Deltamidrina: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Deltamidrina (Prednisolone + Atropina Solfato + Fenilefrina): sicurezza e modo d’azione

Deltamidrina (Prednisolone + Atropina Solfato + Fenilefrina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Iriti, iridocicliti reumatiche, uveiti specifiche, oftalmite simpatica, infiammazione post-operatoria del segmento anteriore.

Deltamidrina: come funziona?

Ma come funziona Deltamidrina? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Deltamidrina

Per il diverso meccanismo d’azione l’atropina e la fenilefrina si potenziano, dilatando la pupilla in modo massimale; quest’azione midriatica energica consente di prevenire la formazione di sinechie iridolenticolari. L’impiego della Deltamidrina è indicato nelle forme flogistiche del segmento anteriore, soprattutto dell’iride, su cui svolge la sua azione antinfiammatoria, decongestionante e midriatica.

Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi e midriatici in associazione

Codice ATC: S01BB02

Il prednisolone è un corticosteriode che possiede una notevole attività antinfiammatoria locale (4 volte quella del cortisolo, il più potente tra i corticosteriodi naturali). Questa attività si esplica attraverso la riduzione del numero delle cellule infiammatorie e della produzione di fibrina. Il prednisolone, come anche gli altri steroidi, riduce la capacità di cicatrizzazione. Esso ha un’azione riducente la permeabilità capillare, il numero dei globuli bianchi e la migrazione leucocitaria. La fenilefrina è un’amina simpaticomimetica di sintesi, strutturalmente simile all’adrenalina e all’efedrina, che esercita la sua azione stimolante diretta soprattutto sugli alfarecettori, determinando vasocostrizione e midriasi. L’Atropina solfato è un alcaloide con una notevole attività antimuscarinica che a livello oculare causa il rilasciamento del muscolo costrittore della pupilla e del muscolo ciliare. La sua attività è pertanto caratterizzata da un’efficace e prolungata azione midriatica e cicloplegica. Nota è infine l’attività antiflogistica e decongestionante di questo alcaloide.


Deltamidrina: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Deltamidrina, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Deltamidrina

Non si conoscono i dati circa l’assorbimento locale dell’associazione ma in studi eseguiti sulla atropina e sul prednisolone si sono riscontrati livelli di assorbimento oculare efficace. L’assorbimento sistemico conseguente a somministrazione topica nell’animale è risultato estremamente scarso ed è stato valutato con la registrazione degli effetti sistemici dei singoli componenti e dell’associazione.


Deltamidrina: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Deltamidrina agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Deltamidrina è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Deltamidrina: dati sulla sicurezza

Nel ratto si sono riscontrate le seguenti DL 50: prednisolone 147 mg/Kg per via sottocutanea, atropina 620 mg/Kg per os, fenilefrina 350 mg/Kg per os. Queste dosi sono notevolmente superiori a quella utilizzata in clinica anche nel caso non prevedibile di completo assorbimento sistemico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Deltamidrina: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Deltamidrina

Deltamidrina: interazioni

Nessuna in particolare ad eccezione dell’uso contemporaneo di questo farmaco con i colinomimetici e gli inibitori della acetilcolinesterasi.


Deltamidrina: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Deltamidrina: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La Deltamidrina non modifica lo stato di vigilanza ma l’effetto midriatico, anche se limitato nel tempo, può modificare la capacità visiva del paziente in modo da rendere difficile la guida di autoveicoli.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco