Clipper: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Clipper (Beclometasone Dipropionato): sicurezza e modo d’azione

Clipper (Beclometasone Dipropionato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento della colite ulcerosa in fase attiva di entità lieve o moderata come trattamento aggiuntivo alla terapia con mesalazina (5-ASA), in pazienti che non rispondono in fase attiva alla mesalazina.

Clipper: come funziona?

Ma come funziona Clipper? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Clipper

Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi per uso locale

Codice ATC: A07EA07

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

CLIPPER compresse contiene beclometasone dipropionato (BDP), un profarmaco con debole affinità di legame per il recettore dei glucocorticoidi. BDP è idrolizzato dalle esterasi a metabolita attivo, beclometasone-17-monopropionato (B-17-MP), dotato di una elevata attività antinfiammatoria topica, circa 30 volte più potente del BDP. Uno studio scintigrafico in volontari sani con CLIPPER ha dimostrato che le compresse si mantengono integre nel lume gastrico. Nell’intestino tenue le compresse restano integre per un periodo di tempo considerevole (57-118 min.), prima di mostrare segni iniziali di disaggregazione. Il nucleo delle compresse a rilascio prolungato viene eroso gradualmente, con raggiungimento di una completa disaggregazione entro 4-5 ore nel colon prossimale e nell’intestino tenue.

Efficacia e sicurezza clinica

Gli effetti sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene sono stati valutati in quattro studi clinici ed in uno studio di farmacologia clinica condotto su pazienti con colite ulcerosa. Anche se il livello di cortisolo sierico al mattino risultava influenzato dalla somministrazione di CLIPPER compresse, che ha portato alla soppressione del livello endogeno di cortisolo alla fine del trattamento con una frequenza fino ad un massimo del 25% dei pazienti, non sono state segnalate reazioni avverse correlate ai corticosteroidi durante il limitato periodo di trattamento degli studi clinici. Dal momento che la durata della terapia con CLIPPER compresse non è superiore alle 4 settimane, l’effetto sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene si può

considerare transitorio e ci si aspetta che tale funzionalità sia completamente ripristinata dopo la sospensione del medicinale.


Clipper: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Clipper, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Clipper

BDP è idrolizzato molto rapidamente a metabolita attivo (B-17-MP) per azione delle esterasi, localizzate principalmente nel fegato e nei tessuti polmonari. Nel siero umano e nel succo intestinale il B-17-MP si forma probabilmente per azione della pancreatina. Si formano anche metaboliti minori inattivi, beclometasone-21-monopropionato (B-21-MP) e beclometasone (BOH). L’idrolisi di BDP nei fluidi intestinali è stata confermata da uno studio che aveva lo scopo di determinare la quantità di BDP e dei suoi metaboliti negli efflussi ileostomici di pazienti sottoposti a ileostomia terminale. Quando somministrato per via endovenosa il BDP e il B-17-MP sono stati caratterizzati da elevata clearance plasmatica (150 e 120 l/ora rispettivamente), con un piccolo volume di distribuzione allo stato stazionario per BDP (20 l) ed una più elevata distribuzione tissutale per B-17-MP (424 l). Le emivite di eliminazione terminali sono risultate di 0.5 ore e 2.7 ore per BDP e B-17-MP, rispettivamente. Il legame alle proteine plasmatiche è moderatamente elevato. L’escrezione renale di BDP e dei suoi metaboliti è trascurabile. L’escrezione fecale è la principale via di eliminazione del BDP, soprattutto sotto forma di metaboliti polari.

La farmacocinetica di BDP e del suo metabolita attivo B-17-MP è stata valutata in pazienti con colite ulcerosa dopo dose singola e ripetuta di CLIPPER. I livelli di BDP sono risultati sempre al di sotto del limite di rilevabilità (<20 ?g/ml). La massima concentrazione plasmatica di B-17-MP, ottenuta dopo 2 settimane di trattamento con CLIPPER 5 mg una volta al giorno, è stata simile (circa 1 ng/ml) alla C max osservata con 1 mg di BDP somministrato per inalazione. La biodisponibilità sistemica di B-17-MP in confronto ad una dose endovenosa è stata del 20%.


Clipper: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Clipper agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Clipper è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Clipper: dati sulla sicurezza

Studi di tossicità cronica con beclometasone dipropionato hanno determinato i tipici effetti dose- dipendenti propri dei glucocorticoidi.

Il beclometasone dipropionato non è genotossico e non ha dato segni di cancerogenicità nei ratti.

Studi di tossicità riproduttiva negli animali hanno rivelato effetti teratogeni ed embriofetali in topi e conigli ed un’aumentata frequenza di aborti e ritardi nella crescita uterina nelle scimmie.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Clipper: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Clipper

Clipper: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione con CLIPPER compresse.

In alcuni studi clinici, CLIPPER compresse è stato associato al trattamento orale o rettale con mesalazina. Anche se non sono state studiate specifiche interazioni farmacodinamiche, gli studi clinici non hanno evidenziato alcun incremento di gravità di eventi avversi dovuto all’associazione di BDP con medicinali a base di mesalazina. Inoltre, in accordo con il differente comportamento farmacocinetico dei due farmaci, non si dovrebbero verificare interazioni metaboliche.


Clipper: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Clipper: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

CLIPPER non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco