Platinex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Platinex soluzione per infusione (Cisplatino): sicurezza e modo d’azione

Platinex soluzione per infusione (Cisplatino) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

PLATINEX può esser usato come terapia palliativa nelle seguenti indicazioni:

Tumori metastatici del testicolo

Sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici del testicolo già trattati con terapia radiante e/o chirurgica.

Un’associazione chemioterapica è costituita da PLATINEX, bleomicina solfato e vinblastina solfato.

Tumori metastatici dell’ovaio

Sono state eseguite associazioni chemioterapiche in pazienti con tumori metastatici dell’ovaio già trattate con terapia radiante e/o chirurgica.

Un’associazione chemioterapica è costituita da PLATINEX e adriamicina e/o ciclofosfamide.

PLATINEX come singolo agente terapeutico è indicato come terapia di seconda scelta in pazienti con tumori metastatici dell’ovaio refrattari alla chemioterapia standard e che non abbiano ricevuto precedentemente terapia con PLATINEX.

Cancro avanzato della vescica

PLATINEX è indicato come singolo agente terapeutico nei pazienti affetti da cancro della vescica avanzato non più suscettibili a trattamento radiante e/o chirurgico.

Carcinoma della testa e del collo

PLATINEX è indicato in seguito a terapia chirurgica e/o radiante in pazienti affetti da carcinoma della testa e del collo in associazione ad altri chemioterapici in combinazioni stabilite.

Platinex soluzione per infusione: come funziona?

Ma come funziona Platinex soluzione per infusione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Platinex soluzione per infusione

Categoria farmacoterapeutica: antineoplastico.

Codice ATC: L01XA01.

Il meccanismo d’azione di Platinex dipende da una inibizione selettiva della sintesi di DNA. È stato dimostrato che PLATINEX reagisce più rapidamente con guanina, adenina e citosina che non con timidina ed uracile. Dal punto di vista chimico l’attività sembra legata ad alchilazione dei residui nucleofilici del DNA.

PLATINEX, dopo somministrazione endovenosa rapida o per infusione rapida, presenta un decadimento plasmatico ad andamento bifasico, con emivita iniziale di 25-49 minuti ed una terminale di 58-73 ore. Il rapporto del cisplatino rispetto al totale ultra filtrabile varia tra 0.5 ed 1.1.


Platinex soluzione per infusione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Platinex soluzione per infusione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Platinex soluzione per infusione

Il legame sieroproteico è superiore al 90% e concentrazioni misurabili si ritrovano nei tessuti anche dopo 4 mesi dalla somministrazione. Circa il 10% – 40% di platino somministrato giornalmente, in bolo o per infusione venosa, viene escreto per via renale in 24 ore. L’eliminazione di PLATINEX è urinaria, anche se non completamente: dopo 5 giorni dalla somministrazione si ritrova nelle urine un massimo del 43% della dose.

Cisplatino non metabolizzato rappresenta la maggior parte del cisplatino eliminato con le urine entro un’ora dalla somministrazione. La clearance del cisplatino è maggiore della clearance della creatinina. Anche la clearance renale del platino libero è maggiore della clearance della creatinina, è non-lineare e dipende dalla dose, dalla frequenza del flusso urinario, dalla variabilità individuale della secrezione tubulare e dal riassorbimento.

Non c’è stretta correlazione tra la clearance renale e la clearance della creatinina del platino libero o del cisplatino. L’eliminazione di PLATINEX attraverso le feci non è significativa.


Platinex soluzione per infusione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Platinex soluzione per infusione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Platinex soluzione per infusione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Platinex soluzione per infusione: dati sulla sicurezza

È stato dimostrato che PLATINEX è attivo in vitro in tutte le fasi del ciclo cellulare e questa non-fase specificità è risultata anche in tumori sperimentali animali.

PLATINEX ha dimostrato una DL50 di circa 14 mg/kg (pari a ca. 42 mg/m² ) nel topo dopo somministrazione per via intraperitoneale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Platinex soluzione per infusione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Platinex soluzione per infusione

Platinex soluzione per infusione: interazioni

L’impiego di PLATINEX è generalmente attuato secondo schemi comprendenti più farmaci. In tali casi occorre valutare il potenziale sinergismo tossico specie a livello renale e midollare.

I livelli plasmatici dei prodotti anticonvulsivanti, durante la terapia con cisplatino, possono essere inferiori alla soglia terapeutica.

In uno studio randomizzato in pazienti affette da tumore dell’ovaio in fase avanzata, la durata della risposta è stata influenzata negativamente in caso di somministrazione combinata di piridossina, altretamina (exametilmelamina) e PLATINEX.


Platinex soluzione per infusione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Platinex soluzione per infusione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Gli effetti collaterali, in particolare l’emesi e la mielodepressione, non consentono generalmente una normale vita di relazione o di lavoro durante la terapia.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco