Ultraproct: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ultraproct (Fluocortolone Pivalato + Fluocortolone Caproato + Cincocaina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Ultraproct (Fluocortolone Pivalato + Fluocortolone Caproato + Cincocaina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

L’associazione contenuta nell’Ultraproct consente il trattamento polisintomatico della sindrome varicosa anorettale.

Il poter disporre sia delle supposte che dell’unguento rettale consente di raggiungere i settori venosi interno ed esterno che possono essere coinvolti contemporaneamente nel fenomeno varicoso.

Emorroidi interne ed esterne, ragadi anali, proctiti.

Ultraproct: come funziona?

Ma come funziona Ultraproct? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ultraproct

Categoria farmacoterapeutica: sostanze per il trattamento di emorroidi e ragadi anali per uso topico, codice ATC: C05AA08.

Nell’Ultraproct sono presenti due principi attivi la cui associazione non altera le singole caratteristiche farmacologiche, ma ne consente l’utilizzo in sinergismo d’azione.

L’antiflogistico fluocortolone sia come pivalato che come caproato, unisce all’efficacia dimostrata con diversi test, un ampio margine di sicurezza nei confronti di effetti collaterali sistemici e locali. Il cloridrato di cincocaina è noto come anestetico locale di elevata efficacia per cui è possibile l’impiego di dosi assai ridotte.

La presenza di questi principi attivi fornisce all’Ultraproct attività antiflogistica, antipruriginosa, anestetica locale.


Ultraproct: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ultraproct, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ultraproct

Ricerche condotte con isotopi radioattivi nell’animale e nell’uomo hanno dimostrato che solo 1/5 delle dosi applicate viene ritrovato nelle feci e nelle urine esaminate per 3 giorni dopo applicazione cutanea di 24 ore sotto bendaggio occlusivo. L’assorbimento del fluocortolone

caproato è notevolmente più lento rispetto a quello del pivalato; ciò assicura un’azione bifasica del preparato (azione iniziale rapida ed effetto prolungato nel tempo).

Metabolismo e farmacocinetica del fluocortolone in particolare sono stati studiati dopo somministrazione orale.

L’emivita è risultata di circa 50 minuti.

L’emuntorio renale è la via principale di eliminazione.


Ultraproct: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ultraproct agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ultraproct è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ultraproct: dati sulla sicurezza

Studi di embriotossicità e teratogenicità hanno portato a risultati tipici dei corticosteroidi, quali l’azione embrio-letale e l’azione teratogena nei test relativi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ultraproct: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ultraproct

Ultraproct: interazioni


Ultraproct: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ultraproct: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Ultraproct non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco