Ramidox: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ramidox (Loperamide Ossido): sicurezza e modo d’azione

Ramidox (Loperamide Ossido) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ramidox è indicato per il trattamento sintomatico della diarrea acuta e cronica.

È indicato, inoltre, nei casi di parziale resezione chirurgica dell’intestino e per migliorare la continenza anorettale.

Ramidox: come funziona?

Ma come funziona Ramidox? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ramidox

Ramidox è un antidiarroico dotato di un’alta selettività per l’intestino, dove viene gradualmente convertito in loperamide. Nei pazienti con diarrea, favorisce il completo assorbimento dei fluidi e degli elettroliti, oltreché quello della bile attraverso un’azione locale diretta sulla mucosa intestinale.

Perciò, Ramidox riduce l’output giornaliero e la perdita di fluidi ed elettroliti in pazienti con stoma. Esso, inoltre, contrasta l’iperperistaltismo agendo sulle fibre muscolari circolari e longitudinali della parete intestinale. Nei pazienti con transito accelerato, la somministrazione ripetuta di Ramidox rallenta il transito del contenuto intestinale lungo il piccolo e grosso intestino. L’uso di Ramidox non è correlato a fenomeni di abuso simil-oppiacei o a dipendenza.


Ramidox: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ramidox, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ramidox

Ramidox è lentamente convertito in loperamide, principalmente attraverso la riduzione anaerobica esercitata dalla flora batterica intestinale e dalle cellule epiteliali dell’intestino. Meno del 20% della dose di Ramidox somministrata oralmente è assorbito. La massima concentrazione plasmatica di Ramidox è raggiunta entro 0.5-1 ora; il suo tempo di dimezzamento è pari ad 1 ora.

La maggior parte di Ramidox passa al tenue distale e al colon dove il profarmaco viene gradualmente convertito in loperamide. L’assorbimento della loperamide così prodotta è più lento e meno estensivo di quello di una identica dose di loperamide somministrata oralmente. La massima concentrazione plasmatica di loperamide è raggiunta 5-8 ore dopo la somministrazione di Ramidox. L’emivita terminale della loperamide è approssimativamente pari a 20 ore. La biodisponibilità relativa della loperamide derivata dall’assunzione di Ramidox è pari alla metà di quella correlata all’assunzione della loperamide come tale.

Nell’uomo, l’attivazione di Ramidox nell’intestino è virtualmente completa.

I pazienti con ileostomia conservano la capacità di ridurre l’ossi-loperamide.

La loperamide generata dalla riduzione dell’ossi-loperamide da parte del contenuto intestinale è parzialmente escreta con le feci. La cinetica di Ramidox è lineare entro un intervallo di dose che va da 1 a 16 mg. Il legame con le proteine plasmatiche dell’ossi-loperamide e della loperamide è uguale a 77.4% e 95.5% rispettivamente.

La ossi-loperamide e la loperamide sono eliminate principalmente attraverso metabolizzazione.

La N-demetilazione ossidativa della loperamide rappresenta la via metabolica più importante. Né la ossi-loperamide, né il metabolita attivo loperamide sono escreti con le urine. Quindi, non sono richiesti adattamenti posologici in pazienti con disordini renali. Sebbene non siano disponibili dati farmacocinetici sui pazienti con insufficienza epatica, si ritiene che usualmente non sia necessario operare una riduzione della posologia di Ramidox quando prescritto a tali pazienti. Ramidox esercita il suo effetto antidiarroico tramite un’azione locale sull’intestino; inoltre, la quantità di loperamide che raggiunge il fegato dopo somministrazione di 1 mg di Ramidox è solo un quarto di quella che si ottiene dopo assunzione della dose terapeutica convenzionale di 2 mg di loperamide.


Ramidox: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ramidox agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ramidox è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ramidox: dati sulla sicurezza

Nel corso degli studi di tossicità animale non sono emerse ulteriori informazioni di rilevanza clinica.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ramidox: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ramidox

Ramidox: interazioni

Non è stata segnalata alcuna interazione con farmaci. Comunque, è ipotizzabile che farmaci con caratteristiche farmacologiche simili possano potenziare gli effetti di Ramidox e che farmaci che accelerano il transito gastrointestinale possano ridurne gli effetti.

È improbabile un’eventuale interazione con alcool, barbiturici o altri depressivi centrali.

L’assunzione di cibo ritarda e diminuisce l’assorbimento orale della loperamide ossido, ma non influenza la biodisponibilità sistemica della loperamide.


Ramidox: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ramidox: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Ramidox ha dimostrato di non avere effetti sulle funzioni psicomotorie.

È improbabile che Ramidox interferisca con la capacità di guidare o di azionare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco