Pennsaid: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Pennsaid (Diclofenac Sodico): sicurezza e modo d’azione

Pennsaid (Diclofenac Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

PENNSAID (16 mg/ml di diclofenac sodico) è una soluzione cutanea indicata nel sollievo sintomatico del dolore associato all’osteoartrite delle articolazioni superficiali, compreso il ginocchio.

Non sono disponibili dati sull’uso di PENNSAID nelle articolazioni grandi e profonde, rivestite da strati muscolari o di altri tessuti molli, come l’anca o la colonna vertebrale.

Pennsaid: come funziona?

Ma come funziona Pennsaid? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Pennsaid

Categoria farmacoterapeutica: Farmaci per uso topico per dolori articolari e muscolari Codice ATC: M02AA15

Meccanismo d’azione

Il diclofenac sodico è un farmaco antiinfiammatorio non steroideo appartenente al gruppo dell’acido arilacanoico, con proprietà analgesiche ed antipiretiche. Il diclofenac inibisce la biosintesi delle prostaglandine mediante l’inattivazione irreversibile della prostaglandina- sintetasi. Questa diminuzione della formazione di prostaglandine deriva dalla competizione tra il diclofenac e l’acido arachidonico per la formazione del legame con la cicloossigenasi (sintetasi prostaglandinica). Questo può spiegare parzialmente il meccanismo di azione. Poiché l’attività antiinfiammatoria del diclofenac è mantenuta anche negli animali che hanno subito surrenalectomia, non agisce mediante l’asse

pituitario-surrenale. Il diclofenac viene considerato come un analgesico che agisce a livello periferico.

PENNSAID è costituito da diclofenac sodico in soluzione contenente anche dimetil- solfossido (DMSO) che facilita la penetrazione del medicinale attraverso la pelle fino ai tessuti ed alle articolazioni sottostanti. Sono stati ipotizzati molti meccanismi di azione per il dimetil-solfossido ed è probabile che agisca mediante una combinazione di meccanismi.


Pennsaid: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Pennsaid, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Pennsaid

Assorbimento

Il diclofenac sodico è assorbito rapidamente quando viene somministrato come soluzione per via orale, supposta rettale o iniezione intramuscolare. Quando viene somministrato come capsula gastroprotetta, specialmente da prendere assieme al cibo, è assorbito più lentamente. Il diclofenac è assorbito anche attraverso la cute.

Dopo applicazioni topiche di 1,0 ml di PENNSAID, (15 mg di diclofenac sodico), la concentrazione media massima nel plasma (Cmax) di diclofenac è di 9,7 ng/ml. Tale concentrazione viene raggiunta dopo 24-48 ore (Tmax).

Distribuzione

Sebbene il diclofenac somministrato per via orale sia assorbito quasi completamente, il metabolismo di primo passaggio è tale che solo il 50 – 60% del farmaco raggiunge la circolazione sistemica in forma inalterata. Alle concentrazioni terapeutiche esso è legato per oltre il 99% alle proteine del plasma. Il diclofenac penetra nel liquido sinoviale ed è stato trovato nel latte materno. L’emivita plasmatica finale è di circa 1-2 ore.

Il diclofenac è metabolizzato a 4’-idrossidiclofenac, 5-idrossidiclofenac,

3’-idrossidiclofenac, 3’-idrossi-4’-metossidiclofenac e 4’,5-diidrossidiclofenac.

Eliminazione

Il diclofenac sodico è escreto sotto forma di coniugati glucuronati e solfati, soprattutto nell’urina e nella bile.

Il recupero totale medio urinario di diclofenac dopo 120 ore è del 3,68%. La velocità massima di escrezione urinaria è raggiunta entro 24 ore e mantenuta fino a 48-72 ore.

Il diclofenac sodico ed i suoi metaboliti vengono eliminati primariamente (60%) dai reni.


Pennsaid: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Pennsaid agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Pennsaid è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Pennsaid: dati sulla sicurezza

Dalle prove standard in vitro e in vivo non risulta che il diclofenac sodico sia mutagenico. Dagli studi a lungo termine condotti su animali con diclofenac sodico non è emerso alcun aumento della oncogenicità.

L’eccipiente dimetilsolfossido può produrre tossicità locale, particolarmente quando viene somministrato sottoforma non diluita (necrosi muscolare, infiammazione ed edema, desquamazione della pelle in seguito a somministrazione intramuscolare, sottocutanea o topica, rispettivamente). Il dimetilsolfossido ha prodotto lesioni teratogeniche in un certo numero di specie di mammiferi, specialmente a dosi di circa 2,5 g/kg/giorno o superiori e con diverse vie di somministrazione.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Pennsaid: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Pennsaid

Pennsaid: interazioni

Le interazioni riportate in questo paragrafo sono state osservate dopo la somministrazione sistemica del diclofenac sodico. Il rischio associato all’impiego topico di PENNSAID non è noto, ma è probabilmente di bassa entità.

Acido acetilsalicilico (ASA):

I livelli nel siero di diclofenac possono diminuire quando lo si assume contemporaneamente all’acido acetilsalicilico. La biodisponibilità dell’acido acetilsalicilico viene ridotta dalla presenza di diclofenac. Sebbene tali interazioni farmacocinetiche non sembrino essere clinicamente rilevanti, non c’è un vantaggio accertato nell’uso concomitante di questi due farmaci.

Digossina:

Il diclofenac può aumentare la concentrazione di digossina nel plasma. Possono quindi rendersi necessarie modificazioni posologiche.

Litio:

Le concentrazioni di litio nel plasma possono aumentare se somministrato contemporaneamente al diclofenac (che altera la clearance renale del litio). Può rendersi necessario regolare il dosaggio del litio.

Farmaci ipoglicemizzanti orali:

Studi di farmacodinamica non hanno dimostrato alcun potenziamento degli effetti dovuti alla somministrazione contemporanea con diclofenac; tuttavia, sono stati riportati isolati casi di effetti sia ipoglicemizzanti che iperglicemizzanti sul dosaggio di farmaci ipoglicemizzanti.

Anticoagulanti:

I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4)

Diuretici:

E’ noto che i farmaci antiinfiammatori non steroidei inibiscono l’attività dei diuretici. L’assunzione contemporanea di antiinfiammatori e diuretici risparmiatori di potassio può causare un aumento di potassio sierico, e rendere quindi necessario il controllo periodico dei livelli nel sangue/plasma.

Glucocorticoidi:

La somministrazione contemporanea può aggravare gli effetti indesiderati a livello gastrointestinale.

Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS)

La somministrazione orale contemporanea di due o più farmaci antiinfiammatori non steroidei può favorire la comparsa di effetti indesiderati (vedere Avvertenze specìalì e precauzìonì dì ìmpìego).

Methotrexate:

La somministrazione di antiinfiammatori non steroidei meno di 24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexate deve essere fatta con cautela, poiché tali farmaci possono elevarne la concentrazione ematica ed aumentarne la tossicità.

Ciclosporina:

La nefrotossicità della ciclosporina può essere aumentata a causa degli effetti dei farmaci antiinfiammatori non steroidei sulla prostaglandina renale.

Antibatterici chinolonici:

Sono stati riportati casi isolati di convulsioni, che possono essere stati dovuti all’uso concomitante di chinolonici e farmaci antiinfiammatori non steroidei.

Farmaci antiipertensivi:

Così come altri farmaci antiinfiammatori non steroidei, il diclofenac può ridurre gli effetti antiipertensivi del propranololo, di altri betabloccanti e di altri farmaci antiipertensivi.

Altri medicinali:

Il diclofenac sale sodico non deve essere utilizzato insieme al diclofenac sale potassico, poichè entrambi sono presenti nel plasma sottoforma dello stesso ione organico attivo.

Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcerazioni o emorragie gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4)

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): aumentato rischio di emorragie gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4)


Pennsaid: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Pennsaid: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

PENNSAID non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Sono stati riportati casi di cefalea, capogiri, sensazione di testa vuota e confusione mentale conseguenti a terapie orali di diclofenac. I pazienti devono essere consapevoli che tali effetti indesiderati possono verificarsi e devono essere avvertiti di non utilizzare macchinari e di non guidare veicoli in caso ne siano affetti.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco