Fosfocrisolo: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Fosfocrisolo (Aurotiosolfato Sodico): sicurezza e modo d’azione

Fosfocrisolo (Aurotiosolfato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Artrite reumatoide in forma attiva e progressiva. Il prodotto è particolarmente indicato nella fase precoce della malattia.

Fosfocrisolo: come funziona?

Ma come funziona Fosfocrisolo? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Fosfocrisolo

L’azione terapeutica dei sali d’oro nell’artrite reumatoide è ancora sconosciuta. L’ipotesi più accreditata è che i sali d’oro vengono assorbiti dai macrofagi con inibizione della fagocitosi e dell’attività degli enzimi lisosomiali e siano anche in grado di influenzare i responsi immunologici. I sali d’oro possono ridurre le concentrazioni del fattore reumatoide e le immunoglobuline e scompensare la proliferazione dei linfociti mitogeno-indotta.

Parecchi indici svelano che l’oro sopprime l’immunità cellulare. I sali d’oro somministrati in vivo, alterano nel ratto le proprietà del collagene, presumibilmente aumentando i legami crociati. L’oro viene incorporato nei lisosomi e fagosomi della membrana sinoviale, rene, mesenteri, cute ed altri tessuti. Esso non influisce sulla liberazione delle idrolasi lisosomiali, ma le inibisce. L’oro sopprime la liberazione anafilattica di istamina più efficacemente dei glicocorticoidi. In vitro esso previene anche la sintesi delle prostaglandine.


Fosfocrisolo: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Fosfocrisolo, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Fosfocrisolo

I sali d’oro vengono assorbiti rapidamente dopo iniezione intramuscolare e le concentrazioni massime nel sangue vengono raggiunte in 2-6 ore. Nel sangue l’oro dapprima si lega all’albumina (95%); durante il corso della prima settimana, una frazione può trasferirsi agli eritrociti. L’emivita plasmatica è di circa 7 giorni per una dose di 50 mg. Con dosi successive l’emivita si allunga e dopo una terapia prolungata si possono osservare valori di settimane o mesi. L’escrezione dell’oro avviene dal 60 al 90% per via renale e dal 10 al 40% con le feci, in questo caso con la massima probabilità per secrezione biliare. La concentrazione dell’oro nell’urina varia tra i pazienti. L’emivita per la caduta della concentrazione dell’urina dopo le prime due o tre iniezioni settimanali appare più breve di quella della concentrazione plasmatica, ma in alcuni casi si avvicina all’emivita plasmatica. L’eliminazione fecale è incostante, ma tende ad essere bassa nel primo giorno dopo l’iniezione ed aumentare in seguito per molti giorni.


Fosfocrisolo: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Fosfocrisolo agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Fosfocrisolo è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Fosfocrisolo: dati sulla sicurezza

La tossicità acuta è stata determinata nel ratto per via sottocutanea o in peritoneo: la DL 50 è uguale a 100 mg/kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Fosfocrisolo: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Fosfocrisolo

Fosfocrisolo: interazioni

Dovrebbe essere evitato l’impiego contemporaneo di antimalarici, fenilbutazone, ossifenbutazone e di ogni altro farmaco che possa determinare effetti inibenti sulla rigenerazione midollare.


Fosfocrisolo: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Fosfocrisolo: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non ci sono presupposti ne’ evidenze che il farmaco possa modificare le capacità attentive ed i tempi di reazione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco