Iasonfluoride: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Iasonfluoride (Sodio Fluoruro): sicurezza e modo d’azione

Iasonfluoride (Sodio Fluoruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

L’uso di sodio fluoruro (18F) è indicato nella tomografia a emissione di positroni (PET).

IASONfluoride è indicato per l’imaging funzionale in malattie il cui target diagnostico è l’anormale alterazione dell’attività osteogenica.

Le seguenti indicazioni per la PET con il sodio fluoruro (18F) sono state particolarmente documentate:

Rilevazione e localizzazione di metastasi ossee in caso di tumore maligno accertato.

Ausilio nella valutazione del dolore alla schiena di origine sconosciuta, quando le tecniche convenzionali di imaging non sono conclusive.

Nei bambini: ausilio nella rilevazione della presenza di lesioni ossee correlate a sospetto di maltrattamenti su minori.

Iasonfluoride: come funziona?

Ma come funziona Iasonfluoride? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Iasonfluoride

Categoria farmacoterapeutica: altri radiofarmaci diagnostici per la rilevazione di tumori, Codice ATC: V09IX06

Alle concentrazioni chimiche usate per gli esami diagnostici, il sodio fluoruro (18F) non sembra avere alcuna attività farmacodinamica.

A causa della sua affinità per la matrice ossea, il sodio fluoruro (18F) risulta essere incorporato 3 – 10 volte di più nelle regioni ossee affette da processi maligni con risultante attività osteoblastica o difetti osteolitici, rispetto all’osso adiacente non affetto. Anche le lesioni non cancerose traumatiche, erosive o infiammatorie della struttura ossea sono connesse con un’aumentata osteogenesi. Il sodio fluoruro (18F) è quindi un marcatore dei processi ossei reattivi di lesioni cancerose o traumatiche. Esso rileva anche le regioni non maligne a metabolismo osseo fisiologicamente o patologicamente aumentato.


Iasonfluoride: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Iasonfluoride, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Iasonfluoride

Distribuzione

Dopo l’iniezione endovenosa, circa il 50% del sodio fluoruro (18F) viene rapidamente captato dallo scheletro, dove rimane per il tempo del suo decadimento radioattivo. Il rimanente sodio fluoruro (18F) si distribuisce nel liquido extracellulare e viene eliminato mediante escrezione renale in poche ore. L’entità del legame alle proteine plasmatiche del sodio fluoruro (18F) non è nota.

Captazione da parte degli organi

Il sodio fluoruro (18F) normalmente si accumula nello scheletro in modo simmetrico, con una maggiore deposizione nello scheletro assiale e nelle ossa attorno alle articolazioni, rispetto allo scheletro appendicolare e alle ossa lunghe. Un’aumentata deposizione compare intorno alle fratture e nelle ossa affette da osteomielite, displasia fibrosa, spondilite tubercolare,

malattia di Paget, iperostosi frontale interna, miosite ossificante o tumori e nelle epifisi a rapido accrescimento.

Eliminazione

Circa il 20% del sodio fluoruro (18F) iniettato è eliminato immodificato nelle urine entro 2 ore dalla somministrazione. Il sodio fluoruro (18F) è eliminato principalmente attraverso i reni (circa il 20% entro 2 ore dalla somministrazione). Occorre cautela per prevenire una eccessiva, inutile esposizione radioattiva di questo organo e dei tessuti adiacenti. Quando la pelvi viene sottoposta a imaging, può comparire un’interferenza di fondo dovuta all’accumulo di radiofarmaco nella vescica.

Popolazione pediatrica

Anche se il sodio fluoruro (18F) è usato nei bambini, non sono stati condotti studi specifici per valutare la sicurezza e l’efficacia nei bambini.


Iasonfluoride: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Iasonfluoride agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Iasonfluoride è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Iasonfluoride: dati sulla sicurezza

Gli studi tossicologici con ratti Sprague-Dawley hanno dimostrato che con una singola iniezione endovenosa di IASONfluoride e 5 ml/kg non si sono osservate morti. Questo prodotto non è destinato alla somministrazione regolare o continua.

Non sono stati effettuati studi di mutagenicità né di cancerogenesi a lungo termine.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Iasonfluoride: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Iasonfluoride

Iasonfluoride: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione.


Iasonfluoride: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Iasonfluoride: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco