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Cerulisina gocce è un medicinale da banco impiegato in ambito otorinolaringoiatrico per aiutare a rimuovere in modo delicato i tappi di cerume. Il cerume, prodotto fisiologicamente dalle ghiandole del condotto uditivo esterno, svolge una funzione protettiva e lubrificante; quando però si accumula e si compatta può ostacolare il passaggio del suono e causare fastidi. In questi casi, un cerumenolitico come Cerulisina gocce facilita l’ammorbidimento e la frammentazione del tappo, rendendo la pulizia dell’orecchio più semplice e, quando indicato, preparando il condotto all’irrigazione eseguita dal medico o all’aspirazione professionale.
Comprendere bene a cosa servono queste gocce e quando usarle è importante per evitare manovre fai‑da‑te potenzialmente dannose e per distinguere i disturbi dovuti al cerume da quelli tipici di un’infiammazione o di un’infezione dell’orecchio. Questa guida, scritta con un linguaggio chiaro ma con rigore clinico, spiega le principali indicazioni d’uso di Cerulisina gocce, chiarendo in quali situazioni può essere utile e quando, invece, è opportuno rivolgersi a un professionista sanitario.
Indicazioni terapeutiche
La principale indicazione terapeutica di Cerulisina gocce è il trattamento dei tappi di cerume nel condotto uditivo esterno. Il prodotto viene utilizzato per ammorbidire e disgregare il materiale ceruminoso che, per consistenza e volume, non viene espulso naturalmente dal meccanismo di “autodetersione” dell’orecchio. Questa condizione è molto frequente in tutte le fasce d’età e può manifestarsi con sensazione di ovattamento, calo uditivo improvviso o intermittente, acufeni, prurito o fastidio, talvolta con tosse riflessa. Applicando le gocce secondo le modalità riportate nel foglio illustrativo, il tappo tende a diventare più friabile, facilitandone la rimozione spontanea o con interventi ambulatoriali semplici.
Cerulisina gocce è indicata anche come preparazione alla toilette auricolare eseguita dal medico o dall’infermiere, ad esempio prima del lavaggio auricolare o dell’aspirazione. Ammorbidire il tappo prima della procedura riduce la forza necessaria per mobilizzarlo, migliora la visibilità del condotto e può diminuire il rischio di irritazioni o di incompleta rimozione. In persone con tappi recidivanti, l’uso del prodotto per alcuni giorni prima di un controllo programmato può rendere l’intervento più rapido e confortevole.
Un’altra situazione in cui il cerumenolitico può risultare utile è la gestione dei fastidi legati all’uso di apparecchi acustici, auricolari o tappi antirumore. Questi dispositivi possono favorire l’accumulo di cerume e spingerlo in profondità, predisponendo alla formazione di tappi. L’impiego periodico di Cerulisina gocce, nei limiti e con la frequenza appropriata indicata nel foglietto, aiuta a mantenere il condotto libero e a ridurre i disturbi funzionali degli ausili uditivi, come fischi persistenti o attenuazione del volume percepito. Naturalmente, la pulizia dei dispositivi secondo le istruzioni del produttore rimane complementare e non sostitutiva.

In alcuni casi selezionati, le gocce possono essere consigliate per alleviare la sensazione di orecchio pieno dopo bagni in mare o piscina quando la causa è un tappo preesistente che si è imbibito d’acqua e si è espanso. In queste circostanze, il farmaco contribuisce a ridurre la compattezza del cerume e a ripristinare la ventilazione del condotto, prevenendo l’irritazione della cute del meato che può conseguire alla permanenza di umidità dietro il tappo. È importante però distinguere il disagio da acqua intrappolata in assenza di tappo – condizione che spesso si risolve con semplici manovre posturali – dal vero tappo di cerume: se i sintomi persistono o compaiono dolore e secrezioni, è necessaria una valutazione clinica.
È fondamentale precisare che Cerulisina gocce non è un trattamento per l’otite media acuta, per l’otite esterna batterica o micotica, né per altre patologie infiammatorie o infettive dell’orecchio. Il medicinale non contiene antibiotici né cortisonici: la sua azione è limitata al cerume. In presenza di dolore intenso, febbre, secrezioni maleodoranti, vertigini, riduzione uditiva non spiegata da tappo noto, trauma o sospetta perforazione del timpano, l’uso di un cerumenolitico non è appropriato e può essere controindicato; in tali circostanze la priorità è l’inquadramento medico per definire la diagnosi e la terapia più adatta. Questa distinzione consente di utilizzare il prodotto in modo mirato, traendo beneficio quando l’indicazione è corretta ed evitando impieghi impropri.
Meccanismo d’azione
Cerulisina gocce è una soluzione otologica a base di dimetilbenzene (xilene) 46 mg/ml e olio di mandorle dolci 870 mg/ml. L’associazione sfrutta due modalità complementari: l’olio svolge un’azione emolliente e lubrificante che ammorbidisce il tappo, mentre il dimetilbenzene esercita un’azione solvente sui costituenti lipidici del cerume, favorendone la dissoluzione. L’effetto combinato riduce la compattezza del tappo e ne facilita la mobilizzazione verso l’esterno durante il successivo lavaggio con acqua tiepida.
Dal punto di vista fisico‑chimico, il cerume è ricco di lipidi cerosi e acidi grassi: l’olio di mandorle ne riduce la rigidità e penetra nelle microfessure del tappo, mentre il dimetilbenzene, solvente lipofilo, disgrega la matrice ceruminosa. La viscosità della soluzione aiuta a mantenere il contatto con le pareti del condotto uditivo, motivo per cui si consiglia di mantenere la testa inclinata per 5–10 minuti dopo l’instillazione per ottimizzare il tempo di contatto.
In pratica clinica, i cerumenolitici vengono spesso impiegati come pre‑trattamento prima di una rimozione professionale del tappo (irrigazione con irrigatore elettronico, microaspirazione o estrazione manuale). L’emollizione preventiva aumenta la probabilità di successo e riduce la forza necessaria per l’estrazione, contribuendo a minimizzare il rischio di irritazioni locali. L’utilizzo domiciliare, quando indicato, può quindi abbreviare i tempi di risoluzione dei sintomi come ovattamento, calo uditivo trasmissivo o acufeni da tappo.
È importante ricordare che Cerulisina non è un antinfettivo né un analgesico: non cura l’otite e non è formulata per controllare il dolore auricolare. La sua finalità è esclusivamente la dissoluzione dei tappi di cerume o epidermici. In presenza di dolore intenso, secrezione, febbre o sospetta perforazione timpanica, è necessaria la valutazione del medico prima di qualsiasi instillazione.
Effetti collaterali
Alle dosi e per la durata raccomandate, Cerulisina è in genere ben tollerata. Gli effetti indesiderati più riportati sono lievi fenomeni di sensibilizzazione locale come prurito e arrossamento del condotto uditivo esterno. Tali manifestazioni tendono a risolversi con la sospensione del prodotto e non lasciano esiti. Eventuali sensazioni transitorie di fastidio o lieve bruciore subito dopo l’instillazione possono comparire, specie su cute già irritata.
Segnali d’allarme che richiedono sospensione immediata e consulto medico sono dolore auricolare marcato, comparsa di vertigini importanti, peggioramento del calo uditivo, secrezione purulenta o ematica. Questi sintomi possono essere correlati a condizioni non compatibili con l’uso di cerumenolitici (per esempio perforazione timpanica o otite media) e vanno inquadrati dal medico. In caso di qualunque reazione inattesa o non descritta nel foglio illustrativo, è inoltre possibile segnalare l’evento attraverso i canali ufficiali di farmacovigilanza.
Le reazioni allergiche sono rare ma possibili, in particolare in soggetti con nota ipersensibilità ai componenti. La presenza di olio di mandorle dolci impone cautela a chi abbia una storia di allergia alle mandorle o ad altri componenti della formulazione: in tali casi occorre astenersi dall’uso e rivolgersi al medico per un’alternativa. L’uso prolungato oltre i pochi giorni consigliati non è indicato perché può aumentare il rischio di sensibilizzazione cutanea locale.
Durante gravidanza e allattamento, alle dosi previste per brevi periodi, non sono noti effetti dannosi; resta comunque opportuno chiedere consiglio al medico o al farmacista prima dell’impiego. Nei bambini o in pazienti con dermatiti del condotto uditivo, l’uso deve essere valutato caso per caso per evitare irritazioni su cute già compromessa.
Controindicazioni
Cerulisina è controindicata in caso di ipersensibilità nota al dimetilbenzene (xilene) o all’olio di mandorle dolci. Qualsiasi precedente reazione allergica a prodotti contenenti tali sostanze impone di non utilizzare la soluzione e di orientarsi, con il supporto del medico o del farmacista, verso cerumenolitici con diversa composizione.
Altra controindicazione assoluta è la presenza di patologie dell’orecchio medio o di perforazione della membrana timpanica, anche sospetta. In queste condizioni, l’instillazione di liquidi nel condotto uditivo può raggiungere l’orecchio medio e provocare dolore intenso, vertigini o complicanze; è quindi necessario un inquadramento otorinolaringoiatrico e l’adozione di metodi alternativi di rimozione del tappo, eseguiti in sicurezza da personale formato.
È sconsigliato l’uso in presenza di dolore auricolare acuto, febbre, otorrea, trauma recente dell’orecchio, interventi chirurgici recenti non rivalutati dal medico, o quando si sospettino corpi estranei nel condotto uditivo. In tutti questi scenari occorre una visita per definire la diagnosi prima di qualsiasi automedicazione. Chi porta apparecchi acustici dovrebbe rimuoverli prima dell’instillazione e reinserirli solo dopo aver asciugato bene l’orecchio, per evitare che residui oleosi interferiscano con l’accoppiamento acustico o la manutenzione del dispositivo.
Infine, per ragioni di sicurezza, non vanno mai introdotti nel condotto oggetti come cotton‑fioc, forcine o candele auricolari. Questi strumenti non solo non sostituiscono i cerumenolitici, ma possono spingere il tappo più in profondità o causare abrasioni, aumentando il rischio di infezioni e complicanze.
Interazioni farmacologiche
Per via della minima assorbibilità sistemica dall’orecchio sano, non sono note interazioni clinicamente rilevanti tra Cerulisina e farmaci assunti per bocca o per altre vie. Anche con altri medicinali otologici non sono riportate interazioni specifiche; in ogni caso, se si devono usare più prodotti auricolari, è prudente distanziare le somministrazioni (ad esempio 15–30 minuti) per evitare diluizioni o lavaggi reciproci e per consentire a ciascun prodotto di agire correttamente.
È opportuno non sovrapporre Cerulisina con altri cerumenolitici o con soluzioni ossidanti/effervescenti nello stesso momento, per non aumentare l’irritazione locale. Se il medico ha prescritto gocce antibiotiche o corticosteroidee per un’otite esterna, queste andranno utilizzate secondo indicazione; i cerumenolitici si impiegano solo in assenza di segni d’infezione attiva e con timpano integro, e non sostituiscono la terapia specifica dell’otite.
Non esistono interazioni con dispositivi di protezione auricolare o apparecchi acustici, ma è buona norma rimuoverli prima dell’instillazione e attendere che l’orecchio sia stato sciacquato e asciugato. L’olio residuo può temporaneamente modificare la sensazione di chiusura del condotto: un’adeguata pulizia dopo il lavaggio riduce questo effetto e limita il deposito di film oleoso.
In sintesi, Cerulisina gocce è un cerumenolitico a base di olio di mandorle dolci ed un solvente lipofilo che ammorbidisce e scioglie i tappi di cerume, facilitandone la rimozione domiciliare o professionale. È generalmente ben tollerato, ma va evitato in caso di allergia ai componenti, otite media o perforazione del timpano e sospeso alla comparsa di dolore, vertigini o secrezione. L’uso corretto, per pochi giorni e con successivo lavaggio con acqua tiepida, massimizza l’efficacia e minimizza gli effetti indesiderati; in caso di dubbi o sintomi atipici è sempre indicato rivolgersi al medico o al farmacista.
Per approfondire
AIFA – Come segnalare una reazione avversa Guida istituzionale italiana per la farmacovigilanza, utile per segnalare eventuali effetti indesiderati.
NICE NG98 – Hearing loss in adults: section on earwax removal Raccomandazioni su rimozione del cerume in setting di cure primarie, ruolo dei cerumenolitici e delle tecniche ambulatoriali.
