Oflam: è un farmaco sicuro? Come funziona?

O-flam (Fentiazac): sicurezza e modo d’azione

O-flam (Fentiazac) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Antiflogistico (antiedemigeno e antigranulomatoso), in medicina interna, chirurgia ed ortopedia, ginecologia, particolarmente quando è richiesta anche un’azione analgesica o antipiretica.

O-flam: come funziona?

Ma come funziona O-flam? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di O-flam

Gruppo farmacoterapeutico: farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei

Codice ATC: M01AB10

Il principio attivo di O-FLAM è una molecola di sintesi, l’acido 2-fenil-4-p.clorofenil-tiazol-5-ilacetico (fentiazac) che possiede una azione antiinfiammatoria (antiedemigena ed antigranulomatosa) e una attività analgesica ed antipiretica. Fentiazac è una molecola eterociclica non steroidea: non determina fenomeni immunodepressori nei riguardi della produzione anticorpale. Il notevole interesse che O-FLAM rappresenta nella terapia dei processi infiammatori è dato dall’eccellente indice terapeutico: il suo principio attivo, infatti, possiede una azione antiinfiammatoria, antidolorifica, antipiretica, significativa anche quando paragonata a molecole antiinfiammatorie note e, corrispondentemente, alle dosi proposte, presenta una tollerabilità insolita per farmaci di questo genere.

Fentiazac ha una notevole azione antiinfiammatoria, nel test dell’edema sperimentale da carragenina (ED50 intomo a 30 mg/kg); e test del granuloma da cotton pellets (inibizione dl 40%). Gli effetti antiinfiammatori del fentiazac sono strettamente correlati all’attività stabilizzante di membrana, alla inibizione della prostaglandino-sintetasi, della decarbossilasi e del complemento.


O-flam: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di O-flam, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di O-flam

Il fentiazac presenta una eccellente biodisponibilità: il picco ematico è raggiunto nell’uomo intomo a 1-1,5 ore dalla somministrazione orale. L’azione analgesica si manifesta rapidamente già mezz’ora dalla somministrazione orale. L’emivita è intomo alle 6 ore; la presenza di quantità efficaci nel connettivo dei vari organi si protrae a lungo e permette una somministrazione orale ogni 12 ore. Il fentiazac, metabolizzato a livello epatico, dà origine ad un metabolita idrossilato ancora attivo e ben tollerato.


O-flam: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come O-flam agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se O-flam è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

O-flam: dati sulla sicurezza

I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.

Fentiazac per somministrazione orale mostra una DL50 di 692 mg/kg nel topo e di 661 mg/kg nel ratto. Negli studi di tossicità acuta e cronica condotti in diverse specie animali, fentiazac è risultato possedere una buona tollerabilità.

Fentiazac non è teratogeno, ne’ mutageno.

Fentiazac è stato studiato non soltanto in sede farmacologica, ma anche in sede clinica, con particolare attenzione ai parenchimi epatico e renale. La ritenzione della BSF, le attività enzimatiche (LDH, SDH, GLDH, SGOT, SGPT, aldolasi, fosfatasi alcalina), la bilirubinemia, le proteine seriche, attentamente studiate, dimostrano che la funzionalità epatica non è mai in alcun modo compromessa, anche da somministrazione prolungate; analogamente la funzione uropoietica e la crasi ematica, in tutti i pazienti esaminati, non hanno mai presentato alterazioni di sorta. Le caratteristiche farmacodinamiche del fentiazac e la sua ottima tollerabilità, dovuta alla dose ben entro limiti di sicurezza, fanno di questo farmaco un rimedio assai utile in tutti gli stati morbosi caratterizzati da flogosi, dolore, ipertermia.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

O-flam: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di O-flam

O-flam: interazioni

Interazioni farmacodinamiche:

Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).

Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi sezione 4.4).

Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi sezione 4.4).

Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II:

I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono O-FLAM in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante.

Il fentiazac può far aumentare l’effetto anticoagulante dei farmaci cumarinici; pertanto in caso di uso contemporaneo di fentiazac e farmaci cumarinici, occorre agire con molta prudenza, riducendo eventualmente la dose del cumarinico.


O-flam: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

O-flam: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sugli effetti di O-FLAM sulla capacità di guidare o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco