Trisequens: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Trisequens (Estradiolo Valerato + Noretisterone): sicurezza e modo d’azione

Trisequens (Estradiolo Valerato + Noretisterone) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Terapia ormonale sostitutiva (TOS) dei sintomi derivanti da deficienza estrogenica in donne in post menopausa.

Terapia di seconda scelta per la prevenzione dell’osteoporosi in donne in postmenopausa, ad alto rischio di future fratture che presentano intolleranze o controindicazioni specifiche ad altri farmaci autorizzati per la prevenzione dell’osteoporosi.

L’esperienza nel trattamento di donne oltre i 65 anni e’ limitata.

Trisequens: come funziona?

Ma come funziona Trisequens? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Trisequens

Gruppo farmacoterapeutico: Progestinici ed estrogeni, preparati sequenziali.

ATC: G03FB05

Estradiolo: la formulazione attiva, il 17b-estradiolo di sintesi, e’ chimicamente e biologicamente identico all’estradiolo umano endogeno. Sostituisce la perdita della produzione estrogenica che si presenta in menopausa ed allevia i sintomi menopausali. Previene la perdita di massa ossea che si osserva dopo la menopausa o dopo rimozione delle ovaie.

Noretisterone acetato: poiche’ gli estrogeni promuovono la crescita dell’endometrio, la somministrazione di estrogeni non bilanciati aumenta il rischio di iperplasia e carcinoma dell’endometrio. L’aggiunta di un progestinico riduce, ma non elimina, tale rischio nelle donne non isterectomizzate.

Informazioni fornite dagli studi clinici

Sollievo dei sintomi da carenza estrogenica e profilo di sanguinamento:

Sollievo dai sintomi menopausali è stato ottenuto durante le prime settimane di trattamento. Un regolare sanguinamento da sospensione si è verificato nel 93% delle donne, con una durata media di 3-4 giorni.

Prevenzione dell’osteoporosi

La carenza estrogenica alla menopausa si associa ad un aumento del turnover osseo e ad un declino della massa ossea. Pertanto, se possibile, il trattamento per la prevenzione dell’osteoporosi dovrebbe iniziare il prima possibile, subito dopo l’esordio della menopausa nelle donne a rischio elevato di fratture osteoporotiche. L’effetto degli estrogeni sulla densita’ minerale ossea è dose-dipendente. La protezione sembra essere efficace per tutta la durata del trattamento.

Dopo 2 anni di trattamento con Trisequens, la densita’ minerale ossea a livello della colonna risultava aumentata del 5.14% e all’anca del 3.21%.


Trisequens: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Trisequens, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Trisequens

Dopo la somministrazione per os del 17β-estradiolo in forma micronizzata, si assiste ad un rapido assorbimento dal tratto gastrointestinale. Il 17 β -estradiolo subisce una prima estesa metabolizzazione a livello epatico e di altri organi enterici e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica di circa 44 pg/ml (range 30-53 pg/ml) entro 6 ore dopo assunzione di 2 mg. L’emivita del 17 β -estradiolo è di circa 18 ore. Circola legato alla SHBG (37%) ed all’albumina (61%), mentre solo circa il 1-2% circola in forma libera. Il metabolismo del 17 β -estradiolo avviene prevalentemente nel fegato e nell’intestino, ma anche in altri organi bersaglio, e coinvolge la formazione di metaboliti meno attivi o inattivi, compreso l’estrone, i catecolestrogeni e diversi estrogeni solfati e glucuronidi. Gli estrogeni vengono escreti per via biliare, dove vengono idrolizzati e riassorbiti (circolazione enteroepatica), e soprattutto nelle urine in forma bilogicamente inattiva.

Dopo la somministrazione per os il noretisterone acetato viene rapidamente assorbito e trasformato in noretisterone (NET). Questo subisce una prima estesa metabolizzazione a livello epatico e di altri organi enterici e raggiunge il picco di concentrazione plasmatica di circa 9 ng/ml (range 6-11 ng/ml) entro 1 ora dopo assunzione di 1 mg. L’emivita terminale del NET è di circa 10 ore. Circola legato alla SHBG (36%) ed all’albumina (61%). I metaboliti più importanti sono isomeri del 5α-diidro-NET e del tetraidro-NET, che vengono escreti soprattutto nelle urine come coniugati solfati e glucuronidi.

La farmacocinetica nelle pazienti anziane non è stata studiata.


Trisequens: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Trisequens agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Trisequens è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Trisequens: dati sulla sicurezza

La tossicità acuta degli estrogeni è bassa. A causa delle marcate differenze tra le specie animali, tra gli animali e gli esseri umani, i risultati preclinici contengono un valore predittivo per la somministrazione degli estrogeni agli umani.

Negli animali da esperimento, l’estradiolo e l’estradiolo valerato mostrano un effetto letale per l’embrione già a dosi relativamente basse; sono state osservate malformazioni del tratto urogenitale e la femminilizzazione dei feti maschi.

Il noretisterone, come gli altri progestinici, ha causato la virilizzazione dei feti femmina nei ratti e nelle scimmie. Dopo la somministrazione di dosi elevate di noretisterone, sono stati osservati effetti letali per l’embrione.

Dati preclinici basati su studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale carcinogenico non hanno rivelato nessun particolare rischio per gli umani oltre quelli già descritti in altre sezioni del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Trisequens: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Trisequens

Trisequens: interazioni

Ritonavir e nelfinavir, sebbene conosciuti come forti inibitori, presentano, al contrario, proprieta’ inducenti quando usati in associazione con ormoni steroidei. Preparati a base di erbe come l’iperico (Hypericum perforatum) possono aumentare il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici.

Un aumentato metabolismo degli estrogeni e dei progestinici può determinare effetti clinici ridotti e variazioni del profilo di sanguinamento uterino.

Le sostanze che inibiscono l’attivita’ degli enzimi microsomiali epatici coinvolti nel metabolismo dei farmaci, ad es. il ketoconazolo, possono aumentare i livelli circolanti dei principi attivi di Trisequens.


Trisequens: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Trisequens: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessun effetto conosciuto.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco