Quanto ci mette ad agire lansoprazolo ?

Introduzione: Il lansoprazolo è un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento di diverse patologie gastrointestinali, come l’ulcera peptica e il reflusso gastroesofageo. La sua efficacia è legata a un meccanismo d’azione ben definito che interviene nella regolazione dell’acidità gastrica. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come il lansoprazolo agisce, quanto tempo impiega per manifestare i suoi effetti e la durata della sua efficacia, nonché i fattori che possono influenzare la sua azione.

Meccanismo d’azione del lansoprazolo

Il lansoprazolo appartiene alla classe dei farmaci inibitori della pompa protonica (IPP), che agiscono bloccando specificamente l’enzima H+/K+-ATPasi, noto anche come pompa protonica, presente sulle cellule parietali dello stomaco. Questo enzima è responsabile della secrezione di acido cloridrico nello stomaco. Inibendo l’enzima, il lansoprazolo riduce efficacemente la produzione di acido gastrico.

Il farmaco si lega in maniera covalente ai gruppi sulfidrilici dell’enzima, determinando un effetto inibitorio prolungato. Questo legame impedisce il trasporto di ioni idrogeno (protoni) dal citoplasma delle cellule parietali verso il lume gastrico, diminuendo così l’acidità dello stomaco. Il lansoprazolo è una pro-droga: viene attivato nell’ambiente acido dello stomaco, dove si trasforma nella sua forma attiva.

Tempo di inizio effetto del lansoprazolo

Dopo l’assunzione orale, il lansoprazolo viene assorbito rapidamente dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica massima viene raggiunta generalmente entro 1,5-2 ore dall’ingestione. Tuttavia, l’effetto inibitorio sulla secrezione acida si manifesta in modo più graduale.

Gli effetti del lansoprazolo iniziano a essere apprezzabili dopo circa un’ora dall’assunzione, con un picco di azione che si verifica generalmente tra le 2 e le 4 ore. Questo ritardo è dovuto al tempo necessario affinché il farmaco raggiunga le cellule parietali dello stomaco e si attivi.

La velocità di azione può variare da individuo a individuo, influenzata da fattori quali l’assorbimento intestinale, la velocità di metabolizzazione del farmaco e la presenza di cibo nello stomaco, che può ritardare l’assorbimento.

Durata dell’efficacia del lansoprazolo

L’efficacia del lansoprazolo si mantiene per un periodo prolungato grazie al suo meccanismo d’azione irreversibile nei confronti della pompa protonica. Una singola dose giornaliera è solitamente sufficiente per mantenere un’adeguata soppressione dell’acidità gastrica per 24 ore.

La durata dell’effetto inibitorio sulla secrezione acida può variare in base alla dose assunta e alla sensibilità individuale. In genere, il controllo dell’acidità gastrica si mantiene per 24-48 ore dopo l’ultima dose, permettendo così una terapia una volta al giorno nella maggior parte dei pazienti.

Con un uso cronico, l’inibizione della secrezione acida tende a stabilizzarsi, mantenendo un’efficacia costante nel tempo. Questo rende il lansoprazolo adatto per il trattamento a lungo termine di patologie croniche legate all’ipersecrezione acida.

Fattori che influenzano l’azione del lansoprazolo

Diversi fattori possono influenzare l’efficacia e la durata d’azione del lansoprazolo. L’assunzione concomitante di cibo può ritardare l’assorbimento del farmaco, sebbene non ne influenzi significativamente la biodisponibilità. È consigliabile assumerlo almeno 30 minuti prima dei pasti per ottimizzare l’effetto.

Le caratteristiche fisiologiche del paziente, come il pH gastrico e la velocità di metabolizzazione epatica, possono alterare la risposta al trattamento. Anche l’uso concomitante di altri farmaci può modificare l’effetto del lansoprazolo, in particolare quelli che influenzano il pH gastrico o che sono metabolizzati dagli stessi enzimi epatici.

Inoltre, alcune condizioni patologiche, come la presenza di infezioni da Helicobacter pylori o alterazioni della motilità gastrica, possono modificare la risposta terapeutica al lansoprazolo, richiedendo un adeguamento del dosaggio o un approccio terapeutico combinato.

Conclusioni: Il lansoprazolo è un farmaco efficace nel controllo dell’acidità gastrica, con un meccanismo d’azione che garantisce un’azione prolungata e una buona tollerabilità. Il tempo di inizio effetto e la durata dell’efficacia sono influenzati da variabili individuali e da fattori esterni, ma generalmente permettono una gestione ottimale delle patologie acido-correlate. È importante considerare questi fattori nella prescrizione e nell’uso del lansoprazolo per garantire il massimo beneficio terapeutico.

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