Rolenium: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose (Salmeterolo Xinafoato + Fluticasone Propionato): sicurezza e modo d’azione

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose (Salmeterolo Xinafoato + Fluticasone Propionato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Asma

ROLENIUM è indicato nel trattamento regolare dell’asma laddove l’uso di un prodotto di associazione (?2-agonista a lunga durata d’azione e corticosteroide per via inalatoria) è appropriato:

In pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con ?2– agonisti a breve durata di azione usati ‘al bisogno’.

oppure

In pazienti che sono già adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con ?2-agonisti a lunga durata d’ azione.

Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

ROLENIUM è indicato per il trattamento sintomatico di pazienti con BPCO, (FEV1 <60% del normale previsto, pre-broncodilatatore) ed una anamnesi di riacutizzazioni ripetute, che abbiano sintomi significativi nonostante la terapia regolare con broncodilatatori.

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: come funziona?

Ma come funziona Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose

Adrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, escluso anticolinergici. Codice ATC: R03AK06

Meccanismo di azione ed effetti farmacodinamici

ROLENIUM contiene salmeterolo e fluticasone propionato che hanno differente meccanismo di azione. I rispettivi meccanismi di azione di ciascun farmaco sono riportati di seguito:

Salmeterolo

Il salmeterolo è un agonista selettivo dei ?2 adrenocettori a lunga durata di azione (12 ore) dotato di una lunga catena laterale che si lega all’exosito del recettore.

Il salmeterolo produce una broncodilatazione di più lunga durata, di almeno 12 ore, rispetto a quella ottenuta con le dosi raccomandate dei ?2 agonisti convenzionali a breve durata di azione.

Fluticasone propionato

Il fluticasone propionato, somministrato per via inalatoria alle dosi raccomandate è dotato di attività antiinfaimmatoria glucocorticoide a livello del polmone, con conseguente riduzione dei sintomi e delle esacerbazioni dell’asma, senza gli effetti collaterali osservati a seguito della somministrazione sistemica dei corticosteroidi.

Efficacia e sicurezza clinica

Salmeterolo/Fluticasone propionato: studi clinici sull’ asma

Uno studio clinico della durata di 12 mesi (Gaining Optimal Asthma ControL, GOAL), condotto in

3.416 pazienti adulti ed adolescenti con asma persistente, ha confrontato la sicurezza e l’efficacia di salmeterolo/fluticasone propionato rispetto ad un corticosteroide inalatorio (fluticasone propionato) impiegato da solo al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi di controllo dell’asma. Il dosaggio veniva innalzato ogni 12 settimane fino al raggiungimento del controllo totale** dell’asma oppure della più alta dose di farmaco consentita dallo studio. Lo studio GOAL ha dimostrato che un maggior numero di pazienti trattati con salmeterolo/fluticasone propionato raggiungeva il controllo dell’asma rispetto ai pazienti trattati con il solo corticosteroide inalatorio e questo controllo veniva raggiunto con una dose inferiore di corticosteroide.

*Il Buon controllo dell’asma veniva ottenuto più rapidamente con salmeterolo/fluticasone propionato che con il solo corticosteroide inalatorio.

Il tempo di trattamento necessario affinché il 50% dei soggetti raggiungesse la prima settimana di buon controllo era di 16 giorni per salmeterolo/fluticasone propionato confrontato con 37 giorni per il gruppo trattato con corticosteroide inalatorio (ICS). Nel sottogruppo di pazienti asmatici naive agli steroidi il tempo alla settimana di buon controllo individuale era di 16 giorni nel gruppo in trattamento con salmeterolo/fluticasone propionato rispetto a 23 giorni in seguito al trattamento con ICS.

I risultati complessivi dello studio hanno dimostrato:

Percentuale di Pazienti che hanno ottenuto il *Buon Controllo (BC) ed **Controllo
Totale (TC) dell’Asthma in un periodo di 12 mesi
Trattamento
precedente allo studio
Salmeterolo/Fluticasone propionato Fluticasone propionato
BC TC BC TC
Assenza di ICS
(SABA solo)
78% 50% 70% 40%
Bassa dose di ICS (?500 microgrammi BDP o
equivalente/die)
75% 44% 60% 28%
Dose media di ICS (da 500 a 1000
microgrammi BDP o equivalente/die)
62% 29% 47% 16%
Risultati aggregati dei tre livelli di
trattamento
71% 41% 59% 28%

*Buon Controllo dell’asma: periodo uguale o inferiore a 2 giorni con punteggio dei sintomi maggiore di 1 (punteggio dei sintomi pari ad 1 definito come ‘sintomi per un breve periodo durante il giorno’), utilizzo di SABA minore o uguale a 2 giorni e minore o uguale a 4 volte / settimana, picco di flusso espiratorio mattutino maggiore o uguale all’80% del predetto, assenza di risvegli notturni, assenza di riacutizzazioni ed assenza di effetti indesiderati che obblighino ad una modifica della terapia.

**Controllo Totale dell’asma: assenza dei sintomi, assenza di uso di SABA, funzione polmonare superiore od uguale all’80% del picco di flusso espiratorio mattutino, assenza di risvegli notturni,

assenza di riacutizzazioni ed assenza di effetti collaterali che obblighino ad una modifica della terapia

I risultati di questo studio suggeriscono che il salmeterolo/fluticasone propionato 50/100 microgrammi due volte al giorno può essere preso in considerazione come terapia iniziale di mantenimento in pazienti con asma moderato persistente per i quali sia ritenuto essenziale un rapido controllo dell’asma (vedere paragrafo 4.2).

Un studio in doppio cieco, randomizzato, per gruppi paralleli, condotto su 318 pazienti di età pari o superiore ai 18 anni con asma persistente ha valutato la sicurezza e la tollerabilità della somministrazione di due inalazioni due volte al giorno (raddoppio della dose) di salmeterolo / fluticasone propionato per la durata di due settimane. Lo studio ha dimostrato che il raddoppio delle inalazioni per ciascun dosaggio di salmeterolo/fluticasone propionato per un periodo massimo di 14 giorni comporta un piccolo aumento dell’incidenza degli eventi avversi correlati al ? agonista (tremore, 1 paziente [1%] vs 0; palpitazioni, 6 [3 %] vs 1 [<1]%; crampi muscolari, 6 [3%] vs 1 [<1%]); ed una incidenza simile degli eventi avversi correlati al corticosteroide inalatorio (per es. candidiasi orale, 6 [6%] vs 16 [8 %]; raucedine, 2 [2%] vs 4 [2%]) quando confrontato con il dosaggio normale di una inalazione assunta due volte al giorno. Qualora il medico ritenga di voler adottare il raddoppio della dose in pazienti adulti che richiedano una terapia addizionale a breve termine (fino al 14 giorni) con corticosteroide inalatorio, dovrebbe essere preso in considerazione il piccolo aumento di reazioni avverse correlate al ? agonista.

Salmeterolo/fluticasone propionato: Gli studi clinici nella BPCO

TORCH è stato uno studio di 3 anni per valutare l’effetto del trattamento con salmeterolo / fluticasone bd 50/500 microgrammi propionato, salmeterolo 50 microgrammi bd, fluticasone propionato (FP) 500mcg bd o placebo per tutte le cause di mortalità nei pazienti con BPCO. Pazienti con BPCO con una linea di base (pre-broncodilatatore) FEV1 <60% del normale previsto sono stati randomizzati a terapia in doppio cieco. Durante lo studio, i pazienti sono stati ammessi al solito la terapia della BPCO con l’eccezione di altri corticosteroidi per via inalatoria, broncodilatatori a lunga durata d’azione e corticosteroidi sistemici a lungo termine. Lo stato di sopravvivenza a 3 anni è stata determinata per tutti i pazienti indipendentemente dal ritiro dal farmaco in studio. L’endpoint primario era la riduzione della mortalità per qualsiasi causa a 3 anni per salmeterolo / fluticasone propionato vs placebo.

Gruppo placebo
(N=1524)
Gruppo salmeterolo 50
(N=1521)
Gruppo FP 500
(N=1534)
Gruppo Salmeterol/FP 50/500
(N=1533)
Tutte le cause di mortalità a 3 anni
Numero di
decessi (%)
231 (15,2%) 205 (13,5%) 246 (16,0%) 193 (12,6%)
Hazard Ratio N/A 0,879 1,060 0.825
vs Placebo (0,73, 1,06) (0.89, 1,27) (0,68, 1,00)
(Cls)
P valore 0,180 0,525 0,0521
Hazard Ratio N/A 0,932 0,774 N/A
Salmeterolo/FP (0,77, 1.13) (0,64, 0,93)
50/500 vs
componenti
(Cls)
P valore 0,481 0,007
1Non significativo P valore, dopo aggiustamento per 2 analisi ad interim sul confronto di
efficacia primaria da una analisi dei log-rank stratificato per lo stato di fumatore

C’è stata una tendenza verso un miglioramento della sopravvivenza nei soggetti trattati con salmeterolo / fluticasone propionato, rispetto al placebo per 3 anni ma questo non ha raggiunto il livello di significatività statistica p ? 0,05.

La percentuale di pazienti che sono morti entro 3 anni dovuta a cause della BPCO è stato dello 6,0% per il placebo, 6,1% per il salmeterolo, 6,9% per la FP e 4,7% per il salmeterolo / fluticasone propionato.

Il numero medio di esacerbazioni moderate a gravi per anno è stata significativamente ridotta con salmeterolo / fluticasone propionato rispetto al trattamento con salmeterolo, FP e placebo (tasso medio del salmeterolo / fluticasone propionato gruppo di 0,85 rispetto a 0,97 nel gruppo salmeterolo, 0,93 nel FP gruppo e 1,13 nel gruppo placebo). Questo si traduce in una riduzione del tasso di grado da moderato a riacutizzazioni gravi del 25% (95% CI: 19% al 31%, p <0,001) rispetto al placebo, il 12% rispetto al salmeterolo (95% CI: da 5% a 19%, p = 0,002) e del 9% rispetto al PF (95% CI: 1% al 16%, p = 0,024). Salmeterolo e FP significativamente ridotto i tassi di aggravamento rispetto al placebo del 15% (CI 95%: 7% al 22%, p <0,001) e il 18% (95% CI: 11%

al 24%, p <0,001), rispettivamente.

Qualità della Vita correlata a Salute, come misurato dalla St George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ) è stato migliorato da tutti i trattamenti attivi rispetto al placebo. Il miglioramento medio su tre anni per salmeterolo / fluticasone propionato rispetto al placebo è stato di -3,1 unità (95% CI:

-4,1 a -2,1, p <0,001), rispetto al salmeterolo è stato -2,2 unità (p <0,001) e rispetto a FP è stata di 1,2 unità (p = 0,017). Una diminuzione di 4 unità è considerata clinicamente rilevante.

La probabilità stimata a 3 anni di polmonite che hanno riportato come evento avverso è stato del 12,3% per il placebo, il 13,3% per il salmeterolo, il 18,3% per la FP e il 19,6% per il salmeterolo / fluticasone propionato (hazard ratio per salmeterolo / fluticasone propionato vs placebo: 1,64, 95% CI: 1,33-2,01, p <0,001). Non c’è stato un aumento di decessi correlati a polmonite; i decessi durante il trattamento, giudicati come dovuti principalmente a polmonite sono stati 7 per il placebo, 9 per salmeterolo, 13 per la FP e 8 per salmeterolo / fluticasone propionato. Non c’era alcuna differenza significativa nella probabilità di fratture ossee (5,1% placebo, 5,1% salmeterolo, il 5,4% e del 6,3% FP salmeterolo / fluticasone propionato; hazard ratio per salmeterolo / fluticasone propionato vs placebo: 1,22, 95% CI: 0,87-1,72, p = 0,248.

Studi clinici controllati con placebo, di 6 e 12 mesi, hanno dimostrato che l’uso regolare del salmeterolo / fluticasone propionato 50/500 microgrammi migliora la funzionalità polmonare, riduce la dispnea e l’uso di farmaci di soccorso.

Gli studi SCO40043 e SCO100250 erano studi randomizzati, in doppio cieco, a gruppi paralleli, replicati che hanno confrontato l’effetto di salmeterolo/fluticasone propinato 50/250 microgrammi due volte al giorno (dose non autorizzata per il trattamento della BPCO nell’Unione Europea) con salmeterolo 50 microgrammi due volte al giorno sul tasso annuo di esacerbazioni moderate / severe in soggetti con BPCO con FEV1 inferiore al 50% del valore previsto e un’anamnesi di riacutizzazioni. Le esacerbazioni moderate / gravi sono state definite come peggioramento dei sintomi che richiede un trattamento con corticosteroidi orali e / o antibiotici o il ricovero in ospedale.

Gli studi clinici avevano un periodo di prova di 4 settimane durante il quale tutti i soggetti hanno ricevuto in aperto salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 per standardizzare la farmacoterapia della BPCO e stabilizzare la malattia prima della randomizzazione in cieco al farmaco in studio per 52 settimane. I soggetti sono stati randomizzati 1:1 a salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 (ITT totale n = 776) o salmeterolo (ITT totale n = 778). Prima del periodo di prova, i soggetti hanno interrotto l’uso di precedenti farmaci per la BPCO tranne i broncodilatatori a breve durata d’azione. L’uso concomitante di broncodilatatori a lunga durata d’azione per via inalatoria (beta 2-agonisti e anticolinergici), prodotti di combinazione ipratropio / salbutamolo, beta 2-agonisti per via orale, e preparati a base di teofillina non erano consentiti durante il periodo di trattamento. Corticosteroidi ad uso orale e antibiotici sono stati consentiti per il trattamento acuto delle riacutizzazioni della BPCO, secondo specifiche linee guida per l’uso. I soggetti utilizzavano salbutamolo al bisogno nel corso dello studio.

I risultati di entrambi gli studi hanno mostrato che il trattamento con salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 ha portato ad un significativo abbassamento del tasso annuale delle riacutizzazioni moderate / gravi della BPCO rispetto a salmeterolo (SCO40043: 1,06 e 1,53 per soggetto per anno, rispettivamente, rapporto tra i due tassi di 0,70, IC 95% : da 0,58 a 0,83, p

<0,001; SCO100250: 1,10 e 1,59 per soggetto per anno, rispettivamente, rapporto tra i due tassi di 0,70, IC 95%: da 0,58 a 0,83, p <0,001). I risultati per le misure di efficacia secondaria (tempo alla prima esacerbazione moderata/grave, il tasso annuale di esacerbazioni che richiedono corticosteroidi orali, e FEV1pre-dose al mattino (AM)) hanno significativamente favorito salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 microgrammi due volte al giorno rispetto al salmeterolo. I profili di eventi avversi sono risultati simili con l’eccezione di una maggiore incidenza di polmoniti ed effetti indesiderati locali noti (candidiasi e disfonia) nel gruppo salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 microgrammi due volte al giorno rispetto al salmeterolo. Eventi correlati alla polmonite sono stati segnalati in 55 soggetti (7%) del gruppo trattato con salmeterolo/ fluticasone propionato 50/250 microgrammi due volte al giorno e in 25 soggetti (3%) nel gruppo trattato con salmeterolo. L’aumentata incidenza di polmonite segnalata con salmeterolo / fluticasone propionato 50/250 microgrammi due volte al giorno sembra essere di entita simile all’incidenza segnalata dopo il trattamento con salmeterolo / fluticasone propionato 50/500 microgrammi due volte al giorno nello studio TORCH.

Il Salmeterol Multi-center Asthma Research Trial (SMART)

SMART era uno studio condotto negli USA (multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, per gruppi paralleli della durata di 28 settimane) che ha randomizato

13.176 pazienti al trattamento con salmeterolo (50 microgrammi due volte al giorno) e 13.179 pazienti con placebo, in aggiunta alla normale terapia asmatica di ciascun paziente. I pazienti venivano arruolati se di età uguale o superiore a 12 anni, affetti da asma e se usavano al momento dell’arruolamento farmaci per il trattamento dell’asma (ma non un beta-agonista a lunga durata d’azione). Al momento dell’ingresso nello studio veniva registrato l’impiego basale di corticosteroidi ianlatori, sebbene il loro uso non fosse richiesto nello studio. L’endpoint primario dello studio SMART era il numero combinato di decessi correlati ad eventi respiratori e di eventi respiratori che mettevano a rischio la vita.

Risultati principali dello studio SMART: endpoint primario

Gruppi di pazienti Numero di eventi correlati all’endpoint
primario/numero di pazienti
Rischio relativo (intervalo di
confidenza 95%)
salmeterolo placebo
Tutti I pazienti 50/13.176 36/13.179 1,40 (0,91, 2,14)
Pazienti in
trattamento con
23/6.127 19/6.138 1,21 (0,66, 2,23)
steroidi inalatori
Pazienti non in trattamento con
steroidi inalatori
27/7.049 17/7041 1,60 (0,87, 2,93)
Pazienti Afro-
Americani
20/2.366 5/2.319 4,10 (1,54, 10,90)

(Il rischio in carattere grassetto è statisticamente significativo al livello di confidenza del 95%)

Risultati principali dello studio SMART suddivisi per impiego di steroidi inalatori al basale: endpoint secondari

Numero di eventi correlati agli endpoint secondari/numero di pazienti Rischio relativo
(intervalo di confidenza 95%)
salmeterolo placebo
Casi di decessi correlati a fenomeni di natura respiratoria
Pazienti in
trattamento con steroidi inalatori
10/6.127 5/6.138 2,01
(0,69, 5,86)
Pazienti non in trattamento con
steroidi inalatori
14/7.049 6/7.041 2,28 (0,88, 5,94)
Numero combinato di decessi correlati all’asma o di eventi pericolosiper la vita
Pazienti in trattamento con
steroidi inalatori
16/6.127 13/6.138 1,24, (0,60, 2,58)
Pazienti non in trattamento con
steroidi inalatori
21/7.049 9/7.041 2,39 (1,10, 5,22)
Casi di decessi correlati all’asma
Pazienti in trattamento con
steroidi inalatori
4/6.127 3/6.138 1,35 (0,30, 6,04)
Pazienti non in
trattamento con steroidi inalatori
9/7.049 0/7.041 *

(*=non è stato possible calcolare il rischio a causa dell’assenza di eventi nel gruppo con placebo. Il rischio in carattere grassetto è statisticamente significativo al livello di confidenza del 95%). Gli endpoint secondari riportati nella tabella di cui sopra hanno raggiunto la significatività statistica nell’intera popolazione). Gli endpoint secondari combinati di decessi per tutte le cause o eventi pericolosi per la vita, decessi dovuti a tutte le cause o ospedalizazzioni dovute a tutte le cause non hanno raggiunto la significatività statistica nell’intera popolazione.


Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose

Ai fini delle valutazioni di farmacocinetica ciascuno dei due componenti può essere considerato separatamente.

Salmeterolo

Il salmeterolo agisce localmente nel polmone e pertanto i livelli plasmatici non sono indicativi dell’effetto terapeutico. Inoltre sono disponibili solo dati limitati sulla farmacocinetica del salmeterolo in conseguenza della difficoltà tecnica di analizzare il farmaco nel plasma causata dalle basse concentrazioni plasmatiche che si riscontrano alle dosi terapeutiche somministrate per via inalatoria (circa 200 picogrammi/ml o meno).

Fluticasone propionato

La biodisponibilità assoluta di una singola dose di fluticasone propionato somministrato per via inalatoria in volontari sani varia approssimativamente fra il 5 ed il 11 % della dose nominale in base al tipo del dispositivo impiegato per l’inalazione. Nei pazienti asmatici o con BPCO è stato osservato un livello inferiore di esposizione sistemica al fluticasone propionato somministrato per via inalatoria.

L’assorbimento sistemico si verifica principalmente attraverso i polmoni ed è inizialmente rapido, quindi prolungato. La rimanente porzione della dose inalata può essere ingerita ma contribuisce in modo irrilevante all’esposizione sistemica a causa della bassa solubilità in acqua e del metabolismo pre-sistemico, con una disponibilità orale inferiore all’1 %. Si verifica un incremento lineare nell’esposizione sistemica in rapporto all’aumento della dose inalata.

La distribuzione del fluticasone propionato è caratterizzata da un’elevata clearance plasmatica (1150 ml/min), un ampio volume di distribuzione allo stato stazionario (circa 300 l) ed un’emivita finale di circa 8 ore.

Il legame con le proteine plasmatiche è del 91%.

Sono stati rilevati nelle feci altri metaboliti non identificati.

La clearance renale del fluticasone propionato è trascurabile. Meno del 5% della dose viene eliminata nelle urine, principalmente come metaboliti. La porzione principale della dose viene escreta con le feci sotto forma di metaboliti e di farmaco immodificato.


Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: dati sulla sicurezza

Negli studi su animali in cui il salmeterolo xinafoato ed il fluticasone propionato sono stati somministrati separatamente, i soli elementi di rilievo per la salute umana erano gli effetti associati ad azioni farmacologiche eccessive.

Negli studi sulla riproduzione animale, i glucocorticoidi hanno mostrato di indurre malformazioni (palatoschisi, malformazioni scheletriche). Tuttavia, questi risultati sperimentali nell’animale non sembrano avere rilevanza per quanto riguarda la somministrazione nell’uomo alle dosi raccomandate. Gli studi nell’animale con salmeterolo xinafoato hanno dato luogo a tossicità embriofetale solo ad alti livelli di esposizione. A seguito della co-somministrazione in ratti, a dosi associate all’induzione da parte dei glucocorticoidi di anomalie note, si è osservato l’aumento dell’incidenza di trasposizione dell’arteria ombelicale e di incompleta ossificazione dell’osso occipitale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: interazioni

I bloccanti ? adrenergici possono indebolire e contrastare l’effetto del salmeterolo. Devono essere evitati i ? bloccanti selettivi e non selettivi nei pazienti con asma, a meno che non sussistano ragioni che costringano al loro impiego. La terapia con ?2 agonisti può causare ipokalemia potenzialmente grave. Particolare cautela è consigliata nell’asma grave acuto poiché questo effetto può essere potenziato dal trattamento concomitante con derivati della xantina, steroidi e diuretici.

L’uso concomitante di altri farmaci che contengono ? adrenergici può dar luogo ad un effetto potenzialmente additivo.

Fluticasone propionato

fegato. Pertanto, sono improbabili interazioni farmacologiche clinicamente significative, mediate dal fluticasone propionato.

Non sono disponibili informazioni circa questo tipo di interazione per il fluticasone propionato somministrato per via inalatoria, ma ci si aspetta un notevole aumento dei livelli plasmatici di fluticasone propionato nel plasma. Sono stati segnalati casi di sindrome di Cushing e di soppressione surrenale. La somministrazione concomitante deve essere evitata a meno che i benefici attesi superino l’aumento di rischio del manifestarsi di effetti indesiderati sistemici dei glucocorticoidi.

Salmeterolo

La co-somministrazione di ketoconazolo (400 mg per via orale una volta al giorno) e salmeterolo (50 microgrammi per via inalatoria due volte al giorno) in 15 soggetti sani per 7 giorni, ha dato luogo ad un significativo incremento della conzentrazione di salmeterolo nel plasma (1,4 volte la Cmax e 15 volte l’AUC). Questo può comportare un prolungamento di incidenza di altri effetti sistemici del trattamento di salmeterolo (ad es. prolungamento dell’intervallo QTc e palpitazioni) rispetto ai trattamenti di salmeterolo o ketoconazolo da solo (vedere paragrafo 4.4).

Effetti clinicamente significativi non sono stati visti sulla pressione arteriosa, frequenza cardiaca, glicemia e dei livelli di potassio nel sangue. La co-somministrazione con ketoconazolo non ha aumentato l’emivita di eliminazione di salmeterolo o non ha aumentato l’accumulo di salmeterolo con una dose ripetuta.

Moderati inibitori del CYP 3A4

La co-somministrazione di eritromicina (500 mg tre volte al giorno per via orale) e di salmeterolo (50 microgrammi due volte al giorno per via inalatoria) in 15 soggetti sani per 6 giorni ha dato luogo ad un piccolo ma non statisticamente significativo aumento dell’esposizione a salmeterolo (1,4 volte la Cmax e 1,2 volte l’AUC). La co-somministrazione di eritromicina non è stata associata a gravi effetti indesiderati.


Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Rolenium polvere per inalazione in contenitore monodose: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La combinazione salmeterolo/fluticasone propionato non ha effetti o ha effetti trascurabili sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco