Vagifem: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Vagifem (Estradiolo): sicurezza e modo d’azione

Vagifem (Estradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Vagifem è indicato per il trattamento della vaginite atrofica da carenza estrogenica.

L’esperienza nel trattamento di donne oltre i 65 anni e’ limitata.

Vagifem: come funziona?

Ma come funziona Vagifem? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Vagifem

Gruppo farmacoterapeutico: Estrogeni naturali e semisintetici non associati ATC G03CA03

Estrogeni naturali e semisintetici, semplici (per uso vaginale).

La formulazione attiva, il 17?-estradiolo di sintesi, è chimicamente e biologicamente identica all’estradiolo umano endogeno.

Il 17?-estradiolo endogeno induce e mantiene le caratteristiche sessuali femminili secondarie e primarie. L’effetto biologico del 17?-estradiolo viene espletato attraverso una serie di recettori specifici. Il complesso steroide recettore si lega al DNA cellulare ed induce la sintesi di specifiche proteine.

La maturazione dell’epitelio vaginale dipende dagli estrogeni. Questi aumentano il numero delle cellule superficiali ed intermedie rispetto alle cellule basali.

Gli estrogeni mantengono il pH vaginale a meno di 4.5 che favorisce la crescita della normale flora batterica, con predominanza del Lactobacillus Döderlein.


Vagifem: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Vagifem, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Vagifem

Un farmaco estrogenico viene ben assorbito attraverso la cute, le mucose ed il tratto gastrointestinale. La somministrazione vaginale degli estrogeni elude la prima tappa metabolica. E’ stato effettuato uno studio a singolo centro randomizzato, a doppio cieco con cross-over a doppio periodo per valutare la farmacocinetica di Vagifem. Dopo somministrazione di una dose singola di Vagifem le concentrazioni plasmatiche massime erano di circa 175 pmol/L (48 pg/ml). Dopo 14 giorni di trattamento, e’ possibile rinvenire solo un assorbimento marginale del 17β-estradiolo, con livelli medi compresi nel range postmenopausale. Un altro studio su pazienti piu’ giovani, eta’ media 52 anni, ha dimostrato che l’applicazione vaginale di Vagifem per 12 settimane induceva una Cmax media di estradiolo di 50 pg/ml e non si osservava accumulo significativo di estradiolo in termini di AUC0-24 (Vedi Tabella 1). Le concentrazioni medie di 17β-estradiolo in ciascun punto della curva rientravano nel range postmenopausale normale. Tabella 1

Parametri farmacocinetici medi (β deviazione standard) per l’estradiolo

Periodo
Settimana 0 Settimana 2 Settimana 12
PK Parameter
AUC (pg.hr/ml) 538 (β265) 567 (β246) 563 (β341)
Cmax (pg/ml) 51 (β34) 47 (β21) 49 (β27)

I livelli di estrone osservati durante le 12 settimane di trattamento con Vagifem non hanno dimostrato alcun accumulo ed i valori riscontrati rientravano nel range postmenopausale normale. I metaboliti degli estrogeni sono escreti principalmente nelle urine come glucuronidi e solfati.


Vagifem: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Vagifem agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Vagifem è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Vagifem: dati sulla sicurezza

Poiché il 17?-estradiolo è una sostanza ben nota, descritta nella letteratura farmacotossitologica, non sono stati effettuati ulteriori studi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Vagifem: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Vagifem

Vagifem: interazioni

Poiché le basse dosi di estradiolo contenute in Vagifem vengono somministrate per via locale, non ci si attendono interazioni di rilevanza clinica.


Vagifem: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Vagifem: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessun effetto conosciuto.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco