Didrogyl (Calcifediolo): sicurezza e modo d’azione
Didrogyl (Calcifediolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:
DIDROGYL รจ indicato negli adulti per il trattamento:
dellโosteomalacia nutrizionale (da carenza o malassorbimento), osteomalacia da anticonvulsivanti;
dellโosteoporosi con componente osteomalacica, e dellโosteoporosi post-menopausale;
dellโosteodistrofia renale ed emodialisi prolungata;
dellโipocalcemia da affezioni epatiche;
dellโipoparatiroidismo idiopatico o post-operatorio;
della spasmofilia da carenza di vitamina D.
DIDROGYL รจ indicato nei bambini per il trattamento:
dellโipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo;
dellโipocalcemia da corticoterapia, da ipoparatiroidismo idiopatico, da anticonvulsivanti;
del rachitismo carenziale con ipocalcemia, rachitismo vitamino-resistente;
dellโosteodistrofia renale ed emodialisi prolungata.
Didrogyl: come funziona?
Ma come funziona Didrogyl? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.
Farmacodinamica di Didrogyl
Categoria farmacoterapeutica: vitamina D ed analoghi. Codice ATC: A11CC06
II calcifediolo o 25-idrossicolecalciferolo, attualmente ottenuto per sintesi, รจ il primo metabolita della vitamina D3 risultante, allo stato naturale, dallโidrossilazione sul carbonio 25 subita dalla vitamina D3 nel fegato, sotto lโinfluenza di una 25-idrossilasi microsomiale. II calcifediolo รจ pertanto la forma circolante della vitamina D. La somministrazione del calcifediolo cortocircuita la fase epatica del metabolismo della vitamina D e porta pertanto direttamente nellโorganismo questo primo metabolita.
Da questo consegue unโazione:
piรน rapida: il tempo di latenza necessario per la 25-idrossilazione, valutato mediamente in 8 ore, รจ qui soppresso;
piรน potente: aggirando il controllo a ritroso della 25-idrossilazione epatica, si possono ottenere dei tassi circolanti di calcifediolo molto piรน elevati che non mediante la somministrazione della vitamina D;
piรน sicura: quando la 25-idrossilazione rischia di essere rallentata, durante unโaffezione epatica, o disturbata, per esempio dagli anticonvulsivanti, vi si sostituisce il 25-OH-D3;
probabilmente qualitativamente diversa da quella degli altri metaboliti e di conseguenza della vitamina D stessa.
Ne consegue che nei neonati e nei lattanti ipocalcemici il calcifediolo consente di ottenere una risalita precoce della calcemia, con inizio tra la 6a e la 9a ora, mentre, dopo assunzione di vitamina D, la correzione dellโipocalcemia non avviene se non dopo un periodo di 24-48 ore.
Questa azione ipercalcemizzante del calcifediolo si manifesta subito, senza la fase iniziale di ipocalcemia paradossale provocata dalla vitamina D tra la 6a e la 12a ora e che puรฒ eventualmente scatenare una tetania. In caso di osteodistrofia renale, il calcifediolo, meglio della vitamina D, diminuisce lโiperparatiroidismo, agisce (in modo variabile) sul riassorbimento osteoclastico; stimola, per lo meno temporaneamente, lโattivitร osteoblastica, mentre nel contempo aumenta la fosfatasemia alcalina, migliora molto sensibilmente la mineralizzazione del tessuto osteoide.
Nellโosteomalacia il calcifediolo diminuisce in modo significativo il volume e la superficie osteoide ed aumenta notevolmente il fronte di calcificazione, normalizza i parametri biologici (calcemia, fosforemia, attivitร della fosfatasi alcalina del siero) meglio della vitamina D, il che si traduce in clinica in una efficacia notevole.
Il DIDROGYL si comporta pertanto come un ormone essenziale per la mineralizzazione dello scheletro.
Didrogyl: come si assorbe e si elimina?
Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Didrogyl, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.
Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.
Farmacocinetica di Didrogyl
La somministrazione per os di 25-OH-D3 alla dose di 5 ?g/kg e di 10 ?g/kg nellโuomo induce un picco sierico alla 4a ora con valori rispettivamente di 90 e di 150 ng/ml. Lโemivita plasmatica รจ dellโordine di 18-
21 giorni e lo stoccaggio nei grassi รจ molto meno importante di quello della vitamina D in virtรน, verosimilmente, della sua minore liposolubilitร . La 25-idrossilazione della vitamina D รจ autoregolata, in quanto il tasso intraepatico del 25-OH-D3 interviene per frenare lโattivitร della 25-idrossilasi in limiti tuttavia abbastanza vasti. Infine, il calcifediolo subisce nel rene una seconda idrossilazione che dร origine allโ1,25-diidrossicolecalciferolo. Tuttavia, contrariamente allo schema precedente, lavori recenti sembrano dimostrare che il 25-OH-D3 non รจ soltanto un metabolita intermedio precursore del solo 1,25(OH)2D3, ma potrebbe agire direttamente sul rene, sulle ossa ed indubbiamente sullโintestino; potrebbe inoltre essere il precursore di altri metaboliti attivi.
Il calcifediolo viene secreto prevalentemente nella bile e nelle feci. Tuttavia, una piccola quota della dose somministrata puรฒ essere riscontrata nelle urine.
Didrogyl: รจ un farmaco sicuro?
Abbiamo visto come Didrogyl agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Didrogyl รจ un farmaco sicuro?
Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.
Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.
Didrogyl: dati sulla sicurezza
I dati tossicologici dimostrano una DL50 di 51 mg/kg nel ratto per os e lโassenza di tossicitร per somministrazione prolungata nellโanimale a dosi notevolmente superiori a quelle massime consigliate in terapia.
Lโassunzione di vitamina D ad alti dosaggi in varie specie animali provoca nefropatie (in particolare si rileva danno renale, nefrocalcinosi, ipercalciuria, lesioni proliferative della midollare surrenale in ratti e pulcini) e calcificazioni nei tessuti molli e nel sistema cardiovascolare (prevalentemente a livello delle arterie). Lโipervitaminosi si manifesta insieme a ipercalcemia ed iperfosfatemia.
Nei cani di taglia grande a cui รจ stata somministrata vitamina D3 in quantitร 135 volte superiori la dose raccomandata sono stati osservati disturbi dellโossificazione endocondrale ed un diminuito rimodellamento scheletrico. Lโipervitaminosi D รจ stata osservata nel topo, e puรฒ inoltre, causare invecchiamento prematuro.
Non sono stati evidenziati potenziali effetti genotossici e cancerogeni del calcifediolo. Al contrario, lโuso di integratori contenenti vitamina D si รจ dimostrato avere effetti antiproliferativi.
Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.
Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.
Didrogyl: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?
Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.
Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.
Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.
Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Didrogyl
Didrogyl: interazioni
Quando si associa a preparati contenenti vitamina D o derivati, la dose di DIDROGYL deve essere opportunamente calcolata (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci che interagiscono con il calcifediolo riducendone lโassorbimento
Sequestranti degli acidi biliari (colestipolo, colestiramina): poichรฉ possono legarsi alla componente lipofila della Vit. D.
Inibitori delle lipasi: poichรฉ bloccano lโassorbimento dei grassi alimentari.
Farmaci che interagiscono con il calcifediolo aumentando la probabilitร di ipercalcemia
Diuretici tiazidici: lโuso concomitante con supplementi di Vit. D puรฒ esacerbare lโipercalcemia.
Didrogyl: posso guidare la macchina se lo prendo?
Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.
Molti farmaci riducono la capacitร di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni
E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.
Didrogyl: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari
DYDROGYL non interferisce sulla capacitร di guidare e sullโuso di macchinari.
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco