimanere aumentato per qualche ora. Tuttavia, nei pazienti con patologie critiche, l’albumina può uscire dallo spazio vascolare in quantità elevate ad una velocità imprevedibile.


Octalbin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Octalbin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Octalbin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Octalbin: dati sulla sicurezza

L’albumina umana è un normale costituente del plasma umano, e agisce come l’albumina endogena.

Negli animali, il controllo della tossicità dopo somministrazione singola ha scarsa rilevanza e non permette la determinazione della dose tossica e della dose letale, né di stabilire un rapporto dose- effetto. Il test di tossicità a dosi ripetute non è praticabile a causa della formazione di anticorpi verso le proteine eterologhe nei modelli animali.

Ad oggi l’albumina umana non risulta associata a tossicità embrio-fetale, né a potenziale oncogenico o mutageno.

Nei modelli animali non sono stati descritti sintomi di tossicità acuta.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Octalbin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Octalbin

Octalbin: interazioni

Non è nota alcuna interazione specifica tra l’albumina umana e altri farmaci.


Octalbin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Octalbin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli o sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco