Xavin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Xavin (Budesonide): sicurezza e modo d’azione

Xavin (Budesonide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

XAVIN sospensione per nebulizzatore è indicato nel trattamento dell’asma bronchiale. XAVIN sospensione per nebulizzatore è anche indicato nel trattamento dello pseudocroup (laringite subglottica) molto grave in cui è indicato il ricovero ospedaliero.

Xavin: come funziona?

Ma come funziona Xavin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Xavin

Categoria farmacoterapeutica: altri farmaci per i disturbi di ostruzione delle vie respiratorie per aerosol, glucocorticoidi; codice ATC: R03BA02.

Budesonide è un glucocorticosteroide ad elevata attività antinfiammatoria.

Attività antinfiammatoria topica

L’esatto meccanismo di azione dei glucocorticosteroidi nel trattamento dell’asma non è completamente noto. Sono probabilmente importanti attività antinfiammatorie quali l’inibizione del rilascio dei mediatori infiammatori e l’inibizione della risposta immunitaria mediata dalle citochine. La potenza intrinseca di budesonide, misurata come affinità nei confronti dei recettori per i glucocorticoidi, è di circa 15 volte più elevata, rispetto a quella di prednisolone.

Uno studio clinico condotto in pazienti asmatici, in cui la somministrazione di budesonide per via inalatoria è stata confrontata con quella per via orale, in concentrazioni plasmatiche simili, ha dimostrato un’evidenza di efficacia statisticamente significativa con la somministrazione per via inalatoria, ma non con la somministrazione per via orale, rispetto al placebo. Pertanto, l’effetto terapeutico di dosi convenzionali di budesonide, somministrata per via inalatoria, può essere ampiamente attribuito all’azione locale nel tratto respiratorio.

Budesonide, negli studi di broncostimolazione negli animali e nei pazienti, ha dimostrato di avere un’azione antianafilattica e antinfiammatoria che si manifesta con una immediata diminuzione sia dell’ostruzione bronchiale, sia della reazione allergica ritardata. Budesonide, nei pazienti iperattivi, è in grado di ridurre la reazione delle vie aeree all’istamina ed alla metacolina.

Reattività delle vie respiratorie

La terapia con budesonide per via inalatoria è stata usata nella prevenzione dell’asma indotto da esercizio. Dopo una singola dose di budesonide in polvere somministrata per inalazione orale, si ottiene in poche ore un miglioramento della funzionalità polmonare. È comunque necessario effettuare alcune settimane di trattamento, con budesonide somministrata per via inalatoria orale, prima di ottenere gli effetti terapeutici.

Influenza sulle concentrazioni plasmatiche di cortisolo

Studi condotti su volontari sani con budesonide polvere per inalazione hanno dimostrato effetti dose-correlati sul cortisolo plasmatico e urinario. Alle dosi raccomandate, la budesonide polvere per inalazione causa effetti significativamente inferiori sulla funzione surrenalica rispetto al prednisone 10 mg, come dimostrato dal test dell’ACTH.

Popolazione pediatrica

Clinica – asma

L’efficacia della budesonide sospensione per nebulizzatore è stata valutata in un ampio numero di studi e ne è stata dimostrata l’efficacia sia nei pazienti adulti sia in quelli pediatrici come farmaco assunto una o due volte al giorno per il trattamento profilattico dell’asma persistente.

Clinica – croup

Una serie di studi su bambini affetti da crup hanno confrontato budesonide sospensione per nebulizzatore con placebo. Sono riportati qui di seguito alcuni esempi di studi rappresentativi che hanno valutato l’impiego della budesonide sospensione per nebulizzatore per il trattamento di bambini affetti da crup.

Efficacia nei bambini con croup di grado da lieve a moderato

È stato condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, su 87 bambini (di età compresa tra 7 mesi e 9 anni) ricoverati in ospedale con diagnosi clinica di crup per determinare se la budesonide sospensione per nebulizzatore migliora il punteggio dei sintomi di crup o riduce la durata del ricovero ospedaliero. È stata somministrata una dose iniziale di budesonide sospensione per nebulizzatore (2 mg) o di placebo seguita da 1 mg di budesonide o da placebo ogni 12 ore. La budesonide ha migliorato in modo statisticamente significativo il punteggio di crup a 12 e a

24 ore e a 2 ore nei pazienti con un punteggio iniziale dei sintomi di crup superiore a 3. È stata inoltre riscontrata una riduzione del 33% della durata del ricovero.

Efficacia nei bambini con croup di grado da moderato a severo

Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, ha confrontato l’efficacia di budesonide sospensione per nebulizzatore e di placebo nel trattamento di crup in 83 neonati e bambini (di età compresa tra

6 mesi e 8 anni) ricoverati in ospedale per crup. Ai pazienti sono stati somministrati 2 mg di budesonide o placebo ogni 12 ore per un massimo di 36

ore o fino alle dimissioni dall’ospedale. Il punteggio totale dei sintomi di crup è stato valutato a 0, 2, 6, 12, 24, 36 e 48 ore dopo la dose iniziale. A 2 ore, sia il gruppo budesonide che il gruppo placebo hanno evidenziato un miglioramento analogo in termini di punteggio dei sintomi di crup, senza differenze statisticamente significative tra i gruppi. A 6 ore, il punteggio dei sintomi di crup del gruppo budesonide è risultato significativamente migliorato rispetto a quello del gruppo placebo; tale miglioramento rispetto a placebo è risultato altrettanto evidente a 12 e a 24 ore.


Xavin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Xavin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Xavin

Assorbimento

Negli adulti, la disponibilità sistemica di budesonide dopo somministrazione di budesonide sospensione per nebulizzatore tramite nebulizzatore jet è risultata circa il 15% della dose nominale e dal 40% al 70% della dose somministrata ai pazienti. Una frazione minore del farmaco disponibile sistemicamente proviene dal farmaco ingerito. La massima concentrazione plasmatica, che si verifica fra i 10 e i 30 minuti dall’inizio della nebulizzazione, è di circa 4 nmol/L dopo somministrazione di una dose singola di 2 mg.

Distribuzione

La budesonide ha un volume di distribuzione di circa 3 l/kg. Il valore medio del legame alle proteine plasmatiche è in media dell’85-90%.

Biotrasformazione

Eliminazione

I metaboliti della budesonide sono escreti come tali o in forma coniugata principalmente attraverso i reni. Nelle urine non è stata riscontrata la presenza di budesonide immodificata. Negli adulti sani la budesonide ha elevata clearance sistemica (circa 1,2 l/min) e l’emivita terminale della budesonide dopo somministrazione ev è in media di 2-3 ore.

Linearità

Alle dosi clinicamente rilevanti la cinetica della budesonide è di tipo proporzionale alla dose.

Popolazione pediatrica

La budesonide ha una clearance sistemica di circa 0,5 l/min nei bambini asmatici di 4-6 anni. Per ogni kg di peso corporeo, i bambini hanno una clearance circa il 50% maggiore di quella degli adulti. Nei bambini asmatici, l’emivita terminale della budesonide dopo inalazione è di circa 2,3 ore, valore

approssimativamente analogo a quello riscontrabile nel soggetto adulto sano. Nei bambini asmatici di 4-6 anni, la disponibilità sistemica della budesonide dopo somministrazione di budesonide sospensione per nebulizzatore tramite nebulizzatore jet (Pari LC Jet Plus® con compressore Pari Master®) è di circa il 6% della dose nominale e di circa il 26% della dose somministrata al paziente. La disponibilità sistemica nei bambini è circa la metà di quella del soggetto adulto sano. Nei bambini asmatici di 4-6 anni, la concentrazione plasmatica massima, che si verifica circa 20 minuti dopo l’inizio della nebulizzazione, è di circa 2,4 nmol/l dopo somministrazione di una dose di 1 mg. Nei bambini di 4- 6 anni, l’esposizione (Cmax e AUC) della budesonide dopo somministrazione di una dose singola di 1 mg mediante nebulizzazione è paragonabile a quella riscontrabile nel soggetto adulto sano trattato con pari dose erogata dallo stesso sistema di nebulizzazione.


Xavin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Xavin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Xavin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Xavin: dati sulla sicurezza

La tossicità acuta di budesonide è bassa e le manifestazioni tossiche evidenziate hanno carattere simile alle manifestazioni evidenziate utilizzando glucocorticosteroidi di confronto (beclometasone diproprionato, fluocinolone acetato). I risultati degli studi di tossicità subacuta e cronica dimostrano che gli effetti sistemici di budesonide sono o meno gravi, o simili a quelli osservati dopo somministrazione di altri glucocorticosteroidi, ad esempio, diminuzione dell’incremento ponderale, atrofia dei tessuti linfoidi e dei surreni.

È stata evidenziata, in uno studio di carcinogenesi condotto su ratti maschi, una certa incidenza di gliomi cerebrali. Tale patologia non è stata osservata nello stesso studio ripetuto, nel quale l’incidenza di comparsa di gliomi non cambia tra i gruppi trattati (con budesonide, prednisolone, triamcinolone acetato) e il gruppo di controllo. Studi di cancerogenesi condotti nei ratti maschi hanno consentito di osservare alterazioni epatiche (neoplasie primarie epatocellulari) che sono state confermate in un altro studio effettuato trattando gli animali con budesonide e con glucocorticosteroidi di riferimento. Queste manifestazioni sono probabilmente da mettersi in relazione ad effetti recettoriali dei glucocorticosteroidi. L’esperienza clinica disponibile evidenzia che non ci sono elementi per affermare che budesonide, o altri glucocorticosteroidi, causano gliomi cerebrali o neoplasie primarie epatocellulari nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Xavin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Xavin

Xavin: interazioni

Non sono state osservate interazioni di budesonide con nessun altro farmaco utilizzato nel trattamento dell’asma.

Non essendo disponibili dati per avvalorare una raccomandazione relativa al dosaggio, bisogna evitare la combinazione di questi farmaci. Se questo non fosse possibile, bisogna far trascorrere il più lungo intervallo di tempo possibile tra i due trattamenti, e si potrebbe prendere in considerazione di ridurre la dose di budesonide.

I dati limitati riguardanti questa interazione per alte dosi di budesonide per via inalatoria, indicano che, se viene somministrata una dose di 200 mg di itraconazolo una volta al giorno in concomitanza con budesonide per via inalatoria (una singola dose di 1000 µg), si possono osservare marcati aumenti dei livelli plasmatici (in media di quattro volte).

Le concentrazioni plasmatiche aumentate di budesonide e i maggiori effetti dei corticosteroidi sono stati osservati in donne trattate anche con estrogeni e contraccettivi steroidei, ma nessun effetto è stato osservato in caso di uso

concomitante di budesonide e contraccettivi orali a basso dosaggio.

A causa della soppressione surrenalica, il test di stimolazione con ACTH per la diagnosi dell’insufficienza corticosurrenalica potrebbe dare falsi risultati (bassi valori).

Studi di cinetica condotti nei soggetti sani trattati con budesonide con o senza cimetidina alla dose di 1000 mg al giorno hanno evidenziato, dopo una singola dose, un leggero effetto inibitorio sul metabolismo epatico di budesonide con o senza cimetidina (valori per Cmax in nmol/l e di biodisponibilità sistemica in

% di budesonide con o senza cimetidina rispettivamente di 3.3 vs. 5.1 nmol/l e 10 vs. 12%). Quanto sopra evidenziato non ha rilevanza clinica.


Xavin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Xavin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

XAVIN non altera la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco