Safluround: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Safluround (Tafluprost): sicurezza e modo d’azione

Safluround (Tafluprost) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Riduzione della pressione intraoculare elevata nel glaucoma ad angolo aperto e nell’ipertensione oculare. Come monoterapia nei pazienti:

che possano trarre beneficio da un collirio privo di conservanti

che abbiano risposto in misura insufficiente alla terapia di prima linea

che non tollerino o per i quali sia controindicata la terapia di prima linea Come terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti.

Safluround è indicato in adulti ? 18 anni.

Safluround: come funziona?

Ma come funziona Safluround? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Safluround

Categoria farmacoterapeutica: preparati antiglaucoma e miotici, analoghi delle prostaglandine Codice ATC: S01EE05

Meccanismo d’azione

Il tafluprost è un analogo fluorinato della prostaglandina F2?. Il tafluprost acido, il metabolita biologicamente attivo del tafluprost, è un agonista altamente potente e selettivo del recettore prostanoide umano FP. Il tafluprost acido presenta un’affinità per il recettore FP 12 volte maggiore rispetto al latanoprost. Studi di farmacodinamica nella scimmia indicano che il tafluprost riduce la pressione intraoculare aumentando il deflusso uveosclerale dell’umore acqueo.

Effetti farmacodinamici

Gli esperimenti in scimmie normotese e con ipertensione oculare hanno mostrato che tafluprost è un composto efficace nel ridurre la pressione intraoculare. Nello studio che valutava l’effetto dei metaboliti di tafluprost nel ridurre la pressione intraoculare soltanto tafluprost acido ha ridotto la pressione intraoculare in modo significativo.

Nei conigli trattati per 4 settimane con una soluzione oftalmica allo 0,0015% di tafluprost una volta al giorno, il flusso ematico alla testa del nervo ottico era significativamente aumentato (15%) rispetto al basale, misurato con laser speckle flowgraphy ai giorni 14 e 28.

Efficacia clinica

La riduzione della pressione intraoculare inizia dalle 2 alle 4 ore dopo la prima somministrazione e l’effetto massimo si raggiunge circa 12 ore dopo l’instillazione. La durata dell’effetto è mantenuta per almeno 24 ore. Studi pilota con una formulazione di tafluprost contenente il conservante benzalconio cloruro hanno dimostrato che il tafluprost è efficace in monoterapia e possiede un effetto additivo se somministrato come terapia aggiuntiva al timololo: in uno studio di 6 mesi, il tafluprost ha mostrato un effetto significativo di riduzione della pressione intraoculare da 6 a 8 mmHg in diversi momenti della giornata, rispetto ai 7-9 mmHg ottenuti con il latanoprost. In un secondo studio clinico di 6 mesi, il tafluprost ha ridotto la pressione intraoculare di 5-7 mmHg rispetto ai 4-6 mmHg ottenuti con il timololo. L’effetto di riduzione della pressione intraoculare del tafluprost è stato mantenuto nell’estensione di tali studi fino a 12 mesi. In uno studio della durata di 6 settimane l’effetto di riduzione del tafluprost sulla pressione intraoculare è stato comparato a quello del suo solvente quando utilizzato in aggiunta al timololo. Gli effetti addizionali di riduzione della pressione intraoculare, comparati ai valori basali (misurati dopo 4 settimane di somministrazione di timololo) sono stati da 5 a 6 mmHg nel gruppo timololo-tafluprost e da 3 a 4 mmHg nel gruppo timololo-veicolo. Le formulazioni di tafluprost con e senza conservante hanno mostrato un effetto simile di riduzione della pressione intraoculare superiore a 5 mmHg in un piccolo studio di cross-over con un periodo di trattamento di 4 settimane. Inoltre, in uno studio di 3 mesi condotto negli USA che confrontava la formulazione di tafluprost senza conservante con la formulazione di timololo senza conservante, l’effetto di tafluprost nel ridurre la pressione intraoculare era tra 6,2 e 7,4 mmHg a tempi di valutazione differenti mentre quella del timololo variava tra 5,3 e 7,5 mmHg.


Safluround: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Safluround, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Safluround

Assorbimento

Dopo somministrazione oculare una volta al giorno di una goccia di tafluprost privo di conservanti 0,0015% collirio in entrambi gli occhi per 8 giorni, le concentrazioni plasmatiche di tafluprost acido sono risultate basse e hanno mostrato profili simili ai giorni 1 e 8. Le concentrazioni plasmatiche hanno presentato un picco a 10 minuti dalla somministrazione e sono diminuite al di sotto della soglia inferiore di rilevazione (10 pg/ml) prima di un’ora dopo la somministrazione. I valori medi di Cmax (26,2 e 26,6 pg/ml) e AUC0-last (394,3 e 431,9 pg*min/ml) erano simili ai giorni 1 e 8, indicando che era stata raggiunta una concentrazione farmacologica costante durante la prima settimana di somministrazione oculare. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative nella biodisponibilità sistemica tra le formulazioni con e senza conservante.

In uno studio nel coniglio, l’assorbimento del tafluprost nell’umore acqueo è risultato

comparabile dopo una singola instillazione oculare delle soluzioni oftalmiche di tafluprost 0,0015% con o senza conservante.

Distribuzione

Nella scimmia, non è stata osservata alcuna distribuzione specifica del tafluprost radiomarcato nel corpo irido-ciliare o nella coroide, compreso l’epitelio retinico pigmentato; ciò è indicativo di una bassa affinità per il pigmento melanina. In uno studio di autoradiografia dell’intero organismo nei ratti, la più elevata concentrazione di radioattività è stata osservata nella cornea seguita dalle palpebre, dalla sclera e dall’iride. Al di fuori dell’occhio, la radioattività era distribuita nell’apparato lacrimale, palato, esofago e tratto gastrointestinale, rene, fegato, cistifellea e vescica urinaria.

Il legame del tafluprost acido all’albumina sierica umana in vitro è stato del 99% a 500 ng/ml di tafluprost acido.

Biotrasformazione

Eliminazione

In seguito alla monosomministrazione giornaliera di 3H-tafluprost (soluzione oftalmica allo 0,005%;

5 ?l/occhio) per 21 giorni in entrambi gli occhi nei ratti, approssimativamente l’87% della dose radioattiva totale è stata ritrovata negli escreti. La percentuale della dose totale escreta nelle urine è stata approssimativamente del 27-38% e circa il 44-58% della dose è stata escreta nelle feci.


Safluround: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Safluround agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Safluround è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Safluround: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità sistemica a dosi ripetute, genotossicità e potenziale cancerogeno. Come con altri agonisti PGF2, la somministrazione topica oculare a dosi ripetute del tafluprost nella scimmia ha indotto effetti irreversibili sulla pigmentazione dell’iride e un aumento reversibile dell’ampiezza della fessura palpebrale.

Un’aumentata contrattilità uterina in vitro è stata osservata nel ratto e nel coniglio con concentrazioni di tafluprost acido superiori, rispettivamente, di 4 e 40 volte le massime concentrazioni plasmatiche di tafluprost acido nell’uomo. L’attività uterotonica del tafluprost non è stata studiata in preparazioni di utero umano.

Nel ratto e nel coniglio sono stati effettuati studi di tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione endovenosa. Non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilità o sulla fase iniziale dello sviluppo embrionale dei ratti a esposizioni sistemiche di oltre 12.000 volte l’esposizione clinica massima basata sulla Cmax o superiore a 2.200 volte a quella basata sull’AUC.

In studi convenzionali di sviluppo embrio-fetale, il tafluprost ha indotto una riduzione del peso corporeo fetale e un aumento delle perdite post-impianto. Il tafluprost ha aumentato l’incidenza di anomalie scheletriche nel ratto e l’incidenza di malformazioni craniche, cerebrali e spinali nel coniglio. Nello studio condotto nel coniglio, i livelli plasmatici del tafluprost e dei suoi metaboliti sono risultati inferiori al livello di quantificazione.

In uno studio sullo sviluppo pre- e postnatale condotto nel ratto, con dosi di tafluprost superiori a 20 volte la dose clinica, nella prole sono stati osservati aumento della mortalità neonatale, peso corporeo ridotto e ritardato dispiegamento del padiglione auricolare.

Gli esperimenti condotti nel ratto con il tafluprost radiomarcato hanno mostrato che circa lo 0,1% della dose applicata topicamente negli occhi è passato nel latte. Poiché l’emivita del metabolita attivo (tafluprost acido) nel plasma è molto breve (non rilevabile dopo 30 minuti nell’uomo), la maggior parte della radioattività era dovuta probabilmente a metaboliti con attività farmacologica scarsa o assente. Sulla base del metabolismo del farmaco e delle prostaglandine naturali, ci si attende una biodisponibilità orale molto bassa.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Safluround: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Safluround

Safluround: interazioni

Non si prevedono interazioni nell’uomo, poiché dopo il dosaggio oculare, le concentrazioni sistemiche di tafluprost sono estremamente basse. Pertanto, con il tafluprost non sono stati effettuati studi di interazione specifici con altri medicinali.

In studi clinici, il tafluprost è stato usato in concomitanza al timololo senza evidenza di interazioni.


Safluround: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Safluround: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il tafluprost altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. In caso di transitorio offuscamento della vista dopo l’instillazione, il paziente deve attendere che la vista ritorni nitida prima di guidare veicoli o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco