Ursitan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ursitan (Tobramicina): sicurezza e modo d’azione

Ursitan (Tobramicina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ursitan è indicato per il trattamento locale delle infezioni oculari causate da ceppi sensibili alla tobramicina negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a un anno. Vedere paragrafo 5.1

Congiuntivite batterica purulenta

Cheratite

Ulcere corneali

Prestare particolare attenzione alla guida ufficiale sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

Ursitan: come funziona?

Ma come funziona Ursitan? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ursitan

Categoria farmacoterapeutica: oftalmologici, antinfettivi, antibiotici, tobramicina. Codice ATC: S01AA12

Meccanismo d’azione

Il presente preparato contiene tobramicina, un antibiotico aminoglicoside battericida. Esercita il suo effetto primario sulle cellule batteriche mediante inibizione dell’assemblaggio e della sintesi dei polipeptidi sul ribosoma.

Meccanismo di resistenza

La resistenza alla tobramicina è causata da diversi meccanismi, tra cui: (1) alterazioni della subunità ribosomiale all’interno della cellula batterica; (2) interferenza nel trasporto di tobramicina nella cellula, e (3) inattivazione della tobramicina a causa di diversi enzimi adenilanti, fosforilanti e acetilanti. Le informazioni genetiche necessarie alla produzione degli enzimi inattivanti possono essere contenute nel cromosoma batterico o nei plasmidi. Possono verificarsi casi di resistenza crociata con altri aminoglicosidi.

Valori soglia

Per la maggior parte degli agenti topici esistono dati farmacologici limitati e non sono disponibili dati di correlazione tra trattamento ed esito. Per tale motivo, EUCAST propone di utilizzare valori di cut-off epidemiologico (ECOFF) per indicare la sensibilità agli agenti topici.

Valori di cut-off epidemiologici secondo EUCAST. ECOFF ? mg/l

Citrobacter freundii 2 mg/l

Escherichia coli 2 mg/l

Klebsiella pneumoniae 2 mg/l

Morganella morganii 4 mg/ml

Proteus mirabilis 4 mg/ml

Serratia marcescens 4 mg/ml

Staphylococcus aureus 0,5-2 mg/l

Haemophilus influenzae 4 mg/l

Moraxella catarrhalis 0,25 mg/l

Pseudomonas aeruginosa 8 mg/l

In alcune specie, la prevalenza della resistenza acquisita può variare in funzione di criteri geografici e temporali, pertanto, è fondamentale disporre di informazioni a livello locale riguardo alla resistenza e soprattutto riguardo al trattamento di infezioni gravi. Il consiglio degli esperti è necessario nei casi in cui la prevalenza della resistenza è tale da mettere in discussione l’utilità degli antimicrobici per certi tipi di infezioni.

Specie per le quali l’acquisizione di resistenza può costituire un problema

Specie comunemente sensibili

Batteri Gram-positivi aerobi:

Staphylococcus aureus (sensibile alla meticillina)

Batteri Gram-negativi aerobi: Citrobacter freundii Escherichia coli

Klebsiella pneumoniae Moraxella catarrhalis Morganella morganii Proteus mirabilis Pseudomonas aeruginosa Serratia marcescens

Batteri Gram-positivi aerobi:
Staphylococcus coagulasi-negativo Staphylococcus epidermidis
Organismi inerentemente resistenti
Batteri Gram-positivi aerobi:
Staphylococcus aureus (resistente alla meticillina) Streptococcus pneumoniae
Batteri Gram-negativi aerobi:
Haemophilus influenzae


Ursitan: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ursitan, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ursitan

Assorbimento

La tobramicina viene scarsamente assorbita attraverso la cornea e la congiuntiva e in seguito a somministrazione topica vengono assorbite quantità minime nell’occhio.

La concentrazione di tobramicina in questo medicinale è tale da consentire una penetrazione molto più elevata nel sito di infezione (superficie oculare) rispetto alla concentrazione minima inibente (MIC) della maggior parte degli isolati resistenti (MIC >64 g/ml; la concentrazione di tobramicina in un occhio umano dopo una singola dose del farmaco è di 848 ± 674 g/ml, 1 minuto dopo la somministrazione).

La concentrazione di tobramicina nelle lacrime di individui sani si mantiene superiore al valore MIC90 (16 g/ml così some descritto per gli isolati oculari) per almeno 44 minuti in seguito alla somministrazione del trattamento con questo medicinale.


Ursitan: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ursitan agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ursitan è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ursitan: dati sulla sicurezza

Dosi elevate di tobramicina somministrate per via parenterale hanno causato nefrotossicità nei ratti e nei cani e ototossicità nei gatti.

Negli studi preclinici è stato osservato come dosi sistemiche elevate di tobramicina pari a 30 e 60 mg/kg, somministrate nei ratti per via intraperitoneale (i.p.) nei periodi di massima organogenesi, hanno prodotto un aumento della densità glomerulare e la perdita dell’area corticale epatica nei feti e nei ratti appena nati. Analogamente, gli antibiotici aminoglicosidi possono provocare ototossicità anche in altri animali di laboratorio. Nei gatti, un trattamento sistemico di 30 settimane con tobramicina, somministrato per via sottocutanea ad una dose pari a 20, 40 e 80 mg/kg/die, ha provocato una degenerazione dose dipendente delle cellule ciliate e delle strutture sensoriali di supporto dell’apparato uditivo. Tuttavia, grazie alla sua struttura anatomica, l’apparato uditivo umano è attualmente considerato maggiormente protetto rispetto a quello animale e, pertanto, la vulnerabilità ai danni indotti dagli aminoglicosidi è minore.

Altri studi condotti sui ratti e sui gatti, con dosi di tobramicina fino a 100 mg/kg/die somministrata per via parenterale (> 400 volte la dose clinica massima) non hanno evidenziato alcuna traccia di compromissione della fertilità o di danni fetali.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ursitan: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ursitan

Ursitan: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione.

Nel caso in cui la somministrazione di tobramicina oftalmica sia concomitante alla terapia con altri antibiotici aminoglicosidi, è necessario tenere sotto stretto controllo la concentrazione serica totale.

L’impiego concomitante di tetracicline oftalmiche e Ursitan è sconsigliato, in quanto uno degli eccipienti di tale prodotto, il tiloxapolo, è chimicamente incompatibile con le tetracicline.

In caso di terapia concomitante con altri medicinali oculari topici, lasciare trascorrere un intervallo di 15 minuti tra le successive applicazioni. Le pomate oftalmiche vanno impiegate per ultime.


Ursitan: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ursitan: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Ursitan non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

In generale, l’uso di colliri può causare un temporaneo offuscamento della vista o altri disturbi visivi che possono compromettere la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. In caso di offuscamento della vista al momento dell’instillazione, attendere che la visione torni alla normalità prima di mettersi alla guida di un veicolo o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco