Lentogest: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Lentogest (Idrossiprogesterone Caproato): sicurezza e modo d’azione

Lentogest (Idrossiprogesterone Caproato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Minaccia d’aborto, aborto abituale, metrorragie disfunzionali giovanili e climateriche, amenorree primarie e secondarie, protezione della gravidanza in caso di intervento chirurgico, insufficienza luteinica.

Lentogest: come funziona?

Ma come funziona Lentogest? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Lentogest

Categoria farmacoterapeutica: ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale: progestinici derivati del pregnene. ATC: G03DA03

Il Lentogest è un progestinico ad azione protratta realizzato mediante esterificazione del 17?- idrossiprogesterone che favorisce i fenomeni fisiologici connessi con l’apparato sessuale e con la gravidanza.


Lentogest: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Lentogest, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Lentogest

Somministrato per via intramuscolare il 17?-idrossiprogesterone caproato si libera lentamente dal deposito con modalità bifasica e con emivite rispettivamente di circa 5 e 11 giorni; non si accumula nell’organismo e non fa segnalare depositi specifici in organi o tessuti.

Una volta liberato dal deposito il 17?-idrossiprogesterone caproato viene rapidamente escreto immodificato o sotto forma di metaboliti. L’eliminazione è prevalentemente biliare (rapporto di eliminazione urine/feci = 0.05-0.02) e si attua in modo costante e con velocità elevata (emivita: circa 10 ore). Una circolazione entero- biliare è improbabile.

La prolungata attività biologica del prodotto è addebitabile al più lento riassorbimento dal luogo di iniezione piuttosto che ad un immagazzinamento e ad una lenta cessione dal tessuto adiposo: in tale tessuto, dalla dose iniettata di 17?-idrossiprogesterone caproato si è reperito meno del 10%, in contrasto con il comportamento del progesterone che, pur avendo durata di emivita più breve, si concentra in quantità superiore nel tessuto adiposo.


Lentogest: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Lentogest agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Lentogest è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Lentogest: dati sulla sicurezza

la tossicità del 17?-idrossiprogesterone caproato è bassa. Esso è praticamente privo di tossicità acuta: nel ratto la DL50 è di 200mg/100 g.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Lentogest: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Lentogest

Lentogest: interazioni

L’assunzione contemporanea di rifampicina, ampicillina, fenilbutazone, barbiturici, alcuni anticonvulsivanti (idantoine, ecc.), può compromettere, per induzione enzimatica ed accelerazione della degradazione epatica, l’efficacia del trattamento. E’ inoltre possibile che il fabbisogno di antidiabetici orali o di insulina sia accresciuto o ridotto.


Lentogest: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Lentogest: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Lentogest non influisce sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco