Cosa fa il lansoprazolo ?

Introduzione: Il Lansoprazolo è un farmaco appartenente alla classe degli inibitori di pompa protonica (IPP), ampiamente utilizzato nel trattamento delle patologie legate all’eccessiva produzione di acido gastrico. Grazie alla sua capacità di ridurre la secrezione acida, il lansoprazolo trova impiego in diverse condizioni cliniche, migliorando la qualità di vita dei pazienti e prevenendo complicanze a lungo termine. In questo articolo esamineremo il suo meccanismo d’azione, le indicazioni terapeutiche, gli effetti collaterali e le interazioni farmacologiche.

Meccanismo d’Azione del Lansoprazolo

Il Lansoprazolo agisce inibendo specificamente la pompa protonica H+/K+ ATPasi presente sulla membrana delle cellule parietali dello stomaco. Questo enzima è responsabile dell’ultima fase della secrezione dell’acido cloridrico. Il farmaco si lega in maniera covalente ai gruppi sulfidrilici dell’enzima, inibendolo in modo irreversibile e portando a una riduzione significativa della produzione di acido.
Il lansoprazolo è una pro-droga: diventa attivo solo nell’ambiente acido delle cellule parietali, dove si trasforma nella sua forma attiva. Questa caratteristica ne aumenta l’efficacia e riduce il rischio di effetti collaterali sistematici, poiché l’azione è localizzata principalmente nello stomaco.
La riduzione dell’acidità gastrica favorisce la guarigione di ulcere e la riduzione dell’infiammazione, oltre a creare un ambiente sfavorevole per la crescita di batteri come Helicobacter pylori, spesso associati a patologie gastroduodenali.

Indicazioni Terapeutiche del Lansoprazolo

Il lansoprazolo è indicato per il trattamento dell’ulcera peptica, sia gastrica che duodenale, e per la gestione della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE). Queste condizioni sono spesso causate o aggravate da un’eccessiva secrezione di acido gastrico, e il lansoprazolo può aiutare a ridurre i sintomi e a promuovere la guarigione.
Inoltre, il farmaco è utilizzato nella terapia di eradicazione di Helicobacter pylori, in combinazione con antibiotici appropriati, riducendo così il rischio di recidive di ulcera e di sviluppo di neoplasie gastriche. Il lansoprazolo è anche impiegato nella sindrome di Zollinger-Ellison, una condizione caratterizzata da una produzione eccessiva di acido dovuta a tumori gastrin-secretori.
Il lansoprazolo può essere prescritto per il trattamento della esofagite erosiva e per la prevenzione delle ulcere indotte da farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), proteggendo così la mucosa gastrica in pazienti a rischio.

Effetti Collaterali e Controindicazioni

Come tutti i farmaci, anche il lansoprazolo può causare effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Gli effetti più comuni includono cefalea, diarrea, nausea, dolore addominale e stipsi. In rari casi, possono verificarsi reazioni allergiche, alterazioni del gusto e disturbi visivi.
Le controindicazioni all’uso del lansoprazolo includono ipersensibilità nota al principio attivo o ad altri componenti del farmaco. È inoltre sconsigliato in gravidanza e allattamento, a meno che il beneficio atteso per la madre superi il potenziale rischio per il feto o il neonato.
Un uso prolungato di lansoprazolo può portare a un aumento del rischio di fratture ossee, infezioni da Clostridium difficile e carenze nutrizionali, come la carenza di vitamina B12 e magnesio, a causa della ridotta acidità gastrica che interferisce con l’assorbimento di questi nutrienti.

Interazioni Farmacologiche del Lansoprazolo

Il lansoprazolo può interagire con vari farmaci, modificandone l’efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. In particolare, può ridurre l’assorbimento di farmaci che richiedono un ambiente acido per la loro completa dissoluzione e assorbimento, come il ketoconazolo e l’itraconazolo.
L’uso concomitante di lansoprazolo e clopidogrel deve essere effettuato con cautela, in quanto potrebbe ridurre l’efficacia di quest’ultimo, che è un antiaggregante piastrinico. È importante consultare il medico prima di iniziare o interrompere l’assunzione di lansoprazolo se si stanno assumendo altri farmaci.
Altre interazioni farmacologiche da considerare includono l’uso concomitante con anticoagulanti orali, come il warfarin, che potrebbe necessitare di un aggiustamento del dosaggio a causa dell’interazione con lansoprazolo, e con farmaci induttori o inibitori del CYP2C19, un enzima coinvolto nel metabolismo del lansoprazolo.

Conclusioni: Il lansoprazolo è un farmaco efficace e ampiamente utilizzato nel trattamento di patologie legate all’ipersecrezione acida gastrica. Il suo meccanismo d’azione mirato e le diverse indicazioni terapeutiche lo rendono uno strumento prezioso nella gestione di ulcere, MRGE e altre condizioni correlate. Tuttavia, come per ogni farmaco, è fondamentale considerare gli effetti collaterali, le controindicazioni e le interazioni farmacologiche per un utilizzo sicuro e appropriato del lansoprazolo.

Per approfondire:

  1. AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – Informazioni sull’approvazione e l’uso dei farmaci in Italia.
  2. PubMed – Database di riferimento per la ricerca di studi scientifici e articoli medici.
  3. Farmaco e Cura – Risorse informative sulle indicazioni e l’uso dei farmaci.
  4. Ministero della Salute – Linee guida e raccomandazioni sulla salute pubblica e l’uso dei medicinali.
  5. UpToDate – Risorse basate sull’evidenza per professionisti del settore sanitario.