Se hai un abbonamento attivo ACCEDI QUI
Il meningioma cerebrale è una neoplasia che origina dalle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Rappresenta circa il 30% dei tumori intracranici primari e, nella maggior parte dei casi, è di natura benigna. Tuttavia, la sua crescita puĂ² esercitare pressione sulle strutture cerebrali adiacenti, causando sintomi neurologici significativi.
Cos’è il meningioma cerebrale
Il meningioma cerebrale è un tumore che si sviluppa dalle cellule aracnoidee delle meningi, le membrane protettive che circondano il sistema nervoso centrale. Questi tumori sono generalmente a crescita lenta e spesso asintomatici nelle fasi iniziali. Possono essere classificati in base al grado di malignitĂ secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della SanitĂ (OMS):
- Grado I: meningiomi benigni, rappresentano la maggior parte dei casi.
- Grado II: meningiomi atipici, con un rischio maggiore di recidiva.
- Grado III: meningiomi anaplastici o maligni, caratterizzati da una crescita piĂ¹ aggressiva.
La localizzazione del meningioma puĂ² variare, con predilezione per aree come la convessitĂ cerebrale, la base del cranio e la fossa posteriore. La sintomatologia dipende dalla posizione e dalle dimensioni del tumore, influenzando le strutture cerebrali adiacenti.
Sebbene la maggior parte dei meningiomi sia benigna, la loro crescita puĂ² causare effetti compressivi sul tessuto cerebrale, sui nervi cranici e sui vasi sanguigni, portando a sintomi clinici che richiedono intervento medico.
La diagnosi precoce e la gestione appropriata sono fondamentali per prevenire complicanze e migliorare la prognosi dei pazienti affetti da meningioma cerebrale.

Cause principali
Le cause esatte dei meningiomi cerebrali non sono completamente comprese, ma diversi fattori di rischio sono stati identificati. L’esposizione a radiazioni ionizzanti, soprattutto durante l’infanzia, è associata a un aumento del rischio di sviluppare meningiomi. Studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione a radiazioni terapeutiche e l’incidenza di questi tumori.
Fattori genetici giocano un ruolo significativo nello sviluppo dei meningiomi. Mutazioni nel gene NF2 (neurofibromina 2) sono frequentemente riscontrate nei pazienti con neurofibromatosi di tipo 2, una condizione ereditaria che predispone alla formazione di meningiomi multipli. Altre alterazioni genetiche, come mutazioni nei geni TRAF7, KLF4, AKT1 e SMO, sono state identificate in sottotipi specifici di meningiomi.
L’influenza degli ormoni sessuali, in particolare gli estrogeni e i progestinici, è stata suggerita come possibile fattore di rischio. L’incidenza piĂ¹ elevata di meningiomi nelle donne e l’associazione con la gravidanza supportano questa ipotesi. Inoltre, l’uso di alcuni farmaci contenenti progestinici, come il nomegestrolo o il clormadinone, è stato associato a un aumento del rischio di meningioma, portando l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) a raccomandare misure per minimizzare questo rischio. (aifa.gov.it)
Altri fattori di rischio includono l’etĂ avanzata, con un picco di incidenza tra i 60 e i 70 anni, e il sesso femminile, con un rapporto di circa 2:1 rispetto agli uomini. Anche traumi cranici pregressi sono stati ipotizzati come possibili fattori predisponenti, sebbene le evidenze in merito siano limitate.
Sintomi neurologici
I sintomi dei meningiomi cerebrali variano in base alla loro localizzazione, dimensione e velocitĂ di crescita. Molti meningiomi rimangono asintomatici per anni e vengono scoperti incidentalmente durante esami di imaging per altre condizioni. Quando sintomatici, i meningiomi possono causare:
- Cefalea: spesso persistente e resistente ai comuni analgesici.
- Convulsioni: crisi epilettiche focali o generalizzate, soprattutto nei meningiomi della convessitĂ cerebrale.
- Deficit neurologici focali: debolezza o paralisi di un lato del corpo (emiparesi), disturbi del linguaggio (afasia) o alterazioni sensoriali.
- Alterazioni cognitive: difficoltĂ di memoria, cambiamenti nella personalitĂ o nel comportamento.
La compressione di specifiche aree cerebrali puĂ² portare a sintomi caratteristici. Ad esempio, un meningioma nella regione frontale puĂ² causare apatia e cambiamenti comportamentali, mentre uno nella regione parietale puĂ² determinare disturbi sensoriali o motori.
L’edema peritumorale, ovvero l’accumulo di liquido intorno al tumore, puĂ² amplificare i sintomi, aumentando la pressione intracranica e causando nausea, vomito e alterazioni dello stato di coscienza.
Ăˆ fondamentale riconoscere tempestivamente questi sintomi per procedere con una diagnosi accurata e un trattamento appropriato, al fine di prevenire danni neurologici permanenti.
Diagnosi radiologica
La diagnosi di meningioma cerebrale si avvale principalmente di tecniche di imaging avanzate. La tomografia computerizzata (TAC) fornisce immagini dettagliate del cervello, permettendo di identificare la presenza di masse anomale. L’uso del mezzo di contrasto puĂ² migliorare la visualizzazione del tumore e delle strutture adiacenti. (santagostino.it)
La risonanza magnetica (RM) rappresenta un altro strumento diagnostico fondamentale. Grazie alla sua elevata risoluzione, la RM consente di distinguere con precisione il meningioma dai tessuti cerebrali circostanti e di valutare eventuali infiltrazioni. L’uso del gadolinio come mezzo di contrasto puĂ² ulteriormente migliorare la definizione delle immagini.
In alcuni casi, puĂ² essere indicata l’angiografia per studiare l’apporto vascolare del meningioma. Questo esame permette di visualizzare le arterie che alimentano il tumore e di pianificare eventuali procedure di embolizzazione preoperatoria, riducendo il rischio di sanguinamento durante l’intervento chirurgico.
La biopsia è raramente necessaria per la diagnosi di meningioma, poichĂ© le caratteristiche radiologiche sono spesso sufficienti per una diagnosi accurata. Tuttavia, in situazioni in cui l’imaging non fornisce informazioni definitive, l’analisi istologica del tessuto tumorale puĂ² essere utile per determinare il grado di malignitĂ e orientare le scelte terapeutiche. (salute-e-benessere.org)
Trattamenti disponibili
La gestione terapeutica del meningioma cerebrale dipende da vari fattori, tra cui dimensioni, localizzazione, sintomatologia e caratteristiche istologiche del tumore. Le opzioni di trattamento includono:
- Osservazione attiva: per meningiomi di piccole dimensioni, asintomatici e a crescita lenta, puĂ² essere indicato un monitoraggio periodico mediante risonanza magnetica, senza interventi immediati.
- Chirurgia: l’asportazione chirurgica rappresenta il trattamento di scelta per meningiomi sintomatici o in crescita. L’obiettivo è la rimozione completa del tumore, compatibilmente con la salvaguardia delle strutture neurologiche adiacenti. (topdoctors.it)
- Radioterapia: indicata in caso di meningiomi non completamente resecabili, recidivanti o di grado elevato. Tecniche come la radiochirurgia stereotassica (ad esempio, Gamma Knife) permettono di somministrare dosi elevate di radiazioni con precisione millimetrica, minimizzando l’esposizione dei tessuti sani circostanti. (humanitas.it)
- Trattamento combinato: in situazioni complesse, puĂ² essere adottato un approccio che combina chirurgia e radioterapia. Ad esempio, dopo una resezione parziale, la radioterapia puĂ² essere utilizzata per controllare eventuali residui tumorali.
La scelta del trattamento piĂ¹ appropriato deve essere personalizzata, considerando le caratteristiche specifiche del paziente e del tumore, e coinvolgendo un team multidisciplinare di specialisti.
Per approfondire
Santagostino Magazine: Panoramica completa sul meningioma, inclusi sintomi, diagnosi e opzioni terapeutiche.
Humanitas: Informazioni dettagliate sull’uso della Gamma Knife nel trattamento dei meningiomi.
Fondazione Veronesi: Risposta di un esperto sulla possibilitĂ di evitare l’intervento chirurgico nei meningiomi.
Apollo Hospitals: Elenco dettagliato delle terapie disponibili per il trattamento del meningioma.
