Ciclospasmol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ciclospasmol (Ciclandelato): sicurezza e modo d’azione

Ciclospasmol (Ciclandelato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Coadiuvante nel trattamento delle vasculopatie periferiche e cerebrali.

Ciclospasmol: come funziona?

Ma come funziona Ciclospasmol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ciclospasmol

Il ciclandelato, estere mandelico del 3,3,5-trimetilcicloesanolo, è uno spasmolitico caratterizzato da un’azione diretta, di tipo papaverinico, sulla muscolatura liscia delle pareti vasali, che si instaura gradualmente e perdura nel tempo. Il ciclandelato migliora le condizioni metabolico-emodinamiche dei distretti cerebrali sia nell’animale da esperimento che nell’uomo dove sembra contrastare il deterioramento intellettivo tipico dei cerebropatici. Pertanto il campo di applicazione del farmaco investe varie affezioni connesse ad insufficienza circolatoria. Il Ciclospasmol non possiede azione ipotensiva a lungo termine, pertanto non dispensa da trattamento specifico della ipertensione arteriosa.

Da recenti studi farmacologici e biochimici è emerso l’aspetto multifattoriale del suo meccanismo d’azione: affinità di legame specifico con i recettori b2-adrenergici; antagonismo nei confronti dell’accumulo intracellulare di calcio; inibizione dell’enzima fosfodiesterasi di piastrine umane; inibizione dell’aggregazione piastrinica indotta da agenti quali trombina, ADP, PAF; inibizione della crenazione eritrocitaria; inibizione dell’HMGCoA reduttasi (che condiziona la sintesi del colesterolo) e dell’enzima aldoso-reduttasi.


Ciclospasmol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ciclospasmol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ciclospasmol

Ilpiù importante processo di biotrasformazione, in diverse specie animali e nell’uomo, è l’idrolisi in acido mandelico e 3,3,5-trimetilcicloesanolo. I metaboliti formatisi per ossidazione della frazione trimetilcicloesanolica vengono escreti in forma coniugata nelle urine e in quantità sostanziale. La scarsa biodisponibilità orale del ciclandelato dipende dal massivo processo di biotrasformazione che esso subisce nel fegato (effetto primo passaggio).


Ciclospasmol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ciclospasmol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ciclospasmol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ciclospasmol: dati sulla sicurezza

La DL50 per via orale, è > 8-10 g/ kg nel topo, di 5 g/kg nel ratto e di 3,95-5,1 g/kg nella cavia. La DL50 per via endoperitoneale, è di 3,8-4,6 g/kg nel topo, di 3,25 g/kg nel ratto e di 2,48 g/kg nella cavia. Studi di tossicità subacuta e cronica, per via orale, nel ratto (3-8 settimane, 6-10 mesi), nel coniglio (4 mesi) e nel cane (3 e 6 mesi) hanno dimostrato l’ottima tollerabilità del ciclandelato. Il farmaco è privo di effetti embriotossici e teratogeni né esplica attività mutagena.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ciclospasmol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ciclospasmol

Ciclospasmol: interazioni

Non sono mai state ravvisate interazioni negative né incompatibilità d’uso con altri farmaci di comune impiego nella terapia pertinente.


Ciclospasmol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ciclospasmol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto non compromette la capacità di guidare e l’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco