Prosteren: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Prosteren (Repentina): sicurezza e modo d’azione

Prosteren (Repentina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Turbe funzionali dell’ipertrofia prostatica.

Prosteren: come funziona?

Ma come funziona Prosteren? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Prosteren

Urologici – ATC: G04CX02

PROSTEREN è attivo nel trattamento dei disturbi funzionali collegati con l’ipertrofia prostatica.

Lo studio di farmacologia speciale per quanto concerne l’aspetto endocrinologico, rileva l’assenza di proprietà estrogene e progestative, mentre presenta proprietà di tipo anti-androgeno puramente periferiche a livello degli organi bersaglio sensibili agli androgeni. Il farmaco non possiede un effetto di inibizione ipofisaria. Con riferimento alla farmacologia generale si è messo in rilievo: l’assenza di effetti sul sistema nervoso centrale.; l’assenza di proprietà antalgiche; tendenza alla protezione della mucosa gastrica da costrizione aggravata da reserpina, senza tuttavia effetti anticolinergici, effetti antistaminici, effetti sulla velocità di transito intestinale, incidenza sull’escrezione urinaria e sul bilancio ionico, effetti antiinfiammatori nei tests da edema da carragenina ed edema localizzato da destrano; con tecniche che mettono in gioco la fase vascolare dell’infiammazione, il farmaco manifesta invece, una netta attività (riduzione dell’edema generalizzato da destrano, confermata dal ripristino del profilo dell’aggregazione piastrinica modificata da destrano); altre prove hanno dimostrato un effetto riducente della permeabilità capillare.


Prosteren: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Prosteren, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Prosteren

Lo studio gascromatografico (farmacocinetica nel cane) indica che l’estratto lipidico sterolico di Serenoa Repens viene assorbito dopo somministrazione orale. Si dimostra che il principale componente dell’estratto (che ha un tempo di ritenzione di circa 20′, 40′) si trova nel plasma già 30 minuti dopo la somministrazione con un massimo di concentrazione plasmatica di 55,91±11,4 ml-1, discendono a 20-1 ml alla prima ora e su questo valore si mantiene fino alla sesta ora. L’andamento dei livelli plasmatici del costituente presente in maggiore concentrazione nell’estratto lipidico sterolico di Serenoa Repens, segue in modo soddisfacente la cinetica della risposta biologica.

Se infatti osserviamo l’andamento dell’attività antiinfiammatoria studiata sul modello dell’edema generalizzato da destrano nel ratto, possiamo notare che questo estratto somministrato alla dose di 5 g/kg-1, per via orale determina una riduzione netta del volume delle zampe degli animali trattati con destrano e che questa attività raggiunge il massimo intorno a 75 minuti dal trattamento.

I risultati dello studio di biodisponibilità nell’uomo indicano che: il principio attivo di PROSTEREN viene assorbito dopo somministrazione per via orale; il costituente dell’estratto di Serenoa Repens con tempo di ritenzione di circa 20′, 40′ raggiunge in tutti gli individui trattati la massima concentrazione plasmatica alle due ore e si mantiene poi almeno sino alla sesta ora a livelli tali da sostenere un’azione farmacologica duratura nel tempo; i livelli plasmatici massimi nell’uomo si manifestano ad un tempo più lungo di quello a cui si manifestano nel cane. Questa diversità è attribuibile unicamente alla diversa forma di somministrazione, infatti mentre nel cane il principio attivo è stato somministrato tal quale, nell’uomo, invece è stato somministrato contenuto in pastiglie rivestite; la lenta dissoluzione di queste pastiglie può spiegare la comparsa della massima

concentrazione plasmatica a tempi lunghi; l’andamento cinetico del costituente in questione segue in modo soddisfacente la farmacodinamica del principio attivo somministrato tal quale, per via orale, nel cane.


Prosteren: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Prosteren agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Prosteren è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Prosteren: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicologia hanno permesso di accertare che PROSTEREN è privo di potenziale tossico e ben tollerato, sia sotto l’aspetto macroscopico-funzionale, che microscopico-istopatologico, per somministrazione sia singola che ripetuta a lungo termine.

Lo studio della tossicità acuta ha rilevato che la soglia di sicurezza si pone fra 240 e 11.200 volte la dose impiegata in terapia, a seconda dei vari tipi di animali e le diverse vie di somministrazione. La tossicità subacuta ha dimostrato una buona tollerabilità a dosi da 16 a 360 volte la dose terapeutica, mentre la tossicità cronica (6 mesi) ha permesso di riscontare la mancanza di effetti per dosi pari a 40-80 volte la dose terapeutica.

PROSTEREN è infine risultato privo di potenziale mutageno e a dosi elevate e ripetute non ha influenzato negativamente la libido e la capacità riproduttiva dei maschi, né la vitalità della prole.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Prosteren: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Prosteren

Prosteren: interazioni

Fino ad ora non sono mai state segnalate interazioni con altri farmaci.


Prosteren: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Prosteren: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco