Cosmegen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile (Dactinomicina): sicurezza e modo d’azione

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile (Dactinomicina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Tumore di Wilms

Il tumore che più spesso risponde a COSMEGEN (dactinomicina), actinomicina D, è il tumore di Wilms.

Con dosi moderate di dactinomicina ed una radioterapia associata si possono ottenere miglioramenti transitori della sintomatologia obiettiva altrettanto efficaci e più prolungati di quelli ottenibili mediante somministrazioni separate delle due modalità terapeutiche in dosi più elevate. Anche le metastasi polmonari possono scomparire più rapidamente ed in modo più completo con la terapia di associazione. Nel trattamento del tumore di Wilms con la dactinomicina i risultati non sono tuttavia sempre soddisfacenti. Dopo una rapida riduzione iniziale delle dimensioni del tumore, la durata della remissione può essere di solo poche settimane, mentre successivi cicli di trattamento con la dactinomicina tendono ad essere meno efficaci.

Rabdomiosarcoma

Una regressione transitoria del tumore e favorevoli risultati nella sintomatologia soggettiva sono stati osservati con l’impiego della dactinomicina nel rabdomiosarcoma che, come la maggior parte dei sarcomi dei tessuti molli, è relativamente resistente alla radioterapia. Gli effetti terapeutici sono tuttavia meno costanti e meno notevoli che nel tumore di Wilms. Ciò nonostante, vale sempre la pena di usare COSMEGEN nel rabdomiosarcoma, soprattutto nei casi dimostratisi incurabili mediante terapia chirurgica o radioterapia. Infatti, la dactinomicina associata alla radioterapia può indurre una regressione del tumore sufficiente a permettere un’ampia e radicale ablazione. La radioterapia associata alla dactinomicina sembra potenziare l’efficacia del chemioterapico.

Tumore metastatico del testicolo non seminoma

Nel tumore metastatico del testicolo non seminoma (embrioma, teratocarcinoma, coriocarcinoma), l’impiego della dactinomicina insieme ad altri agenti antitumorali ha dato luogo ad una regressione da parziale a completa delle metastasi polmonari. Questa chemioterapia associata consisteva in dactinomicina ed in un alchilante unitamente, in alcuni casi, ad un antimetabolita. Concentrazioni inizialmente alte di gonadotropina corionica sono ritornate a livelli normali unitamente alla regressione del tumore. Gli effetti favorevoli in alcuni pazienti si sono protratti per 9-18 mesi ed oltre. In altri pazienti, tuttavia, le metastasi sono regredite solo parzialmente e, nonostante il proseguimento della chemioterapia, si è verificato il decesso.

Altre neoplasie

L’impiego della dactinomicina, per lo più abbinato alla radioterapia, è stato seguito dal miglioramento transitorio della sintomatologia obiettiva e dal sollievo della sintomatologia dolorosa e del disagio. La gamma degli effetti palliativi si estende da una temporanea inibizione nella crescita del tumore ad una considerevole, sebbene temporanea, regressione delle sue dimensioni.

Tra le malattie neoplastiche che hanno risposto in qualche misura in casi determinati, si annoverano il melanoma maligno ed il neuroblastoma.

COSMEGEN e radioterapia

Numerosi dati obiettivi suggeriscono che la dactinomicina potenzi gli effetti della radioterapia. La dactinomicina può risultare maggiormente efficace quando associata alla radioterapia.

Con l’associazione dactinomicina-radioterapia, la cute normale e la mucosa orale e faringea mostrano l’instaurazione precoce di un eritema. Una dose di radiazioni inferiore a quella abituale, se associata alla dactinomicina, determina eritema e vescicolazione che progrediscono più rapidamente attraverso le fasi della pigmentazione e della desquamazione. La scomparsa dell’eritema può verificarsi in 4-6 settimane anziché 2-3 mesi. L’eritema da precedente radioterapia può essere riacutizzato dalla somministrazione della sola dactinomicina, anche quando la radioterapia era stata somministrata molti mesi prima, e, in particolare quando l’intervallo di tempo tra queste due forme terapeutiche è breve. Il potenziamento dell’effetto della radiazione rappresenta un problema particolare quando la radioterapia coinvolge le membrane mucose. Quando l’irraggiamento sia diretto verso la nasofaringe, questa associazione può produrre una mucosite orofaringea grave.

Possono verificarsi gravi reazioni quando si somministrino alte dosi di dactinomicina e di radiazioni o quando il paziente sia particolarmente sensibile a questa terapia di associazione. A causa di tale effetto di potenziamento, il trattamento con dactinomicina può essere tentato nei tumori radiosensibili che non rispondono a dosi tollerabili di radioterapia. Può essere osservata una regressione obiettiva della dimensione del tumore e della sua attività con l’impiego di posologie inferiori e meglio tollerate di entrambi questi tipi di terapia.

COSMEGEN e tecnica di perfusione

La dactinomicina, da sola o associata ad altri agenti antineoplastici, è stata somministrata anche mediante la tecnica della perfusione isolata, sia come trattamento palliativo che come coadiuvante nella resezione chirurgica dei tumori. Certi tumori considerati resistenti alla chemioterapia e alla radioterapia possono rispondere quando il farmaco viene somministrato con la tecnica della perfusione. Le neoplasie in cui la dactinomicina è stata sperimentata con tale tecnica comprendono vari tipi di sarcomi, carcinomi e adenocarcinomi. In alcuni casi i tumori sono regrediti, la sintomatologia dolorosa è migliorata per periodi variabili ed è stato possibile procedere all’intervento chirurgico.

In altri casi, invece, i risultati sono stati meno favorevoli. Comunque, in casi specifici, il farmaco somministrato per perfusione può indurre un effetto palliativo più sensibile che se somministrato per via sistemica.

La somministrazione della dactinomicina mediante la tecnica della perfusione isolata offre determinati vantaggi, purché la dispersione del farmaco attraverso il circolo generale in altre regioni del corpo sia minima. Con questa tecnica, il farmaco è in costante contatto con il tumore per tutta la durata del trattamento.

La dose può essere aumentata molto al di sopra di quella impiegata per via sistemica, di norma senza un aumento del pericolo di effetti tossici. Limitato ad una parte isolata, il farmaco non dovrebbe interferire con i meccanismi di difesa del paziente. L’assorbimento sistemico dei prodotti tossici del tessuto neoplastico può essere ridotto al minimo eliminando il liquido di perfusione al termine del procedimento.

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: come funziona?

Ma come funziona Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile

Categoria terapeutica: antineoplastici. Codice ATC: L01DA01

La dactinomicina fa parte del gruppo delle actinomicine, antibiotici prodotti da varie specie di Streptomyces. La dactinomicina è il componente principale del complesso di actinomicine prodotte dallo Streptomyces parvullus.

A differenza delle altre specie di Streptomyces, questo microorganismo produce una sostanza essenzialmente pura, che contiene solo tracce di composti analoghi, che si differenziano per il loro contenuto di aminoacidi delle catene peptidiche. In generale, le actinomicine esplicano un’azione inibitrice sui batteri gram-positivi e gram-negativi e su alcuni funghi. Le caratteristiche tossiche delle actinomicine (compresa la dactinomicina), in relazione alla loro attività antibatterica, sono tuttavia tali da precluderne l’impiego quali antibiotici nel trattamento delle malattie infettive. Le actinomicine, per le loro proprietà citotossiche, esplicano un effetto antineoplastico che è stato dimostrato sperimentalmente su animali in cui erano stati innestati vari tipi di tumori. Il loro impiego nel trattamento palliativo di alcuni tipi di cancro si basa appunto sulla detta azione citotossica.


Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile

Risultati di uno studio in pazienti con melanoma maligno, indicano che la dactinomicina è in minima parte metabolizzata, è concentrata nelle cellule nucleate e non supera la barriera emato-encefalica. In una settimana, circa il 30% della dose si ritrovava nelle urine e nelle feci. L’emivita plasmatica terminale della radioattività fu circa di 36 ore.


Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: dati sulla sicurezza

Studi sull’animale hanno dimostrato che la dactinomicina può risultare corrosiva per la cute, irritante per gli occhi e le mucose del tratto respiratorio ed estremamente tossica per via orale. Il farmaco si è anche dimostrato cancerogeno, mutageno, embriotossico e teratogeno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: interazioni

COSMEGEN può interferire con i saggi biologici per la determinazione dei livelli di farmaci antibatterici.

Non si conoscono interazioni medicamentose con questo farmaco.


Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Cosmegen 0,5 mg polvere per soluzione iniettabile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Vi sono effetti collaterali associati con questo medicinale che potrebbero interferire sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari (Vedere la paragrafo 4.8, Effetti indesiderati).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco