Quali sono le creme a base di corticosteroidi?

Corticosteroidi topici: molecole, potenza e veicoli; elenco delle principali creme, indicazioni in dermatologia ed effetti collaterali, con criteri d’uso sicuro su sede, durata e dosaggio.

Le creme a base di corticosteroidi sono farmaci topici ampiamente utilizzati in dermatologia per ridurre infiammazione, prurito e arrossamento in numerose condizioni della pelle. Sono disponibili in diverse formulazioni (creme, unguenti, lozioni, gel, schiume) e in vari livelli di potenza, dal debole al molto potente. Il loro uso corretto può migliorare in modo significativo sintomi fastidiosi e la qualità di vita, ma richiede attenzione a indicazioni, durata e modalità di applicazione per massimizzare i benefici e ridurre i rischi.

Nonostante siano spesso chiamate “creme al cortisone”, i corticosteroidi topici non sono tutti uguali: differiscono per molecola attiva, concentrazione, base veicolante e potenza clinica. Questa varietà permette di adattare la terapia alla zona del corpo (cute spessa o sottile), all’età del paziente, alla fase della malattia cutanea (acuta o cronica) e all’obiettivo terapeutico (controllo rapido dell’infiammazione o mantenimento). È importante anche distinguere i corticosteroidi topici dalle formulazioni sistemiche: le creme agiscono localmente e, se usate correttamente, hanno un profilo di sicurezza generalmente favorevole, pur richiedendo cautele in aree delicate come il viso, le pieghe cutanee e la regione genitale.

Introduzione alle creme corticosteroidi

I corticosteroidi topici sono derivati sintetici degli ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali e agiscono principalmente modulando la risposta infiammatoria della pelle. In termini pratici, riducono gonfiore, rossore, prurito e fastidi associati a dermatiti di varia natura, come quella atopica o da contatto, ma anche a forme selezionate di psoriasi, lichen simplex e altre dermatosi infiammatorie. Sono disponibili come crema, unguento, lozione, gel, schiuma e soluzione; la scelta della base non è solo una preferenza estetica, ma incide sulla penetrazione e sull’efficacia: gli unguenti, ad esempio, occludono di più e veicolano meglio il farmaco in pelli molto secche e ispessite, mentre le lozioni o i gel sono preferibili nelle aree pilifere o umide. La stessa molecola steroidea può essere formulata in basi diverse per adattarsi alle specificità della sede di applicazione e della lesione cutanea.

La potenza clinica di una crema corticosteroidea non dipende soltanto dalla percentuale in etichetta, ma anche dalla molecola (per esempio idrocortisone, desonide, triamcinolone, metilprednisolone aceponato, mometasone furoato, betametasone, clobetasolo) e dalla forma farmaceutica. In dermatologia si utilizzano classi di potenza ordinate dal “debole” al “molto potente”; quanto più il farmaco è potente, tanto più rapida è la riduzione dell’infiammazione, ma crescono anche i rischi di effetti indesiderati se usato in modo inappropriato. La cute non ha ovunque lo stesso spessore: palmi e piante sono più resistenti e richiedono spesso preparazioni più forti o basi occlusive, mentre il volto, le palpebre e le pieghe assorbono di più e vanno trattati con formulazioni più delicate e per periodi più brevi. Anche l’età influenza l’assorbimento: nei bambini la superficie corporea relativa è maggiore e la pelle è più permeabile, perciò si prediligono potenze basse e tempi limitati.

Il meccanismo d’azione dei corticosteroidi topici coinvolge il legame a recettori intracellulari con conseguente modulazione dell’espressione genica di mediatori infiammatori. Questo si traduce nella riduzione di citochine pro-infiammatorie, di prostaglandine e di altri segnali che sostengono l’eczema, il prurito e l’edema. Oltre all’effetto antinfiammatorio, svolgono un’azione vasocostrittiva che attenua l’eritema e un effetto antiproliferativo sui cheratinociti utile in patologie caratterizzate da ispessimento cutaneo. È una farmacologia localmente molto efficace, ma la potenza non deve indurre a eccessi: l’uso più “forte del necessario” o per troppo tempo non aumenta il beneficio e può invece favorire reazioni avverse locali, come assottigliamento della pelle, teleangectasie e strie.

Creme a base di corticosteroidi: un elenco completo

L’impiego corretto comporta alcune regole pratiche. In genere, l’applicazione avviene una o due volte al giorno, in strato sottile, su cute pulita e asciutta; gli emollienti restano fondamentali per ripristinare la barriera cutanea e si integrano con lo steroide, ma vanno sfalsati di circa 15–30 minuti per non diluire il farmaco. Un metodo utile per dosare il quantitativo è la “fingertip unit” (FTU, unità di punta del dito): la quantità di crema che esce comprimendo il tubo lungo l’ultima falange dell’indice di un adulto (circa 0,5 g), sufficiente a coprire approssimativamente due palmi di mano di superficie cutanea. Adattare il numero di FTU alla zona da trattare aiuta a evitare sia sotto-uso, che può portare a inefficacia e ricadute, sia sovra-uso, che aumenta il rischio di effetti indesiderati. L’occlusione (bendaggi, pellicola) può incrementare l’assorbimento e si utilizza solo se espressamente previsto, mentre su volto, genitali e pieghe si preferiscono potenze più basse e cicli più brevi.

Il profilo di sicurezza è generalmente favorevole quando le creme corticosteroidee sono prescritte e utilizzate in modo appropriato. Gli effetti locali più comuni in caso di uso prolungato o improprio includono atrofia cutanea, fragilità, comparsa di strie, follicoliti, acneiformi, dermatite periorale e rosacea steroidea, oltre a ipopigmentazioni o ritardi di guarigione. L’uso vicino agli occhi deve essere cauto perché ripetute applicazioni perioculari possono favorire glaucoma o cataratta. L’assorbimento sistemico è in genere minimo, ma può aumentare con steroidi molto potenti, applicazioni su aree estese, pellI lesionate, occlusione o in età pediatrica; in scenari estremi e protratti si può verificare soppressione reversibile dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. In gravidanza e allattamento si privilegiano molecole a bassa–media potenza, in quantità limitate e su aree circoscritte, evitando l’applicazione su capezzoli prima della poppata; è comunque opportuno attenersi alle indicazioni del medico.

Un errore frequente è oscillare tra “steroidofobia” e “uso disinvolto”. Temere qualsiasi steroide porta a trattamenti troppo deboli o troppo brevi che non risolvono l’infiammazione, con rischio di cronicizzazione e peggioramento del prurito; all’opposto, applicazioni prolungate e non controllate possono indurre effetti indesiderati e fenomeni di rimbalzo alla sospensione. Un approccio bilanciato prevede la scelta della potenza adeguata al quadro clinico, una durata definita e, se necessario, una strategia di riduzione graduale o di terapia “proattiva” intermittente nelle forme recidivanti. È utile leggere attentamente i fogli illustrativi, riconoscere la molecola attiva e la potenza del prodotto, distinguendo le creme corticosteroidee da quelle solo emollienti o lenitive. In caso di dubbi su sede d’uso, dosaggio o durata, è prudente richiedere una valutazione clinica, soprattutto per lesioni del volto, dell’area genitale, in età pediatrica o quando i sintomi non migliorano come previsto.

Elenco delle principali creme

Tra i principi attivi più impiegati nelle creme corticosteroidee figurano molecole a diversa potenza clinica. La stessa molecola può essere disponibile in più veicoli (crema, unguento, lozione, gel, schiuma) e concentrazioni, con differenze di assorbimento e performance. La classificazione in debole, media, alta e molto alta potenza aiuta a orientare la scelta in base alla sede e alla severità delle lesioni.

A bassa potenza rientrano preparazioni a base di idrocortisone (come idrocortisone o idrocortisone acetato) e desonide. Sono generalmente preferite per aree delicate quali volto, palpebre, pieghe cutanee e regione genitale, e in età pediatrica, per gestire dermatiti lievi e per fasi di mantenimento dopo il controllo della riacutizzazione.

Di potenza media o alta si utilizzano frequentemente triamcinolone acetonide, metilprednisolone aceponato, mometasone furoato, betametasone valerato e fluticasone propionato. Queste creme trovano impiego in eczemi moderati, dermatiti da contatto, lichen simplex cronico e in forme localizzate di psoriasi su tronco e arti; la scelta del veicolo (crema più cosmeticamente accettabile, unguento più occlusivo) consente di adattare la terapia a secchezza, sede e spessore delle lesioni.

Tra i corticosteroidi di potenza molto alta il clobetasolo propionato è un riferimento per placche ispessite e aree di marcata lichenificazione negli adulti, da impiegare su superfici circoscritte e per periodi limitati. Esistono anche combinazioni con antibatterici o antimicotici, riservate a situazioni selezionate con sospetta o documentata sovrainfezione; in assenza di tale necessità si preferiscono preparazioni contenenti il solo corticosteroide.

Indicazioni terapeutiche

Le creme a base di corticosteroidi sono ampiamente utilizzate in dermatologia per il trattamento di diverse condizioni infiammatorie della pelle. La loro efficacia deriva dalla capacità di ridurre l’infiammazione e sopprimere le risposte immunitarie locali. (torrinomedica.it)

Tra le principali indicazioni terapeutiche troviamo la dermatite atopica, una condizione cronica caratterizzata da pelle secca, prurito e infiammazione. I corticosteroidi topici aiutano a controllare le riacutizzazioni e a migliorare la qualità della vita dei pazienti. (eucerin.it)

Altre condizioni trattabili includono la psoriasi, una malattia autoimmune che provoca la formazione di placche squamose sulla pelle, e la dermatite da contatto, una reazione infiammatoria causata dall’esposizione a sostanze irritanti o allergeni. In questi casi, l’applicazione di corticosteroidi topici può ridurre significativamente i sintomi. (msdmanuals.com)

È importante sottolineare che l’uso di queste creme deve avvenire sotto supervisione medica, poiché un utilizzo improprio o prolungato può portare a effetti collaterali indesiderati. La durata del trattamento e la potenza del corticosteroide scelto devono essere adeguati alla gravità della condizione e alla zona del corpo interessata. (prescrivere.blogspot.com)

Possibili effetti collaterali

L’uso di creme a base di corticosteroidi, sebbene efficace, può comportare una serie di effetti collaterali, soprattutto se utilizzate in modo inappropriato o per periodi prolungati. Uno degli effetti più comuni è l’atrofia cutanea, caratterizzata da un assottigliamento della pelle che può renderla più fragile e suscettibile a lesioni.

Altri effetti collaterali locali includono la comparsa di strie cutanee (smagliature), eruzioni acneiformi e dermatite periorale, una condizione infiammatoria che si manifesta intorno alla bocca. Inoltre, l’uso prolungato può favorire infezioni secondarie, poiché i corticosteroidi possono sopprimere la risposta immunitaria locale.

In alcuni casi, soprattutto quando si utilizzano corticosteroidi ad alta potenza su aree estese o sotto medicazioni occlusive, può verificarsi un assorbimento sistemico del farmaco. Questo può portare a effetti collaterali sistemici come soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, iperglicemia e ipertensione.

Per minimizzare il rischio di effetti collaterali, è fondamentale seguire le indicazioni del medico riguardo alla durata del trattamento, alla frequenza di applicazione e alla potenza del corticosteroide utilizzato. Inoltre, è consigliabile evitare l’uso su aree sensibili come il viso, le pieghe cutanee e i genitali, a meno che non sia strettamente necessario e sotto controllo medico.

In conclusione, le creme a base di corticosteroidi rappresentano un’opzione terapeutica efficace per molte condizioni dermatologiche infiammatorie. Tuttavia, il loro utilizzo deve essere attentamente monitorato per bilanciare i benefici terapeutici con il rischio di effetti collaterali. Una gestione appropriata e un uso consapevole sono essenziali per garantire la sicurezza e l’efficacia del trattamento.

Per approfondire

Manuale MSD – Principi di terapia dermatologica topica: Una panoramica completa sui principi e le applicazioni delle terapie topiche in dermatologia.

Torrinomedica – Quali sono le creme a base di cortisone?: Un elenco dettagliato delle principali creme contenenti cortisone e le loro indicazioni terapeutiche.

Pharmamedix – Dermatite: Farmaci e terapie: Informazioni sui farmaci utilizzati nel trattamento della dermatite e le relative terapie.