Varicocele: sintomi, diagnosi e terapia

Il varicocele è una patologia del sistema vascolare che drena il sangue dal testicolo caratterizzata da una incontinenza delle vene spermatiche e da una loro conseguente dilatazione.

Anatomia del varicocele

Varicocele: anatomia
Anatomia del varicocele

Il testicolo riceve il sangue dall’arteria testicolare che arriva dall’ addome attraverso il canale inguinale.

Il sangue viene drenato dalle vene (ricordiamo che la vena ha il compito di portare via il sangue dagli organi per riconsegnarlo poi al cuore e ai polmoni per rinnovarlo di ossigeno), in questo caso chiamate vene testicolari (superficiali e profonde) che si uniscono anche alle vene dell’epididimo (piccola struttura posta sopra al testicolo, indispensabile per la maturazione degli spermatozoi) ed entrano nel funicolo spermatico venendo appunto a formare il plesso pampiniforme.

In effetti all’interno del funicolo abbiamo un plesso pampiniforme posteriore, di dimensioni inferiori che va poi a confluire nella vena epigastrica inferiore e quindi nella vena iliaca esterna, e un plesso pampiniforme anteriore composto da almeno tre vene che vanno poi a formare la vena testicolare o gonadica confluente a destra nella vena cava e a sinistra nella vena renale.

Queste vene come dicevamo, possono diventare incontinenti e creare un reflusso di sangue verso il testicolo.

Epidemiologia

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Il varicocele interessa circa il 20% della popolazione maschile, in una età compresa tra i 15 e 25 anni. Talvolta chiaramente viene trovato in età preadolescenziale, ma tende a manifestarsi maggiormente nell’età della maturazione sessuale.

E’ maggiormente interessato il lato sinistro, ricordiamo la confluenza nella vena renale che è “meno drenante” della cava inferiore che drena invece la gonadica destra, coinvolto in circa il 95% dei casi.

Proprio per questa predisposizione a sinistra, quando riscontriamo un varicocele a destra, pur senza inutili allarmismi è buona norma ricercare anche eventuali cause addominali che potrebbero aumentare la pressione della vena cava.

Sempre statisticamente ricordiamo che il 40 % degli uomini con problemi di fertilità sono affetti da varicocele.

Patogenesi del varicocele

La patogenesi effettivamente non è ancora completamente conosciuta.

Si parla di una debolezza congenita delle pareti venose cui può conseguire, o essere associata, una incompetenza valvolare. Su questo sistema deficitario chiaramente la pressione del sangue, specialmente nelle stazioni erette prolungate e negli sforzi ripetuti con aumento della pressione addominale, provoca una dilatazione della vena.

Queste forme potremmo considerarle come forme primarie o idiopatiche, considerando invece le forme secondarie quelle conseguenti ad aumenti della pressione venosa per cause retro peritoneali o pelviche, come detto prima.

Un messaggio che è sempre stato trasmesso, pur se a tutt’oggi non esiste una valida documentazione scientifica di supporto, è che il varicocele di grado severo può associarsi ad alterazione della spermatogenesi.

Le cause possono essere l’aumento della temperatura locale (non per niente il testicolo si trova al di fuori dell’ addome proprio per stare a temperatura inferiore), la presenza di stasi venosa con sangue poco ossigenato e intossicato da radicali liberi.

Gli ultimi i studi sembrano associare il varicocele alla presenza di un’alta percentuale di forme atipiche di spermatozoi nello spemiogramma. Spesso dopo la correzione del varicocele la qualità dello spermiogramma migliora.

Clinica

Il varicocele non sempre si accompagna a sintomi. Nelle forme avanzate, la dilatazione delle vene nello scroto può causare dolore o senso di peso che si accentua con l’esposizione al calore, la stazione prolungata in piedi, sforzi prolungati e talvolta dopo un rapporto sessuale.

Diagnosi di varicocele

La diagnosi viene facilmente posta con la semplice ispezione. Si evidenzia il classico pacchetto vermiforme , varicoso alla radice dello scroto, apprezzabile ancor meglio alla palpazione.

Ma la diagnosi di certezza e la stadiazione si effettuano con l’esecuzione di un ecocolordoppler del plesso venoso spermatico.

Ci sono cinque gradi ecografici del varicocele, secondo la classificazione di Sarteschi.

Indispensabile che l’andrologo curante chieda la paziente affetto da varicocele l’esecuzione dello spermiogramma per valutare l’indice di fertilità.

Ricordiamoci sempre di valutare e considerare la presenza di varicocele in un paziente affetto da abbassamento del testosterone e ipogonadismo (testicolo piccolo e scarsamente funzionante) proprio per la sofferenza che il varicocele porta al testicolo di appartenenza

Terapia

La terapia medica può avvalersi dell’ uso di venoprotettori come ad esempio:

La terapia chirurgica vede l’adozione di varie tecniche:

  • intervento chirurgico alto a livello della spina iliaca anteror superiore (Palomo, Ivanissecivh)
  • anastomosi microchirurgiche (Ischigami, Belgrano)
  • tecniche di legatura e sclerotizzazione (Tauber, Marmar)
  • tecniche laparoscopiche, specialmente nelle forme bilaterali
  • tecniche di scleroembolizzazione, eseguite in radiologia interventistica, che prevedono accessi vascolari nella vena brachiale o femorale e prevedono tempi minori di ospedalizzazione.

Tempo di procedura chirurgica 60′-90′

Tempo di scopia 3,5′- 8′

L’intervento di varicocele può complicarsi con un idrocele reattivo e talvolta dolore per interessamento del nervo spematico o ileonguinale.

A distanza di sei mesi utile rivalutare le modificazioni avvenute con ecocolordoppler dei vasi spermatici e spermiogramma.

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2 Comments

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  2. alla palpazione si sente benissimo che è una vena ingrossata il primo è capitato con trauma da bicicletta operato a sinistra adesso è venuto a destra e si sente benissimo alla palpazione del testicolo che debbo fare grazie

    alessandro 72

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