Ursodiol: effetti collaterali e controindicazioni

Ursodiol: effetti collaterali e controindicazioni

Ursodiol (Acido Ursodesossicolico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Alterazioni qualitative e quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme di bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono giĂ  presenti calcoli radiotrasparenti: in particolare calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari.

Dispepsie biliari.

Ursodiol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ursodiol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ursodiol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ursodiol: controindicazioni

L’acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato nei pazienti con:

Infiammazione acuta della colecisti o del tratto biliare

Occlusione del tratto biliare (occlusione del dotto biliare comune o di un dotto cistico)

Episodi frequenti di colica biliare

Calcoli biliari calcificati radio-opachi

Compromessa contrattilitĂ  della colecisti

IpersensibilitĂ  agli acidi biliari o a uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione

Ursodiol: effetti collaterali

La valutazione degli effetti indesiderati è basata sui seguenti intervalli di frequenza: Molto comune (? 1/10),

Comune (? 1/100, <1/10)

Non comune (? 1/1.000, <1/100) Rara (? 1/10.000, <1/1.000),

Molto rara/Non conosciuta (<1/10.000 / non puĂ² essere stimata dai dati disponibili)

Patologie gastrointestinali

Negli studi clinici sono state comuni le segnalazioni di feci pastose e diarrea durante la terapia con acido ursodesossicolico.

Molto raramente durante il trattamento della cirrosi biliare primaria è stato riscontrato grave dolore addominale superiore destro.

Patologie epatobiliari

Durante il trattamento con acido ursodesossicolico in casi molto rari puĂ² verificarsi la calcificazione dei calcoli biliari.

Durante la terapia della cirrosi biliare epatica primaria in stadio avanzato, in casi molto rari è stato osservato scompenso della cirrosi epatica, regredito parzialmente dopo l’interruzione del trattamento.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raramente puĂ² verificarsi orticaria.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

.

Ursodiol: avvertenze per l’uso

L’acido ursodesossicolico deve essere assunto sotto supervisione medica.

Nei primi tre mesi di trattamento i parametri di funzionalità epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e ? -GT devono essere monitorati dal medico ogni 4 settimane e successivamente ogni 3 mesi. Questo monitoraggio, oltre a consentire l’identificazione dei pazienti responsivi e dei pazienti non responsivi tra quelli trattati per cirrosi biliare primaria, consente anche l’individuazione precoce di un potenziale deterioramento

epatico, in particolare in pazienti che presentano cirrosi biliare primaria di grado avanzato.

Utilizzo per lo scioglimento di calcoli di colesterolo

Per valutare il progresso terapeutico e per rilevare tempestivamente un’eventuale calcificazione dei calcoli, a seconda della dimensione del calcolo si dovrà visualizzare la colecisti (colecistografia orale) con una vista panoramica e con viste dell’occlusione in posizione eretta e supina (controllo ecografico) 6-10 mesi dopo l’avvio del trattamento.

Se non è possibile visualizzare la colecisti con immagini radiografiche, o in caso di calcoli calcificati, compromessa contrattilità della colecisti o frequenti episodi di coliche biliari, l’acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato.

Le pazienti che assumono acido ursodesossicolico per lo scioglimento di calcoli devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace non ormonale, in quanto i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare (vedere paragrafì 4.5 e 4.6).

Utilizzo per il trattamento della cirrosi biliare primaria in stadio avanzato

In casi molto rari è stato osservato scompenso della cirrosi epatica, regredito parzialmente dopo l’interruzione del trattamento.

In pazienti con PBC (cirrosi biliare primaria), in rari casi all’inizio del trattamento i sintomi clinici possono peggiorare, ad esempio puĂ² aumentare il prurito. In tale caso la dose di acido ursodesossicolico deve essere ridotta a 1 capsula da 250 mg di acido ursodesossicolico al giorno e in seguito aumentata nuovamente in maniera graduale come descritto nel paragrafo 4.2.

In presenza di diarrea la dose deve essere ridotta e in caso di diarrea persistente la terapia deve essere interrotta.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco