Technescan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Technescan (Sodio Pirofosfato Decaidrato): sicurezza e modo d’azione

Technescan (Sodio Pirofosfato Decaidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Questo medicinale è solo per uso diagnostico.

Marcatura degli eritrociti in vivo oppure in vivo/in vitro per scintigrafia del pool ematico per le seguenti indicazioni

Angiocardioscintigrafia per:

Valutazione della frazione di eiezione ventricolare

Valutazione della motilità regionale e globale della parete cardiaca

Analisi di fase dell’ imaging miocardico

Imaging della perfusione d’organo e delle anomalie vascolari

Diagnosi e localizzazione del sanguinamento gastrointestinale occulto

Determinazione del volume ematico

Scintigrafia della milza

Technescan: come funziona?

Ma come funziona Technescan? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Technescan

Categoria farmacoterapeutica: Radiofarmaci diagnostici – Composti del tecnezio (99mTc). Codice ATC: V09GA06.

Alle dosi utilizzate per le procedure diagnostiche, nessuno dei seguenti sembra avere un effetto farmacodinamico: pirofosfato stannoso, sodio pertecnetato (99mTc), pirofosfato (99mTc) stannoso, o eritrociti marcati.


Technescan: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Technescan, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Technescan

Distribuzione

L’iniezione endovenosa di sali stannosi induce un "carico stannoso" degli eritrociti. La successiva iniezione di sodio pertecnetato (99mTc) causa accumulo e ritenzione di sodio pertecnetato (99mTc) nel plesso coroideo e negli eritrociti.

La somministrazione endovenosa di 10-20 µg di ioni stannoso/kg di peso corporeo (sotto forma di pirofosfato stannoso), seguita dopo 30 minuti da iniezione di 370-740 MBq di pertecnetato produce una marcatura efficiente del pool ematico. Di norma, il pertecnetato iniettato per via endovenosa si diffonde liberamente all’interno e all’esterno degli eritrociti. Tuttavia, quando gli eritrociti sono stati precaricati con ione stannoso, sodio pertecnetato (99mTc) viene ridotto all’interno delle cellule e si lega alle catene di globina. I meccanismi attraverso i quali sodio pertecnetato (99mTc) si fissa agli eritrociti sottoposti a priming con stagno non sono del tutto chiariti. Tuttavia, il 20% del pertecnetato iniettato entra nell’eritrocita e si lega a una catena beta della globina, mentre si ritiene che il restante 70-80% di pertecnetato si localizzi nel citoplasma o sulla membrana eritrocitaria. D’altra parte, ridurre la carica superficiale degli eritrociti diminuisce l’efficienza della marcatura al 20%.

Captazione negli organi

Il momento più favorevole per l’iniezione del pertecnetato (99mTc) per la marcatura in vivo è 20-30 minuti dopo la somministrazione del pirofosfato. A 10 e 100 minuti dopo l’iniezione, il 77 ±15% e il 71 ±14%, rispettivamente, dell’attività iniettata è rilevabile nel sangue. Questo valore rimane costante per circa 2 ore dopo l’iniezione, e durante questo periodo la radioattività ematica totale diminuisce solo del 6% circa. Fino a otto giorni dopo l’esame, la marcatura degli eritrociti con pertecnetato (99mTc) è ancora osservabile. Non vi sono effetti apprezzabili con dosi fino a 0,02 mg di stagno/kg. Gli eritrociti termo-denaturati vengono sequestrati dal tessuto splenico.


Technescan: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Technescan agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Technescan è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Technescan: dati sulla sicurezza

Non esistono dati preclinici di sicurezza specifici per gli eritrociti marcati con tecnezio. La tossicità dello ione pertecnetato e dei sali stannosi è stata studiata e documentata in letteratura. Gli effetti tossici sistemici vengono osservati solo a dosi relativamente elevate per via parenterale, il che fornisce un indice di sicurezza di almeno 150. Nei ratti, gli studi di tossicità per somministrazione ripetuta con dosi pari a 50-100 volte la dose umana non hanno mostrato alterazioni macroscopiche o microscopiche.

È stato segnalato che i sali stannosi hanno un debole potenziale di mutagenicità. Non sono disponibili studi che descrivano i possibili effetti sulla riproduzione o sull’incidenza tumorale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Technescan: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Technescan

Technescan: interazioni

Sono state segnalate riduzioni nella resa della marcatura degli eritrociti causate da eparina, sovraccarico di stagno, alluminio, prazosina, metildopa, idralazina, composti digitalici, chinidina, bloccanti ?-adrenergici (ad esempio, propranololo), calcio-antagonisti (ad esempio verapamil, nifedipina), nitrati (ad esempio nitroglicerina), antibiotico antraciclina, mezzi di contrasto iodati e cateteri in teflon (Sn++ può reagire con il catetere).


Technescan: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Technescan: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Technescan PYP non altera o altera in modo trascurabile la capacita di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco