Ferrograd C: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ferro–grad c (Ferroso Solfato + Acido Ascorbico): sicurezza e modo d’azione

Ferro–grad c (Ferroso Solfato + Acido Ascorbico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Per la terapia marziale delle anemie da carenza di ferro. Nelle anemie dovute a perdite ematiche acute o croniche, a deficiente apporto od assorbimento di ferro, ad aumento del fabbisogno di ferro (accrescimento, gravidanza). Nelle anemie dovute a malattie infettive.

Ferro–grad c: come funziona?

Ma come funziona Ferro–grad c? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ferro–grad c

L’assorbimento del ferro avviene allo stomaco e nella prima porzione duodenale, ed esso è inversamente proporzionale al grado di saturazione delle scorte marziali dell’organismo.

Essenziale ai fini dell’assorbimento è che il ferro sia presente come ferro bivalente.

Oggi si tende a spiegare la regolazione dell’assorbimento del ferro elementare in rapporto alla saturazione della transferrina plasmatica e quindi in rapporto diretto con la saturazione dei depositi di ferro.

Il ferro in eccesso ai bisogni dell’emoglobina, della mioglobina e delle altre funzioni cellulari è conservato come ferritina ed emosiderina specialmente nelle cellule parenchimali del fegato e della milza.

L’escrezione media giornaliera di ferro in condizioni fisiologiche normali è di 0,5-1 mg. Nella donna il ciclo mestruale comporta una ulteriore escrezione di circa 0,3-1,0 mg al giorno.

La dose di 1 g di ferro elementare per via orale viene considerata tossica e richiede un appropriato trattamento.

L’acido ascorbico è facilmente assorbito dal tratto intestinale ed ampiamente distribuito in tutto il corpo; nei vari tessuti la concentrazione è pessoché parallela all’attività metabolica del tessuto stesso.

Esiste una soglia renale per la vitamina C: essa è escreta dal rene in grande quantità solo quando il livello plamatico in acido ascorbico supera tale soglia che si aggira su 1,4 mg%. L’attività riducente della vitamina C è dovuta alla sua capacità di trasformazione in acido deidroascorbico, impedendo la formazione del sale ferroso scarsamente assorbibile. Infatti l’incremento dell’assorbimento del solfato ferroso è di oltre il 30% superiore quando è somministrato con vitamina C. Infine la vitamina C sembra poter accellerare la formazione di emoglobina attraverso la catalizzazione dell’incorporazione enzimatica del ferro dell’eme.

Il Ferro-Grad è un preparato Abbott che consente un’efficace terapia marziale per via orale risparmiando al paziente i disturbi che talvolta caratterizzano la somministrazione del ferro per os.

Ogni compressa di Ferro-Grad C contiene 329,7 mg di solfato ferroso essiccato (equivalenti a 105 mg di ferro elementare) e 500 mg di acido ascorbico (sotto forma di ascorbato di sodio).

L’associazione di elevate dosi di vitamina C al solfato ferroso consente un incremento nell’assorbimento del ferro in virtù del potere riducente dell’acido ascorbico.

La compressa Gradumet è costituita da una matrice di resina porosa ed inerte impregnata con il sale di ferro e da uno strato di vitamina C.

Il tempo di cessione dei due farmaci è controllato.

La vitamina C viene liberata nello stomaco mentre la maggior parte del ferro è liberata durante il passaggio della compressa nel duodeno e nel tratto superiore del piccolo intestino.

La matrice resinosa, svuotata del suo contenuto, non viene assorbita ed è eliminata con le feci.


Ferro–grad c: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ferro–grad c, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ferro–grad c

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Ferro–grad c: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ferro–grad c agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ferro–grad c è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ferro–grad c: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: ratto ceppo Wistar per os DL50 mg 1119 (981-1275). Tossicità alla somministrazione prolungata.

Ratto: Os 326 mg per 20 giorni.

Il solfato ferroso è contenuto negli spazi interstiziali della matrice, e viene liberato dopo circa un’ora dall’ingestione della compressa, mediante un semplice meccanismo osmolare. Lo ione ferroso segue poi il destino metabolico comune al ferro alimentare.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ferro–grad c: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ferro–grad c

Ferro–grad c: interazioni

Come tutti i preparati di ferro, anche il Ferro-Grad C inibisce l’assorbimento delle tetracicline da parte del tratto gastrointestinale e le tetracicline inibiscono l’assorbimento del ferro. Nel caso debbano essere assunte entrambe le terapie le tetracicline devono essere somministrate 2 ore prima o 3 ore dopo l’assunzione del preparato a base di ferro.

Il ferro può ridurre l’assorbimento gastrointestinale delle penicilamine. Nel caso debbano essere assunte entrambe le terapie, le penicilamine devono essere somministrate almeno 2 ore prima o 2 ore dopo l’assunzione del preparato a base di ferro.

Il cloramfenicolo può ritardare la risposta della terapia a base di ferro.

La concomitante somministrazione di antiacidi e preparazioni orali a base di ferro può ridurre l’assorbimento del ferro.

La concomitante somministrazione di preparazioni a base di ferro può interferire con l’assorbimento di alcuni chinolonici per os come ciprofloxacina, norfloxacina e ofloxacina come risulta dalla diminuita concentrazione di chinolonici nel siero e nelle urine.

Può diminuire, inoltre, l’assorbimento della metildopa e, nei soggetti con ipotiroidismo primario, quello della tiroxina.

L’acido ascorbico può potenziare l’assorbimento del ferro da parte del tratto gastrointestinale.


Ferro–grad c: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ferro–grad c: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessun effetto è riportato dalla letteratura sull’attenzione e sulla capacità di guidare o usare maccine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco