Ramidox: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Ramidox

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Ramidox: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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RAMIDOX

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Una compressa contiene:

Principio attivo: ossi-loperamide 1.04 mg (eq. a 1 mg di ossi-loperamide anidra).

Eccipienti: lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilcellulosa, amido di patata pregelatinizzato, polividone K 90, magnesio stearato, silice colloidale anidra, polisorbato 20.

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse per uso orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Ramidox è indicato per il trattamento sintomatico della diarrea acuta e cronica.

È indicato, inoltre, nei casi di parziale resezione chirurgica dell’intestino e per migliorare la continenza anorettale.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Adulti, anziani e bambini al di sopra dei 12 anni di età.

Diarrea acuta

La dose iniziale è di 2 mg (2 compresse), seguita da 1 mg (1 compressa) dopo ciascuna evacuazione successiva di feci non formate. Si consiglia di non assumere alcuna compressa dopo un’evacuazione di feci normali o dure.

Si raccomanda di non superare una dose giornaliera di 8 mg (8 compresse).

Diarrea cronica

La dose iniziale è di 2 mg (2 compresse), seguita da 1 mg (1 compressa) dopo ciascuna evacuazione successiva di feci non formate e fino al controllo della diarrea. Solo eccezionalmente potrà essere superata una dose giornaliera di 8 mg (8 compresse).

Successivamente la dose giornaliera di Ramidox dovrebbe essere ridotta per adattarla alle esigenze individuali.

Gli studi clinici in pazienti con ileostomia e in quelli con diarrea da raggi hanno dimostrato che in queste indicazioni il farmaco è efficace alle dosi di 3 o 4 mg due volte al giorno.

Nei pazienti con morbo di Crohn la dose giornaliera media richiesta per il controllo della diarrea è stata pari a 3 mg.

La dose giornaliera ottimale, precedentemente individuata, può essere somministrata come dose singola o frazionata in 2 assunzioni nel corso della giornata.

Il dosaggio medio di mantenimento in corso di studi clinici è stato di 3-4 mg al giorno in pazienti con diversi tipi di diarrea cronica.

Nel trattamento della diarrea cronica, se entro una settimana non si osserva un miglioramento clinico, è improbabile che si ottenga un controllo dei sintomi prolungando ulteriormente la terapia.

04.3 Controindicazioni

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Ramidox è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota a uno o più degli eccipienti del farmaco o alla loperamide.

Ramidox non deve essere somministrato a quei pazienti nei quali devono essere evitati l’inibizione della peristalsi, il rallentamento del transito intestinale o la stipsi, quali per esempio i pazienti con rettocolite ulcerosa o colite pseudomembranosa associata all’uso di antibiotici.

L’assunzione di Ramidox dovrebbe essere immediatamente interrotta in caso di insorgenza di stipsi, distensione addominale, ileo o altre manifestazioni indesiderate.

Ramidox non dovrebbe essere utilizzato come terapia primaria nella dissenteria acuta caratterizzata da sangue nelle feci e febbre.

Controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Nei pazienti con diarrea si può avere deplezione di fluidi ed elettroliti.

L’uso di Ramidox non esclude la necessità di una appropriata terapia reidratativa con fluidi ed elettroliti, che è essenziale in questi pazienti.

Poiché il trattamento della diarrea con Ramidox è sintomatico, la diarrea dovrebbe essere trattata causalmente, laddove ciò fosse possibile.

Nella diarrea acuta, se entro 72 ore non si osserva un miglioramento clinico, la somministrazione di Ramidox deve essere interrotta e i pazienti invitati a consultare il proprio medico.

Non vi è esperienza d’uso nei bambini al di sotto dei 12 anni di età e nei pazienti con insufficienza epatica.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non è stata segnalata alcuna interazione con farmaci. Comunque, è ipotizzabile che farmaci con caratteristiche farmacologiche simili possano potenziare gli effetti di Ramidox e che farmaci che accelerano il transito gastrointestinale possano ridurne gli effetti.

È improbabile un’eventuale interazione con alcool, barbiturici o altri depressivi centrali.

L’assunzione di cibo ritarda e diminuisce l’assorbimento orale della loperamide ossido, ma non influenza la biodisponibilità sistemica della loperamide.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Non è stata valutata la sicurezza d’uso di Ramidox nelle donne in gravidanza.

Sebbene gli studi sugli animali abbiano dimostrato assenza di effetti negativi sulla riproduzione a dosi non tossiche per la madre, prima di un eventuale uso in gravidanza i potenziali benefici terapeutici dovrebbero essere confrontati con i possibili rischi, specialmente durante il primo trimestre di gravidanza.

Ramidox è escreto nel latte materno in minime quantità. La quantità ingerita da un lattante, dopo assunzione orale di Ramidox da parte della madre, è almeno 2000 volte inferiore alla dose terapeutica giornaliera di 0,2 mg/kg di loperamide per il bambino.

Pertanto non è necessario interrompere l’allattamento al seno durante l’assunzione di Ramidox.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Ramidox ha dimostrato di non avere effetti sulle funzioni psicomotorie.

È improbabile che Ramidox interferisca con la capacità di guidare o di azionare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati riportati nel corso degli studi clinici con Ramidox sono simili a quelli associati o successivi alla sindrome diarroica (p.e. mal di testa, stipsi, nausea, secchezza delle fauci, dolore addominale) e sono generalmente lievi e transitori. Negli studi controllati la loro incidenza non supera quella osservata nei pazienti trattati con placebo.

04.9 Sovradosaggio

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In base ai dati farmacologici e tossicologici, in caso di sovradosaggio con Ramidox si può prevedere l’insorgenza di uno o più dei seguenti segni e sintomi: stipsi, ileo ed effetti sul SNC (stupore, anomalie della coordinazione, sonnolenza, miosi, ipertonia muscolare, depressione respiratoria). Comunque, in considerazione del lento assorbimento e della bassa disponibilità sistemica della loperamide, dopo assunzione di Ramidox l’insorgenza della sintomatologia da sovradosaggio è considerata un evento raro; per la stessa ragione si ritiene molto basso anche il rischio di effetti neurologici centrali.

Il trattamento è sintomatico e di sostegno. In pazienti nei quali non si è verificata emesi, la somministrazione di carbone attivo dovrebbe essere preceduta da una lavanda gastrica. Il carbone attivo somministrato entro tre ore dall’ingestione di Ramidox è in grado di ridurre molto probabilmente la conversione a loperamide e il conseguente assorbimento.

Se insorgono sintomi da sovradosaggio, si può somministrare naloxone come antidoto.

Poiché la durata d’azione della loperamide è più lunga di quella del naloxone (1-3 ore), può essere opportuno ripetere la somministrazione di naloxone. Quindi il paziente deve essere monitorato con molta attenzione per 48 ore per rilevare un’eventuale depressione del SNC. Non si ritengono utili la diuresi forzata, né l’emodialisi.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Ramidox è un antidiarroico dotato di un’alta selettività per l’intestino, dove viene gradualmente convertito in loperamide. Nei pazienti con diarrea, favorisce il completo assorbimento dei fluidi e degli elettroliti, oltreché quello della bile attraverso un’azione locale diretta sulla mucosa intestinale.

Perciò, Ramidox riduce l’output giornaliero e la perdita di fluidi ed elettroliti in pazienti con stoma. Esso, inoltre, contrasta l’iperperistaltismo agendo sulle fibre muscolari circolari e longitudinali della parete intestinale. Nei pazienti con transito accelerato, la somministrazione ripetuta di Ramidox rallenta il transito del contenuto intestinale lungo il piccolo e grosso intestino. L’uso di Ramidox non è correlato a fenomeni di abuso simil-oppiacei o a dipendenza.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Ramidox è lentamente convertito in loperamide, principalmente attraverso la riduzione anaerobica esercitata dalla flora batterica intestinale e dalle cellule epiteliali dell’intestino. Meno del 20% della dose di Ramidox somministrata oralmente è assorbito. La massima concentrazione plasmatica di Ramidox è raggiunta entro 0.5-1 ora; il suo tempo di dimezzamento è pari ad 1 ora.

La maggior parte di Ramidox passa al tenue distale e al colon dove il profarmaco viene gradualmente convertito in loperamide. L’assorbimento della loperamide così prodotta è più lento e meno estensivo di quello di una identica dose di loperamide somministrata oralmente. La massima concentrazione plasmatica di loperamide è raggiunta 5-8 ore dopo la somministrazione di Ramidox. L’emivita terminale della loperamide è approssimativamente pari a 20 ore. La biodisponibilità relativa della loperamide derivata dall’assunzione di Ramidox è pari alla metà di quella correlata all’assunzione della loperamide come tale.

Nell’uomo, l’attivazione di Ramidox nell’intestino è virtualmente completa.

I pazienti con ileostomia conservano la capacità di ridurre l’ossi-loperamide.

La loperamide generata dalla riduzione dell’ossi-loperamide da parte del contenuto intestinale è parzialmente escreta con le feci. La cinetica di Ramidox è lineare entro un intervallo di dose che va da 1 a 16 mg. Il legame con le proteine plasmatiche dell’ossi-loperamide e della loperamide è uguale a 77.4% e 95.5% rispettivamente.

La ossi-loperamide e la loperamide sono eliminate principalmente attraverso metabolizzazione.

La N-demetilazione ossidativa della loperamide rappresenta la via metabolica più importante. Né la ossi-loperamide, né il metabolita attivo loperamide sono escreti con le urine. Quindi, non sono richiesti adattamenti posologici in pazienti con disordini renali. Sebbene non siano disponibili dati farmacocinetici sui pazienti con insufficienza epatica, si ritiene che usualmente non sia necessario operare una riduzione della posologia di Ramidox quando prescritto a tali pazienti. Ramidox esercita il suo effetto antidiarroico tramite un’azione locale sull’intestino; inoltre, la quantità di loperamide che raggiunge il fegato dopo somministrazione di 1 mg di Ramidox è solo un quarto di quella che si ottiene dopo assunzione della dose terapeutica convenzionale di 2 mg di loperamide.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Nel corso degli studi di tossicità animale non sono emerse ulteriori informazioni di rilevanza clinica.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio; amido di mais; cellulosa microcristallina; sodio carbossimetilcellulosa; amido di patata pregelatinizzato; polividone K 90; magnesio stearato; silice colloidale anidra; polisorbato 20.

06.2 Incompatibilità

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Nessuna nota.

06.3 Periodo di validità

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3 anni (in confezionamento integro in blister alluminio/alluminio).

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in luogo asciutto a temperatura compresa tra 15-30 °C.

Tenere fuori dalla portata dei bambini .

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Le compresse sono confezionate in blisters a doppio strato di alluminio, da dieci alloggi ciascuno.

I blisters sono contenuti in scatole di cartone (2 x scatola) con il foglio illustrativo.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna in particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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ERREKAPPA EUROTERAPICI S.p.A.

Via Ciro Menotti, 1/A – 20129 Milano (MI)

Su licenza: Janssen-Cilag S.p.A.

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 029299017

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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7 Giugno 1997

10.0 Data di revisione del testo

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7 Giugno 1997

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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