Qual’è il principio attivo del lansoprazolo ?

Introduzione: Il lansoprazolo è un farmaco ampiamente utilizzato nel trattamento di varie patologie legate all’eccesso di acidità gastrica. La sua efficacia è data dal principio attivo che agisce direttamente sulle cellule parietali dello stomaco. In questo articolo esamineremo la composizione chimica del lansoprazolo, il suo meccanismo d’azione, le indicazioni terapeutiche e il profilo farmacocinetico.

Composizione Chimica del Lansoprazolo

Il lansoprazolo è un composto appartenente alla classe dei benzimidazoli sostituiti. La sua formula chimica è C16H14F3N3O2S, e possiede un peso molecolare di 369,37 g/mol. Il lansoprazolo è disponibile in diverse forme farmaceutiche, principalmente come capsule a rilascio modificato, che consentono un’azione prolungata del principio attivo.

Questo principio attivo è un profarmaco, il che significa che deve essere convertito nel suo metabolita attivo all’interno dell’organismo per esercitare la sua azione. La trasformazione avviene nel lume dello stomaco, dove il lansoprazolo viene convertito in una forma sulfenamide attiva che interagisce con il suo sito d’azione.

La composizione chimica del lansoprazolo è stata studiata per ottimizzare la sua stabilità e biodisponibilità. Grazie alla sua struttura, il lansoprazolo è resistente alla degradazione acida, il che lo rende particolarmente efficace nel trattamento delle patologie gastriche.

Meccanismo d’Azione del Lansoprazolo

Il lansoprazolo agisce come inibitore selettivo della pompa protonica (PPI), che si trova sulla membrana delle cellule parietali dello stomaco. Queste pompe sono responsabili della secrezione di acido cloridrico, e il loro blocco porta a una riduzione significativa della produzione di acido.

Il metabolita attivo del lansoprazolo si lega covalentemente alla subunità H+/K+-ATPasi della pompa protonica, inibendola in modo irreversibile. Questo legame impedisce il trasporto di ioni idrogeno (protoni) dal citoplasma delle cellule parietali nel lume dello stomaco, riducendo così l’acidità gastrica.

L’effetto inibitorio del lansoprazolo è dose-dipendente e può durare fino a 24 ore, il che permette di avere un controllo prolungato dell’acidità gastrica con una singola somministrazione giornaliera.

Lansoprazolo: Indicazioni Terapeutiche

Il lansoprazolo è indicato nel trattamento di varie condizioni associate a iperacidità gastrica, come l’ulcera peptica, la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), e la sindrome di Zollinger-Ellison. Aiuta a ridurre il dolore e a promuovere la guarigione delle lesioni della mucosa gastrica.

Inoltre, il lansoprazolo è utilizzato nella terapia di eradicazione dell’Helicobacter pylori, un batterio associato allo sviluppo di ulcere gastriche e duodenali, in combinazione con antibiotici appropriati. Questo approccio mira a ridurre il rischio di recidive ulcerose.

Il lansoprazolo è anche prescritto per il trattamento della esofagite erosiva e per la prevenzione di ulcere gastroduodenali indotte da farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) nei pazienti a rischio.

Profilo Farmacocinetico del Lansoprazolo

Il lansoprazolo viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale, con una biodisponibilità che varia tra il 80% e il 90%. La sua assunzione non è significativamente influenzata dalla presenza di cibo, anche se si raccomanda di assumerlo a stomaco vuoto per ottimizzare la sua efficacia.

Il picco plasmatico del lansoprazolo si raggiunge generalmente entro 1,5-2 ore dalla somministrazione orale. Il farmaco è metabolizzato principalmente nel fegato attraverso il sistema del citocromo P450, e i suoi metaboliti sono escreti attraverso l’urina e le feci.

Il lansoprazolo ha un’emivita di eliminazione di circa 1,5 ore, ma l’effetto inibitorio sulla secrezione acida dura molto più a lungo a causa del legame irreversibile con la pompa protonica. Questo permette una somministrazione una volta al giorno nella maggior parte dei casi clinici.

Conclusioni: Il lansoprazolo è un farmaco efficace e ben tollerato per il trattamento delle patologie legate all’iperacidità gastrica. La sua azione specifica sulla pompa protonica e il suo favorevole profilo farmacocinetico lo rendono una scelta importante nella gestione di tali condizioni. La comprensione del suo meccanismo d’azione e delle sue indicazioni terapeutiche è essenziale per ottimizzare il trattamento e migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Per approfondire:

  1. AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – Informazioni regolatorie e approvazioni del lansoprazolo.
  2. PubMed – Ricerca scientifica e studi clinici sul lansoprazolo.
  3. Farmaco e Cura – Guida all’uso dei farmaci, con approfondimenti sul lansoprazolo.
  4. ChemSpider – Dettagli sulla composizione chimica e struttura molecolare del lansoprazolo.
  5. FDA – U.S. Food and Drug Administration – Informazioni sull’uso e la sicurezza del lansoprazolo negli Stati Uniti.