Ipoazotal Complex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ipoazotal complex (Citrullina + Ornitina + Arginina + Acido Acetilaspartico + Acido Acetilglutammico + Calcio Alfa Chetoglutarato): sicurezza e modo d’azione

Ipoazotal complex (Citrullina + Ornitina + Arginina + Acido Acetilaspartico + Acido Acetilglutammico + Calcio Alfa Chetoglutarato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Coadiuvante nei disturbi funzionali di origine epatica.

Ipoazotal complex: come funziona?

Ma come funziona Ipoazotal complex? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ipoazotal complex

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Ipoazotal complex: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ipoazotal complex, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ipoazotal complex

L’IPOAZOTAL COMPLEX è un’associazione di sostanze fisiologiche ad attività antitossica nei riguardi dell’ammoniaca.

L’arginina, l’ornitina e la citrullina presiedono alla sintesi di urea nei tessuti e la loro azione disintossicante nei riguardi dell’ammoniaca e’ largamente documentata sia nell’animale sia nell’uomo.

Tale effetto è significativamente potenziato dall’acido acetil-glutammico, dall’acido acetil-aspartico e dall’acido alfa-chetoglutarico, che essendo anch’essi direttamente collegati con la sintesi dell’urea costituiscono il più completo meccanismo fisiologico per la disintossicazione dell’organismo nei riguardi dell’ammoniaca.

L’effetto protettivo dell'”Ipoazotal Complex” è stato testato sul ratto, per via i.p., nell’intossicazione acuta da ammonio acetato, dai due studi condotti rispettivamente con dosi di 658 mg/Kg il primo e di 367,5 – 735 – 1470 mg p.a. il secondo, in confronto di alcuni suoi componenti singoli ed in associazione, risulta che il potenziamento massimo dell’azione protettiva viene ottenuto con l’Ipoazotal Complex che è in grado di promuovere un effetto protettivo pari al 91,5% permettendo un tasso di mortalità di circa l’8%.

Un analago studio è stato condotto sul topo nell’intossicazione acuta da idrazina; gli animali sono stati trattati per i.p. con dosi pari a 1,47 e 2,94 g p.a. sempre in confronto ad associazioni di alcuni componenti; l’Ipoazotal Complex, ad ambedue i dosaggi, ha svolto una efficace azione protettiva, intesa come sopravvivenza nei confronti dell’intossicazione da idrazina, sicuramente superiore a quella dei suoi componenti variamente associati.


Ipoazotal complex: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ipoazotal complex agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ipoazotal complex è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ipoazotal complex: dati sulla sicurezza

I valori di DL50 sono stati determinati nel corso di due studi condotti sul topo trattato sia per os che i.p. Nella prima sperimentazione sono state utilizzate dosi da 2,25 a 7,5 g/Kg sia per os che per i.p. avendo come valori di DL50 di 6,12 g/Kg per os e superiori a 5 g/Kg per i.p.; nella seconda i dosaggi utilizzati sono stati da 3,15 a 15,75 g p.a. per os e da 2,1 a 10,50 g/Kg p.a. per i.p., i valori di DL50 sono stati di 9,62 g/Kg di p.a. (pari a 55 compresse/Kg) per os e di 6,19 g/Kg di p.a. per via i.p.

Un lavoro di tossicità a breve termine, 3 settimane per os, 6 settimane per os e i.p., nel ratto ha evidenziato che il prodotto somministrato fino a 2 g/Kg non ha esercitato alcun effetto tossico evidenziabile.

Un analogo risultato è stato ottenuto in una sperimentazione a medio termine, 8 settimane, condotta sul ratto trattato per os e i.p. rispettivamente con 350 mg p.a. e con 210 mg p.a.

Sono stati effettuati 3 test per determinare l’eventuale presenza di attività mutagena: test di Ames con Salmonella typhimurium, 2o e 3o con lieviti e precisamente Saccharomyces cerv. e Schizosaccharomyces pombe; in tutte e tre le prove Ipoazotal Complex non ha indotto un incremento significativo nel numero di conversioni geniche rispetto alle conversioni geniche spontanee sino alla concentrazione di 5000 mcg/ml.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ipoazotal complex: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ipoazotal complex

Ipoazotal complex: interazioni

Nessuna.


Ipoazotal complex: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ipoazotal complex: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco