Luminity: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Luminity (Perflutreno): sicurezza e modo d’azione

Luminity (Perflutreno) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

Luminity è un mezzo di contrasto ultrasonografico che permette l’opacizzazione delle cavità cardiache e di migliorare la definizione del profilo endocardico del ventricolo sinistro a riposo e sotto stress, da utilizzare in pazienti adulti nei quali l’ecografia senza mezzo di contrasto è risultata non ottimale (per non ottimale si intende che almeno due dei sei segmenti nelle immagini a 2 o 4 camere della parete del ventricolo sono risultati non valutabili) e che abbiano una coronaropatia sospetta o accertata.

Luminity: come funziona?

Ma come funziona Luminity? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Luminity

Categoria farmacoterapeutica: mezzo di contrasto per ultrasonologia, microsfere di fosfolipidi, codice ATC: V08D A04

Il medicinale è costituito da microsfere di perflutreno lipidico incapsulato. Le microsfere con un diametro medio da 1 a 10 ?m contribuiscono all’effetto contrasto generando eco fortemente potenziati.

Gli echi ultrasonografici provenienti dal sangue e dai tessuti biologici molli come quello adiposo e quello muscolare sono generati all’interfaccia dei tessuti a causa di piccole differenze nelle caratteristiche ultrasoniche dei tessuti stessi. Le proprietà ultrasonografiche del prodotto sono molto diverse da quelle dei tessuti molli e danno origine a echi molto intensi.

Poiché Luminity è costituito da microsfere stabili ed abbastanza piccole per un passaggio transpolmonare, esso produrrà intensi echi nelle cavità cardiache sinistre e nella circolazione sistemica.

Non è possibile definire una relazione sicura dose/risposta, sebbene dosi maggiori abbiano dimostrato di produrre un effetto contrastografico di più lunga durata.


Luminity: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Luminity, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Luminity

Le proprietà farmacocinetiche di Luminity sono state valutate, dopo somministrazione endovenosa di una dose di 50 ?l/kg, in soggetti sani normali e in soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Il componente perflutreno di Luminity è stato rapidamente eliminato dalla circolazione sistemica per via polmonare. La percentuale della dose del perflutreno escreta nell’aria espirata è stata circa il 50% della dose somministrata a causa della piccola quantità di perflutreno somministrato e all’impossibilità di quantificare i bassi livelli di perflutreno attraverso la gas cromatografia. Dopo 4-5 minuti, nella

maggior parte dei soggetti, il perflutreno non era determinabile nel sangue e nell’aria espirata. Le concentrazioni plasmatiche di perflutreno hanno mostrato di diminuire in modo monoesponenziale con una emivita di 1,3 minuti nei soggetti sani e di 1,9 minuti nei soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’eliminazione sistemica di perflutreno è stata simile in soggetti sani e soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’eliminazione polmonare totale del perflutreno (CLlung) non ha mostrato differenze tra soggetti sani e soggetti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La CLlung è stata trovata significativamente ridotta nelle femmine (51%) in confronto ai maschi (tutti i soggetti). Questi risultati suggeriscono che l’eliminazione sistemica totale del perflutreno è rapida e non è significativamente ridotta in pazienti con pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rispetto ai pazienti sani. Sono state effettuate misure ultrasonografiche doppler con Luminity unitamente a valutazione farmacocinetica del perflutreno. L’intensità del segnale doppler ha corrisposto con le concentrazioni plasmatiche misurate ed estrapolate di perflutreno. Il tempo per il livello massimo di intensità del segnale Doppler (tmax) si è dimostrato simile al tmax ematico del perflutreno (1,13 vs 1,77 minuti). La caduta dell’intensità del segnale Doppler osservata del 99% entro 10 minuti (t½

approssimativamente 2 minuti) è in accordo con il declino nei livelli ematici misurabili del perflutreno.

Negli studi clinici con Luminity sono state utilizzate le tecniche per immagini fondamentali e non – lineari (seconda armonica, fase multipulsata e/o modulazione di ampiezza) utilizzando l’acquisizione sia continua sia triggerata.

Negli studi preclinici, i fosfolipidi naturalmente in Luminity (vedere paragrafo 6.1) sono distribuiti nelle cellule lipidiche endogene del corpo (per es. fegato) mentre il componente sintetico (MPEG5000) ha mostrato di essere escreto attraverso le urine. Tutti i lipidi sono metabolizzati in acidi grassi liberi. La farmacocinetica ed il metabolismo di MPEG5000 DPPE non è stato valutato negli esseri umani.

Farmacocinetica in speciali gruppi di popolazione

Anziani

Non sono stati condotti studi di farmacocinetica specificatamente in pazienti anziani.

Compromissione renale

Non sono stati condotti studi di farmacocinetica specificatamente in pazienti con compromissione renale.

Insufficienza epatica

Non sono stati condotti studi di farmacocinetica specificatamente in pazienti con danno epatico.


Luminity: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Luminity agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Luminity è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Luminity: dati sulla sicurezza

I dati pre-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di genotossicità, fertilità, sviluppo embrio/fetale, parto o sviluppo post-natale e tolleranza locale.

In studi di tossicologia, subito dopo somministrazione endovenosa di Luminity a dosi ? 0,3 ml/kg in dose singola e ripetuta in ratti e scimmie, sono stati osservati respirazione anormale, variazioni della frequenza cardiaca e diminuzione dell’attività. Dosi maggiori di medicinale, tipicamente ? 1 ml/kg, hanno portato a fenomeni più severi incluso stato di incoscienza e occasionalmente morte. Questi livelli sono sostanzialmente al di sotto della dose clinica massima raccomandata. Ratti trattati per 1 mese con Luminity hanno mostrato infiltrazione eosinofila perivascolare e peribronchiale dose- correlata, accumulo di macrofagi alveolari e aumento delle dimensioni e del numero delle cellule goblet nei polmoni. Questi effetti sono stati osservati a livelli di esposizione al di sopra dell’esposizione massima umana indicandone una piccola rilevanza nell’uso clinico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Luminity: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Luminity

Luminity: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione e non sono state identificate altre forme di interazione.


Luminity: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Luminity: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Dato che Luminity non ha effetti farmacologici e sulla base del suo profilo farmacocinetico e farmacodinamico, non ci si attende alcuna o trascurabile influenza sulla capacità di guidare o sull’uso di macchinari con l’uso di questo medicinale.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco