Hepafactor: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Hepafactor (Acido Folinico + Idroxocobalamina): sicurezza e modo d’azione

Hepafactor (Acido Folinico + Idroxocobalamina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Anemie ipercroniche anche resistenti al trattamento con vitamina B12. Coadiuvante nella piccola e media insufficienza epatica.

Hepafactor: come funziona?

Ma come funziona Hepafactor? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Hepafactor

Hepa-Factor è un’associazione di idrossicobalamina e di acido folinico, che sono i due fattori vitaminici utili per la sintesi degli acidi nucleici, quindi per la maturazione e la rigenerazione cellulare, in modo particolare delle cellule del sangue, del fegato e del tessuto nervoso. L’idrossicobalamina è la forma di B12 più vicina alla sua forma coenzimatica metabolicamente attiva. L’acido folinico o citrovorum factor è la forma coenzimatica attiva dell’acido folico che di per se è metabolicamente inerte. Gli organi capaci di trasformare l’acido folico in folinico sono prevalentemente il fegato e, in minor misura, il midollo osseo.


Hepafactor: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Hepafactor, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Hepafactor

La conversione di acido folico in folinico è un processo che richiede l’intervento di vari enzimi e presuppone una normale funzionalità epatica. In varie epatopatie la produzione di acido folinico è seriamente compromessa: ciò si risolve in un danno sia per lo stesso perenchima epatico, nel cui ambito la rigenerazione cellulare è ridotta, sia a livello degli altri tessuti che vengono a trovarsi in carenza di acido folinico oltre a subire conseguenze generali della insufficienza epatica.

Hepa-Factor pertanto tende a ripristinare l’attività funzionale del fegato ed a correggere le turbe metaboliche conseguenti alla alterata funzione epatica.


Hepafactor: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Hepafactor agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Hepafactor è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Hepafactor: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta.

Non si è potuto procedere alla determinazione della DL50 nel Mus musculus e nel ratto per via intramuscolare, via endoperitoneale ed endovenosa; comunque tale dose è superiore a 1000 Dtd/kg = 0,050 ml della soluzione contenente 33,3 mcg di idrossicobalamina, 41,66 mcg di acido folinico e 2,5 mcg di mannitolo.

Tossicità cronica.

Studiata nel ratto albino in accrescimento, somministrato per via intramuscolare per 180 giorni consecutivi, con dosi da 5 a 50 volte superiori alle Dtd/kg, non ha determinato nessun caso di morte né segni di tossicità o modificazioni significative della funzionalità epatica, renale, della crasi ematica, del peso corporeo e della struttura istologica dei principali organi (fegato, milza, cuore, reni, surreni). Il farmaco è privo di attività teratogena.

Studi di farmacocinetica hanno dimostrato che l’idrossicobalamina si assorbe più lentamente della cianocobalamina ma viene più lentamente eliminata per via renale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Hepafactor: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Hepafactor

Hepafactor: interazioni

Il farmaco è compatibile con tutte le eventuali terapie specifiche antianemiche ed epatoprotettive.


Hepafactor: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Hepafactor: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Hepa-Factor non ha mai avuto effetti negativi sulla capacità di guidare né sull’uso di macchine

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco