Grisovina: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Grisovina fp (Griseofulvina): sicurezza e modo d’azione

Grisovina fp (Griseofulvina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Infezioni della cute, del capillizio e delle unghie sensibili alla griseofulvina, nei casi in cui la terapia antimicotica topica si sia dimostrata inefficace.

Grisovina fp: come funziona?

Ma come funziona Grisovina fp? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Grisovina fp

Grisovina FP (Fini Particelle), compresse per uso orale, contiene griseofulvina sotto forma di particelle estremamente piccole, che consentono una biodisponibilità ottimale.

La agriseofulvina è un antibiotico antifungino isolato da Oxford e collaboratori dal Penicillium Griseofulvum e da Brian e collaboratori dal Penicillium Janczewskii; essa esercita in vitro una specifica azione fungistatica sulle specie patogene per l’uomo di Microsporum Epidermophyton e Trichophyton, mentre non agisce su batteri od altre specie di funghi come la Candida Albicans (mughetto), Aspergilli, Malasssentia furfur e Nocardia.


Grisovina fp: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Grisovina fp, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Grisovina fp

La griseofulvina somministrata per via orale si distribuisce in vari tessuti; per quanto riguarda il campo dermatologico, indagini effettuate con antibiotico marcato indicano che la griseofulvina non contrae rapporti chimici con la cheratina che viene eliminata integra con il materiale corneo.

La griseofulvina giunge alle zone germinative dell’epidermide, del bulbo pilifero e della matrice unguale tramite il sangue e si distribuisce nei tessuti che vanno incontro ai processi di cheratinizzazione: superfici cutanee, peli e capelli. Le strutture cheratinizzate cessano, in tali condizioni, di costruire un ambiente adatto alla moltiplicazione dei miceti i quali vengono pertanto trascinati in superficie ed eliminati. Non appena la nuova cheratina sostituisce la vecchia infetta, questa viene eliminata; è esattamente questo il meccanismo con cui si verifica la guarigione e si sradica l’infezione.

I livelli sierici della griseofulvina, somministrata per via orale, si raddoppiano se l’antibiotico è assunto dopo un pasto grasso o se il preparato contiene il principio attivo sotto forma di particelle di piccolissime dimensioni. In conseguenza di ciò Grisovina FP (FP sta ad indicare "Fini Particelle") è stata appositamente formulata per ottenere, con il dosaggio di 125 mg gli stessi livelli ematici normalmente ottenuti col dosaggio doppio dell’antibiotico, mantenendo inalterata l’attività antifungina.


Grisovina fp: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Grisovina fp agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Grisovina fp è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Grisovina fp: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Grisovina fp: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Grisovina fp

Grisovina fp: interazioni

La griseofulvina può determinare induzione enzimatica ed interferire con la somministrazione di altri farmaci; in particolare può essere ridotta l’attività degli anticoagulanti cumarinici e dei contraccettivi orali.

L’attività della griseofulvina è ridotta dalla contemporanea somministrazione di fenilbutazone di farmaci sedativi ed ipnotici che determinano induzione enzimatica.

L’assorbimento di griseofulvina è ridotto dalla contemporanea somministrazione di fenobarbitale.


Grisovina fp: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Grisovina fp: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nei rari casi in cui i pazienti che assumono griseofulvina presentino sonnolenza, essi non dovrebbero condurre veicoli od operare con macchine.

La sonnolenza è accresciuta dall’alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco