Recombinate: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv (Octocog Alfa): sicurezza e modo d’azione

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv (Octocog Alfa) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento e profilassi delle emorragie in pazienti con emofilia A (deficienza congenita di Fattore VIII).

Questo prodotto non contiene fattore di von Willebrand e pertanto non è indicato nella malattia di von Willebrand.

Recombinate è indicato per tutti i gruppi di età, dai neonati agli adulti.

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: come funziona?

Ma come funziona Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv

Categoria farmacoterapeutica: antiemorragici: fattore VIII della coagulazione del sangue. Codice ATC: B02BD02.

Il complesso fattore VIII / fattore di von Willebrand è composto da due molecole (fattore VIII e fattore di von Willebrand) con differenti funzioni fisiologiche.

Quando viene infuso in un paziente emofilico, il fattore VIII si lega in circolo al fattore di von Willebrand.

Il fattore VIII attivato agisce come co-fattore del fattore IX attivato, accelerando la conversione del fattore X a fattore X attivato; questo converte la protrombina in trombina che, a sua volta, converte il fibrinogeno in fibrina dando così luogo ad un coagulo. L’emofilia A è un disordine ereditario della coagulazione del sangue legato al sesso dovuto a riduzione dei livelli di fattore VIII:C e determina vaste emorragie a carico di articolazioni, muscoli o organi interni, sia spontanee che accidentali o causate da traumi chirurgici. La terapia sostitutiva consente l’aumento dei livelli plasmatici di fattore VIII permettendo quindi la correzione temporanea del deficit del fattore e la correzione delle tendenze emorragiche.

Recombinate è stato studiato in 71 bambini non trattati in precedenza (PUPs), la cui età media al momento della prima infusione di Recombinate era di 10 mesi (range: 2 giorni – 50 mesi). Il prodotto è risultato ben tollerato e non associato a significativi effetti avversi a breve termine. La sua efficacia clinica è stata comparabile a quella di altre molecole di FVIII a catena integra sia nel trattamento di emorragie acute che per la profilassi chirurgica (10 soggetti erano stati sottoposti a interventi chirurgici). Il follow-up a lungo termine dei soggetti ha rivelato un’incidenza di eventi avversi correlati al prodotto di 0,86/1000 infusioni, di cui nessuno grave o a rischio per la vita.


Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv

Studi farmacocinetici in 69 pazienti già trattati in precedenza hanno dimostrato che l’emivita media di Recombinate circolante è pari a 14,6 ? 4,9 ore (n = 67), valore che non presenta una differenza statisticamente significativa rispetto a quello relativo all’HemofilM, Fattore Antiemofilico (Umano) ottenuto da plasma (pdAHF) la cui emivita media è di 14,7 ? 5,1 ore (n = 61). Il reale recupero rispetto al baseline osservato con Recombinate dopo infusione di una dose di 50 UI/kg è stato di 123,9

± 47,7 UI/dL (n = 23), che è significativamente più elevato del reale recupero rispetto al baseline osservato con l’HemofilM pari a 101,7 ? 31,6 UI/dL (n = 61). Tuttavia il rapporto calcolato fra recupero reale ed atteso (cioè un incremento del 2% dell’attività del Fattore VIII per 1 UI di rAHF /kg di peso corporeo) con Recombinate (121,2 ? 48,9%) è simile a quello dell’HemofilM (123,4 ? 16,4%).

Un totale di 494 studi sul recupero è stato ottenuto su 68 pazienti precedentemente non trattati. Duecentododici studi sul recupero sono stati eseguiti quando i pazienti erano in trattamento per episodi emorragici con un reale recupero medio ± DS di 70,0 ± 37,9 UI/dL (N = 208, essendo stati omessi dall’analisi quattro recuperi perchè i valori erano al di fuori dell’intervallo di riferimento). L’alta variabilità è dovuta all’ampio range dei reali dosaggi somministrati, da 13,8 a 103,2 UI/kg (media ± DS di 36,0 ± 16,2 e mediana di 30,2 UI/kg). Tenendo conto dei dosaggi variabili, è stato calcolato il rapporto fra recupero reale e predetto che è risultato pari ad una media del 1,0 ± 0,3.

Un totale di 68 studi sul recupero è stato eseguito quando i pazienti ricevevano successive infusioni per il trattamento continuato di episodi emorragici preesistenti. Il reale livello di recupero del FVIII è stato corretto per il livello di FVIII preinfusione. Il reale recupero medio ? DS è risultato 88,6 ? 38,2 UI/dL (N = 66, con due recuperi omessi dall’analisi perchè i valori erano al di fuori dell’intervallo di riferimento). Nuovamente l’ampio range delle dosi realmente somministrate, da 18,5 a 85,7 UI/kg (media ? DS di 38,6 ? 15,9 e mediana di 32,1 UI/kg) ha avuto come risultato una sostanziale variazione dei livelli di recupero osservati. Il rapporto medio ? DS fra recupero reale e predetto è stato di 1,0 ? 0,3 con una mediana di 1,0.

Un totale di 214 studi sul recupero è stato eseguito quando i pazienti erano stabilizzati con un recupero reale medio di 71,6 ? 29,7 UI/dL (N = 209, con cinque recuperi omessi dall’analisi perchè i valori erano al di fuori dell’intervallo di riferimento). I dosaggi somministrati variavano da 10,4 a 68,1 UI/kg (media ? DS di 38,0 ? 12,7 e mediana di 36,1 UI/kg). Il rapporto medio ? DS fra recupero reale e predetto è stato di 1,0 ? 0,3.


Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: dati sulla sicurezza

Recombinate agisce come il Fattore VIII endogeno. Dosaggi varie volte superiori a quelli raccomandati nell’uomo per kg di peso corporeo non hanno mostrato effetti tossici in test su animali da laboratorio. Recombinate è stato saggiato per la mutagenicità sia in vitro a dosaggi notevolmente superiori al tasso plasmatico di AHF sia in vivo a dosi fino a 10 volte la dose massima suggerita per la clinica senza causare mutazioni inverse, aberrazioni cromosomiche, o un aumento dei micronuclei in eritrociti policromatici di midollo osseo.

Poiché l’esperienza clinica non fornisce alcuna evidenza di effetti cancerogeni e mutagenici, non è stato considerato necessario effettuare studi a lungo termine per valutare la potenziale cancerogenicità nell’animale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione.


Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Recombinate ?250 ui 10 ml sol iniett? 1 fl polv e 1 fl solv: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco