Visofid: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Visofid (Ciproterone Acetato + Etinilestradiolo): sicurezza e modo d’azione

Visofid (Ciproterone Acetato + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’acne da moderata a grave correlata a sensibilità agli androgeni (con o senza seborrea) e/o irsutismo nelle donne in età fertile.

Per il trattamento dell’acne, VISOFID dev’essere utilizzato esclusivamente dopo che la terapia topica od il trattamento antibiotico sistemico siano falliti.

Poiché VISOFID è anche un contraccettivo ormonale, non dev’essere utilizzato in associazione ad altri contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.3).

Visofid: come funziona?

Ma come funziona Visofid? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Visofid

Categoria farmacoterapeutica: Antiendrogeni ed Estrogeni, codice ATC: G03HB01

Il ciproterone acetato contenuto nel VISOFID inibisce l’azione degli androgeni che sono prodotti anche dall’organismo femminile. È quindi possibile trattare patologie la cui eziologia derivi sia da una incrementata produzione di androgeni che da una particolare sensibilità a questi ormoni.

Durante l’assunzione di VISOFID si osserva una riduzione dell’incrementata funzionalità delle ghiandole sebacee che giocano un ruolo importante nell’eziologia dell’acne e della seborrea. Ciò porta – di norma dopo 3-4 mesi di terapia – ad una riduzione delle manifestazioni acneiche. L’eccessiva presenza di grasso sui capelli e sulla cute di norma scompare più rapidamente. La perdita di capelli che frequentemente accompagna le forme di seborrea si riduce. Il trattamento con VISOFID è indicato nelle donne in età riproduttiva che manifestano lievi forme di irsutismo e in particolare lievi incrementi della peluria del volto; comunque tali risultati per essere evidenti richiedono molti mesi di assunzione.

Il ciproterone acetato, oltre alla descritta attività antiandrogena, manifesta una spiccata attività progestinica. La somministrazione del solo ciproterone acetato porterebbe quindi ad irregolarità del ciclo che sono evitate dalla sua associazione con l’etinilestradiolo nel VISOFID. Ciò si realizza con l’assunzione ciclica in base alle istruzioni. L’azione contraccettiva del VISOFID si basa sulle interazioni di meccanismi centrali e periferici, i più importanti dei quali sono l’inibizione dell’ovulazione e le modifiche del muco cervicale.


Visofid: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Visofid, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Visofid

Ciproterone acetato

A seguito di somministrazione orale il ciproterone è completamente assorbito.

L’assunzione di VISOFID porta ad un livello sierico massimo di 15 ng di ciproterone acetato/ml dopo 1,6 ore. Quindi i livelli sierici si riducono in due fasi caratterizzate da un’emivita di 0,8 ore e 2,3 giorni. La clearance totale del ciproterone acetato dal siero è stata valutata in 3,6 ml/min/kg. Il ciproterone acetato è metabolizzato attraverso diverse vie metaboliche inclusa l’idrossilazione e la coniugazione. Il principale metabolita nel plasma umano è il 15 ?-idrossi derivato.

Una quota è escreta immodificata con la bile. La maggior parte della dose è escreta come metaboliti urinari e biliari con un rapporto di 3:7. L’escrezione biliare e renale ha luogo con un’emivita di 1,9 giorni. I metaboliti sono eliminati dal plasma con velocità simile (emivita 1,7 giorni). Il ciproterone acetato è quasi completamente legato alle albumine plasmatiche. Circa il 3,5-4,0 % dei livelli totali di farmaco sono in forma libera. Poiché il legame con le proteine non è specifico, le modificazioni dei livelli di SHBG non modificano la farmacocinetica del ciproterone acetato.

Conseguentemente alla lunga emivita della fase di disposizione terminale dal plasma (siero) ed all’assunzione giornaliera, il ciproterone acetato si accumula durante un ciclo di terapia. I valori medi dei livelli sierici massimi di farmaco incrementano da 15 ng/ml (giorno 1) a 21 ng/ml e 24 ng/ml alla fine rispettivamente del ciclo di terapia 1 e 3.

L’area sottostante il grafico concentrazione/tempo incrementa di 2,2 volte (alla fine del primo ciclo) e 2,4 volte (alla fine del terzo cielo). Condizioni di equilibrio sono state raggiunte dopo circa 10 giorni. Durante

trattamenti di lunga durata il ciproterone acetato si accumula nel corso dei cicli di trattamento con un fattore di 2.

La biodisponibilità assoluta del ciproterone acetato è quasi totale (88% della dose).

La biodisponibilità relativa del ciproterone acetato dal VISOFID è stata del 109 % quando confrontata con una sospensione acquosa microcristallina. Il fumo non influisce sulla farmacocinetica del ciproterone acetato o dell’etinilestradiolo.

Etinilestradiolo

L’etinilestradiolo somministrato per os viene rapidamente e completamente assorbito. A seguito dell’ingestione di VISOFID massimi livelli sierici del farmaco sono stati di circa 80 pg/ml dopo 1,7 ore. Successivamente i livelli sierici di etinilestradiolo decrementano secondo due fasi caratterizzate da un’emivita rispettivamente di 1-2 ore e circa 20 ore.

A causa dei limiti delle procedure analitiche questi indici possono essere calcolati solamente somministrando dosi più elevate. Per l’etinilestradiolo è stato determinato un volume apparente di distribuzione di circa 5 l/kg ed un tasso di clearance metabolica del plasma di circa 5 ml/min/kg. L’etinilestradiolo si lega in modo elevato ma non specifico con l’albumina sierica. Circa 2% del farmaco in circolo è presente in forma libera. Durante i processi di assorbimento e di primo passaggio epatico l’etinilestradiolo viene metabolizzato con una conseguente variabile ridotta biodisponibilità dopo somministrazione orale.

Il farmaco non è escreto in forma immodificata. I metaboliti dell’etinilestradiolo sono escreti a livello urinario e biliare con un rapporto di 4:6, con un’emivita di circa un giorno.

In base all’emivita della fase di distribuzione terminale dal siero e all’assunzione giornaliera, i livelli sierici di equilibrio vengono raggiunti dopo 3-4 giorni e sono superiori di circa il 30-40% se confrontati con quelli derivanti da una dose singola.

La biodisponibilità relativa (riferita ad una sospensione acquosa microcristallina) dell’etinilestradiolo dal VISOFID è quasi totale.

La disponibilità sistemica dell’etinilestradiolo può essere influenzata in entrambe le direzioni da altri farmaci. Comunque non sussiste interazione con elevate dosi di vitamina C. Durante l’uso continuato l’etinilestradiolo induce la sintesi epatica delle SHBG e CBG. Il grado dell’induzione delle SHBG dipende dalla struttura chimica e dalla dose dei progestinici associati.

Durante l’assunzione di VISOFID le concentrazioni sieriche di SHBG incrementano da circa 100 nmol/l a 300 nmol/l e le concentrazioni sieriche di CBG incrementano da circa 50 mcg/ml a 95 mcg/ml.


Visofid: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Visofid agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Visofid è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Visofid: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità animale per la valutazione del rischio nell’uomo sono stati eseguiti sia su ciascun componente del preparato, sia sulla loro associazione.

Non sono stati condotti studi sperimentali nell’animale su un possibile effetto sensibilizzante dell’etinilestradiolo e del ciproterone acetato. Studi di embriotossicità o teratogenesi condotti utilizzando l’associazione dei due principi attivi non ha dimostrato alcuna azione generale teratogenica conseguente al trattamento durante l’organogenesi prima dello sviluppo degli organi genitali esterni.

La somministrazione di ciproterone acetato durante la fase ormonosensibile di differenziazione degli organi genitali (dopo circa il 45° giorno di gravidanza) può indurre segni di femminilizzazione nei feti maschi a seguito di elevate dosi. L’osservazione di maschi neonati che sono stati esposti in utero al ciproterone acetato non ha mostrato alcun segno di femminilizzazione. Comunque la gravidanza è una controindicazione all’uso del VISOFID.

Sebbene gli studi in vitro ed in vivo indichino effetti genotossici del ciproterone acetato sugli epatociti di ratto, studi su effetti mutageni non hanno evidenziato alcun potenziale mutageno. Alla luce dello stato attuale delle conoscenze, questo dato non suggerisce alcun rilevante potenziale mutageno nell’uomo.

Studi sul potenziale tumorigeno non hanno evidenziato alcun specifico effetto tumorigeno conseguente all’uso di VISOFID. Al tempo stesso bisogna rammentare che gli steroidi sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormonodipendenti. Globalmente i dati disponibili non evidenziano alcuna obiezione all’impiego del VISOFID nell’uomo se usato in accordo con le disposizioni per le indicazioni previste ed alla dose raccomandata.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Visofid: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Visofid

Visofid: interazioni

L’interazione con altri farmaci; che determinano un aumento della clearance degli ormoni sessuali, può portare ad emorragia da rottura o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale.

L’uso concomitante con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina può aumentare il rischio di aumento di ALT (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Pertanto, i pazienti che fanno uso di VISOFID devono passare ad un metodo di contraccezione alternativo (ad esempio contraccezione progestinica o metodi contracettivi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime combinato di farmaci. VISOFID può essere ripreso 2 settimane dopo il completamento del trattamento con questo regime combinato di farmaci.

Le seguenti interazioni sono state riferite in letteratura.

Metabolismo epatico: interazioni si possono verificare con farmaci che inducono gli enzimi epatici e pertanto aumentano la clearance degli ormoni sessuali (ad es. fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e probabilmente anche oxcarbazepina, topibramato, felbamato, ritronavir, griseofulvina).

Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. Ciò a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum. L’effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

Interferenza con il circolo enteroepatico: alcune evidenze cliniche suggeriscono una riduzione del circolo enteroepatico in coincidenza dell’assunzione di alcuni antibiotici, con conseguente riduzione della concentrazione di etinilestradiolo (ad es. penicilline e tetracicline).

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi devono temporaneamente adottare, un metodo contraccettivo di barriera per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei ventotto giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con antibiotici (ad eccezione di rifampicina e griseofulvina), deve essere usato un metodo di barriera sette giorni successivi all’interruzione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di VISOFID, la successiva confezione del contraccettivo dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

Le associazioni estro-progestiniche come VISOFID possono interferire con il metabolismo di altri farmaci. Pertanto le loro concentrazioni plasmatiche o tissutali possono esserne influenzate (ad es. la ciclosporina). Consultare le istruzioni del farmaco concomitante.

Esami di laboratorio: l’uso di VISOFID può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.

Il personale di laboratorio dovrà essere informato dell’uso di VISOFID quando vengono richiesti dei test di laboratorio.


Visofid: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Visofid: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco