Emopremarin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Emopremarin (Estrogeni Coniugati Naturali): sicurezza e modo d’azione

Emopremarin (Estrogeni Coniugati Naturali) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Profilassi e terapia delle emorragie capillari spontanee o chirurgiche.

Emopremarin: come funziona?

Ma come funziona Emopremarin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Emopremarin

L’EMOPREMARIN è un complesso di estrogeni coniugati naturali idrosolubili di origine equina preparati specificamente per la somministrazione endovenosa ed intramuscolare. Al declinare dei livelli plasmatici estrogenici possono intervenire episodi metrorragici. EMOPREMARIN produce un rapido e temporaneo aumento dei livelli estrogenici, che promuove una emostasi ormonale stimolando la ricostruzione dell’endometrio e la ritenzione dei fluidi, e provocando una lieve trombizzazione delle boccucce vascolari endometriali. Studi effettuati su altri tessuti non estrogeno- dipendenti hanno indicato che la somministrazione di EMOPREMARIN è associata con un aumento dell’aggregabilità piastrinica e del contenuto in mucopolisaccaridi a livello della sostanza fondamentale del tessuto connettivo e ad una diminuzione della permeabilità capillare.


Emopremarin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Emopremarin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Emopremarin

Il metabolismo e l’inattivazione avvengono primariamente nel fegato. Alcuni estrogeni sono escreti nella bile; tuttavia sono riassorbiti nell’intestino e ritornano al fegato attraverso il sistema venoso portale. Gli estrogeni coniugati idrosolubili sono ionizzati nei fluidi corporei, pertanto viene favorita l’escrezione a livello renale poichè il riassorbimento tubulare è minimo.


Emopremarin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Emopremarin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Emopremarin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Emopremarin: dati sulla sicurezza

La DL50, ricercata in studi di tossicità acuta per via sottocutanea, intraperitoneale ed orale nel topo, non potè essere calcolata poichè non si ebbe la morte di nessun animale malgrado le forti dosi somministrate (fino a 80 mg/kg).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Emopremarin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Emopremarin

Emopremarin: interazioni

Compatibilità della soluzione: EMOPREMARIN è compatibile in soluzioni saline normali, di destrosio o di levulosio e destrosio. Non è invece compatibile con idrolizzati proteici, acido ascorbico o con ogni soluzione a pH acido. Per quanto riguarda le modificazioni di test di laboratorio, vedasi tra le precauzioni (5.4). L’attività degli estrogeni può risultare ridotta durante l’uso concomitante di farmaci induttori dell’attività microsomiale epatica, come barbiturici, carbamazepina, fenilbutazone, fenitoina, piramidone e rifampicina. È stato suggerito che gli estrogeni possono ridurre il metabolismo epatico ed alterare i legami proteici sierici dei corticosteroidi; pertanto ne può risultare un aumento od un eccesso dell’attività dei corticosteroidi stessi. Gli estrogeni possono diminuire l’azione degli anticoaugulanti orali.


Emopremarin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Emopremarin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non risultano riportati episodi specifici; tenere però presente quanto riportato tra gli effetti collaterali.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco