Halcion: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Halcion (Triazolam): sicurezza e modo d’azione

Halcion (Triazolam) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento a breve termine dell’insonnia.

Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando l’insonnia è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

Halcion: come funziona?

Ma come funziona Halcion? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Halcion

Categoria farmacoterapeutica: Ipnotici sedativi; derivati benzodiazepinici Codice ATC: N05CD05

Il triazolam è una benzodiazepina con proprietà ansiolitiche, sedative ed ipnoinducenti nonché con possibili caratteristiche muscolo-rilassanti ed anticonvulsivanti.


Halcion: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Halcion, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Halcion

Negli adulti, a seguito di una singola dose di 0,25 mg, si raggiunge un Cmax di 2,02 + 0,15 ng/ml ad un Tmax di 0,96 + 0,1 h. L’emivita di eliminazione è di 1,5 – 5,5 ore.

Negli anziani il Cmax aumenta di circa il 50%. Tmax e t1/2 restano invariati. In volontari sani il volume di distribuzione era di circa 0,67 l/kg (range 0,57 – 0,86 l/kg dopo una dose di 0,125 – 1 mg).

Il triazolam si lega alle proteine plasmatiche, con una frazione libera compresa fra il 9,9 e il 25,7%. La frazione rimane invariata negli anziani.


Halcion: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Halcion agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Halcion è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Halcion: dati sulla sicurezza

Carcinogenesi

Non è stata osservata alcuna evidenza di potenziale carcinogenico nei ratti o nei topi durante studi della durata di 24 mesi con triazolam a dosi uguali o superiori a 800 volte la dose massima giornaliera nell’uomo di 0,5 mg.

Mutagenesi

Triazolam non è risultato mutageno nel test di mutazione inversa batterica di Ames in vitro e non è stato osservato alcun danno al DNA in un test di eluizione alcalina in vitro su fibroblasti polmonari di criceto cinese.

Tossicità riproduttiva

In uno studio riproduttivo su una generazione di ratti, è stato somministrato triazolam con il cibo a dosi fino a 5 mg/kg/die (maggiore o uguale a 100 volte la dose massima giornaliera nell’uomo). I ratti femmina sono stati sottoposti a trattamento per 14 giorni prima della coabitazione, durante la gestazione e fino a 21 giorni dopo il parto; i maschi sono stati sottoposti a trattamento per 60 giorni prima della coabitazione.

A nessuna dose, si sono manifestati effetti sull’accoppiamento o sulla fertilità.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Halcion: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Halcion

Halcion: interazioni

la somministrazione concomitante di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo e nefazodone è controindicata;

le interazioni che coinvolgono gli inibitori della proteasi dell’HIV (es.

ritonavir) e triazolam sono complesse e tempo-dipendenti. Bassi dosaggi di ritonavir somministrati per brevi periodi causano un indebolimento consistente della clearance del triazolam (meno del 4% dei valori di controllo), un prolungamento dell’emivita di eliminazione e un potenziamento degli effetti clinici. La somministrazione concomitante di triazolam e di inibitori della proteasi dell’HIV è controindicata (vedere paragrafo 4.3 Controìndìcazìonì);

la somministrazione concomitante di triazolam con altri antimicotici azolici non è raccomandata;

si raccomanda di usare cautela e di considerare una riduzione della dose quando triazolam viene somministrato contemporaneamente a

cimetidina o antibiotici macrolidi, quali eritromicina, claritromicina e troleandomicina;

si raccomanda cautela quando triazolam viene somministrato contemporaneamente a isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina,

diltiazem e verapamil;

terapia con rifampicina o carbamazepina. I pazienti devono passare a farmaci ipnotici alternativi che vengono prevalentemente eliminati come glucuronidi.

Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo del triazolam e può causare

effetti fatali come una sedazione prolungata e una depressione respiratoria. Per precauzione, il trattamento concomitante è pertanto controindicato.

Aprepitant: un potenziamento degli effetti clinici può verificarsi in

Oppioidi: l’uso concomitante di medicinali sedativi come le

benzodiazepine o medicinali correlati come Halcion con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC. Il dosaggio e la durata dell’uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).

Le benzodiazepine producono un effetto additivo se somministrate assieme ad alcol o altre sostanze deprimenti il SNC (vedere paragrafo

4.4).

L’assunzione concomitante di alcol non è raccomandata. Triazolam deve essere usato con cautela quando assunto in associazione ad altre sostanze deprimenti il SNC. Il potenziamento degli effetti depressivi centrali possono verificarsi nel caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, agenti antidepressivi, analgesici narcotici, prodotti anti-epilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Nel caso di analgesici narcotici può verificarsi potenziamento dell’euforia che porta ad un aumento della dipendenza psichica (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego).

È stato notato un aumento della biodisponibilità quando triazolam è

assunto contemporaneamente a succo di pompelmo.


Halcion: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Halcion: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il triazolam può influenzare notevolmente la capacità di guidare o utilizzare macchinari. I pazienti devono essere avvisati di non guidare o utilizzare macchinari durante il trattamento fino a che sia stata esclusa la presenza di sonnolenza diurna o capogiri. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco