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L’eczema nummulare, chiamato anche eczema discoide, è una forma di dermatite infiammatoria cronica caratterizzata da chiazze cutanee rotonde o ovali, ben delimitate, di colore rosso-rosato che ricordano per forma una “moneta”. Queste lesioni possono essere molto pruriginose e, nelle fasi iniziali, presentare piccole vescicole e trasudazione; con il tempo tendono a seccarsi, desquamare e ispessirsi. È una condizione relativamente frequente nella pratica dermatologica e ha un andamento recidivante, con periodi di riacutizzazione alternati a fasi di miglioramento.
Per molte persone l’eczema nummulare è fonte di importante disagio, sia fisico (prurito, bruciore, dolore da fissurazioni) sia psicologico, per la visibilità delle chiazze soprattutto su arti e tronco. La diagnosi è clinica nella maggior parte dei casi, ma non è raro che venga confuso con altre dermatosi dall’aspetto anulare, come alcune micosi, ritardando l’avvio del trattamento più appropriato. Per comprendere perché questa dermatosi compare e come si gestisce, è utile innanzitutto chiarire che cosa sia e quali caratteristiche cliniche la definiscono.
Cos’è l’eczema nummulare?
L’eczema nummulare è una dermatite eczematosa a chiazze. Le lesioni tipiche sono placche rotondeggianti o ovali, generalmente di pochi centimetri di diametro, ben demarcate rispetto alla cute sana circostante. Nella fase acuta appaiono eritematose, edematose e spesso costellate di microvescicole che possono rompersi causando essudazione e formazione di croste giallastre. L’intenso prurito è una caratteristica quasi costante e porta al grattamento, che a sua volta favorisce escoriazioni e, nel tempo, ispessimento cutaneo (lichenificazione). Con l’evoluzione, le placche assumono un aspetto più secco e desquamante, con bordi ancora netti e centro talora più chiaro ma non realmente “svuotato” come accade in alcune infezioni fungine.
La distribuzione delle chiazze è variabile, ma gli arti inferiori sono spesso i più coinvolti, seguiti da arti superiori e tronco; le mani possono essere interessate, soprattutto sul dorso, mentre il volto generalmente è risparmiato. Le lesioni possono essere singole o multiple e presentarsi in “ondate”, con nuove chiazze che compaiono mentre altre regrediscono. In molti pazienti la pelle appare globalmente secca (xerosi), condizione che facilita l’irritabilità cutanea e la comparsa di fissurazioni. Molti riferiscono un peggioramento nei mesi freddi o in ambienti a bassa umidità, quando la barriera cutanea è più vulnerabile. Non è raro che microtraumi, grattamento o attrito degli abiti facilitino l’insorgenza o l’ampliamento delle placche.
Un elemento clinico utile per distinguere l’eczema nummulare da altre patologie a chiazze anulari è la natura “eczematosa” della lesione: arrossamento vivo, prurito spesso intenso, presenza di essudazione nelle fasi subacute e di squame più fini e aderenti in quelle croniche. A differenza della tigna del corpo (tinea corporis), che tende a espandersi centrifugamente lasciando un’area centrale più chiara con un bordo attivo e descuamante, nell’eczema nummulare il centro della placca può schiarirsi ma mantiene caratteristiche infiammatorie eczematose. Rispetto alla psoriasi, inoltre, mancano in genere le squame spesse, lamellari e argentee e i segni tipici come il sanguinamento puntiforme dopo rimozione della squama. Anche la dermatite da contatto può mimare placche nummulari, ma spesso è più chiaramente correlata a un’area di contatto con un irritante o allergene e presenta margini più irregolari lungo il campo di esposizione.
Dal punto di vista epidemiologico, l’eczema nummulare può manifestarsi a qualunque età, ma è più comune negli adulti di mezza età e negli anziani; interessa entrambi i sessi, con alcune casistiche che rilevano una lieve prevalenza nel sesso maschile. Bambini e adolescenti possono esserne colpiti, sebbene meno frequentemente. È importante sottolineare che non si tratta di una patologia contagiosa: non è dovuta a un’infezione trasmissibile e non si “prende” per contatto diretto. Ciò non toglie che le placche possano secondariamente infettarsi a causa del grattamento, complicanza che aumenta dolore, essudazione e croste e richiede una gestione specifica. Il decorso è cronico-recidivante, con fasi in cui le lesioni si attenuano o scompaiono e periodi in cui, per diversi fattori favorenti, tendono a riacutizzarsi.
Sebbene la diagnosi sia generalmente clinica, basata su morfologia e distribuzione delle placche e sull’anamnesi, in alcuni casi è utile eseguire accertamenti per escludere condizioni simili. Un semplice esame microscopico di squame (ricerca di ife) può aiutare a differenziare l’eczema nummulare da una micosi quando il quadro è poco chiaro. La biopsia cutanea non è di routine ma può essere indicata in situazioni atipiche o resistenti ai trattamenti, mostrando istologicamente un pattern eczematoso con spongiosi epidermica. Se si sospetta il contributo di allergeni ambientali o professionali, i test epicutanei (patch test) possono evidenziare una sensibilizzazione concomitante. Al di là dell’etichetta diagnostica, l’elemento clinico centrale resta l’alterazione della barriera cutanea con infiammazione e prurito: conoscerne l’aspetto e il decorso aiuta pazienti e clinici a riconoscere precocemente la condizione e a impostare strategie efficaci di gestione e prevenzione delle recidive.
Cause dell’eczema nummulare
L’eziologia dell’eczema nummulare è multifattoriale. Al centro vi è l’alterazione della barriera cutanea, con incremento della perdita d’acqua transepidermica, ridotta integrità del film idrolipidico e microfessurazioni che facilitano l’ingresso di irritanti e microrganismi. A ciò si associa una risposta immuno-infiammatoria di tipo eczematoso che perpetua prurito e infiammazione. Una predisposizione atopica è presente in una quota di pazienti, ma non è necessaria per lo sviluppo della malattia.
Numerosi fattori possono scatenare o peggiorare le placche: clima freddo e aria secca, ambienti a bassa umidità, bagni o docce molto caldi e frequenti, uso di detergenti sgrassanti o solventi, indumenti ruvidi (ad esempio lana) e attrito prolungato. Anche sudorazione, occlusione e piccoli traumi ripetuti della cute (grattamento incluso) agiscono come fattori meccanici che favoriscono l’insorgenza o l’ampliamento delle chiazze in sedi predisposte.
Un ruolo non trascurabile è svolto sia da allergeni da contatto sia dalla colonizzazione batterica. La sensibilizzazione a metalli (come il nichel), profumi, conservanti (ad esempio isothiazolinoni), balsamo del Perù, lanolina o antibiotici topici (come la neomicina) può contribuire a riacutizzazioni e quadri clinici sovrapposti; in presenza di sospetto, i patch test aiutano a documentare eventuali allergie. La colonizzazione cutanea, in particolare da Staphylococcus aureus, e le sovrainfezioni favoriscono essudazione, croste e prurito, alimentando il circolo vizioso infiammatorio.
Condizioni individuali e comorbilità possono predisporre o modulare il decorso: xerosi marcata dell’età avanzata, insufficienza venosa degli arti inferiori e dermatite da stasi, esposizioni professionali a irritanti, abitudini igieniche che seccano la pelle (uso prolungato di sostanze disidratanti o antisettiche). Fattori psicoemotivi e stress non sono cause dirette, ma possono accentuare il prurito e il grattamento, contribuendo alle recidive. Nel complesso, la malattia tende a seguire un andamento cronico-recidivante in cui trigger ambientali e cutanei interagiscono con la suscettibilità del singolo.
Sintomi e diagnosi
L’eczema nummulare si manifesta con lesioni cutanee a forma di moneta, caratterizzate da arrossamento, prurito intenso e, talvolta, essudazione. Queste lesioni possono evolvere in croste e squame, localizzandosi principalmente su braccia, gambe e tronco. La pelle circostante può apparire secca e irritata, contribuendo al disagio del paziente.
La diagnosi dell’eczema nummulare si basa principalmente sull’esame clinico. È fondamentale distinguere questa condizione da altre patologie cutanee con presentazioni simili, come la dermatite atopica, la psoriasi o le infezioni fungine. In alcuni casi, può essere necessario eseguire una biopsia cutanea per confermare la diagnosi e escludere altre malattie.
Un’accurata anamnesi è essenziale per identificare possibili fattori scatenanti, come l’esposizione a sostanze irritanti, allergeni o condizioni ambientali sfavorevoli. Inoltre, è importante valutare la presenza di condizioni mediche concomitanti che potrebbero predisporre allo sviluppo dell’eczema nummulare.
Trattamenti e prevenzione
Il trattamento dell’eczema nummulare mira a ridurre l’infiammazione, alleviare il prurito e prevenire le recidive. L’approccio terapeutico include l’uso di corticosteroidi topici per controllare l’infiammazione e antistaminici orali per gestire il prurito. In presenza di infezioni secondarie, possono essere prescritti antibiotici topici o sistemici.
La terapia emolliente è fondamentale per mantenere l’idratazione cutanea e ripristinare la barriera epidermica. L’applicazione regolare di creme idratanti aiuta a prevenire la secchezza e riduce il rischio di nuove lesioni. È consigliabile utilizzare prodotti privi di profumi e sostanze irritanti per minimizzare il rischio di reazioni avverse.
Per prevenire le recidive, è importante identificare ed evitare i fattori scatenanti specifici per ciascun paziente. Questo può includere l’uso di detergenti delicati, l’adozione di abbigliamento in fibre naturali e la gestione dello stress. Inoltre, mantenere un’adeguata igiene cutanea e proteggere la pelle da traumi e irritazioni può contribuire a ridurre la frequenza degli episodi.
In alcuni casi, quando le terapie convenzionali non risultano efficaci, possono essere considerati trattamenti sistemici, come gli immunosoppressori o le terapie biologiche. Tuttavia, l’uso di questi farmaci richiede un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici, nonché un monitoraggio regolare da parte del medico curante.
In conclusione, l’eczema nummulare è una condizione cutanea cronica che richiede un approccio terapeutico personalizzato. La combinazione di trattamenti farmacologici, misure preventive e modifiche dello stile di vita può migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia.
Per approfondire
Dermatite Atopica – Linee guida SIDeMaST 2016-2017 – Documento che fornisce raccomandazioni aggiornate per la gestione dell’eczema atopico, utile anche per comprendere approcci terapeutici applicabili all’eczema nummulare.
Trattamento dell’Eczema Atopico: le nuove linee guida – Articolo che discute le linee guida europee per il trattamento dell’eczema atopico, con informazioni rilevanti per la gestione dell’eczema nummulare.
Linee guida europee (EuroGuiDerm) sull’eczema atopico – parte II: trattamenti non sistemici e raccomandazioni terapeutiche per popolazioni speciali di pazienti affetti da AE (Atopic Eczema) – Documento che offre una panoramica sui trattamenti non sistemici per l’eczema atopico, con possibili applicazioni nell’eczema nummulare.
Trattamento della dermatite atopica nella popolazione pediatrica: lo stato dell’arte (Parte prima) – Revisione delle strategie terapeutiche per la dermatite atopica nei bambini, con spunti utili per il trattamento dell’eczema nummulare in età pediatrica.
