Visublefarite: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Visublefarite (Sulfacetamide + Betametasone + Tetrizolina): sicurezza e modo d’azione

Visublefarite (Sulfacetamide + Betametasone + Tetrizolina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Blefarite allergica, settica, eczematosa, eritematosa, furfuracea, crostosa, ulcerosa. Follicoliti delle ciglia.

Visublefarite: come funziona?

Ma come funziona Visublefarite? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Visublefarite

Categoria farmacoterapeutica: Corticosteroidi/antinfettivi/midriatici in associazione Codice ATC S01CB04.

L’azione farmacologica del prodotto si basa fondamentalmente sull’attività dei singoli componenti: antiinfiammatoria, antiallergica, antifibroblastica del betametasone; antibatterica della sulfacetamide; vasocostrittrice, decongestionante della tetrizolina. Il betametasone ha un’elevata attività antiallergica e antiinfiammatoria (10 volte superiore a quella del prednisolone). L’azione terapeutica del betametasone è simile a quella del desametazone, ma più intensa nei confronti degli altri corticosteroidi. La

tetrizolina riduce i sintomi classici dell’infiammazione, quali edema, prurito, dolore ed epifora da ipersecrezione. Essa è una sostanza ad attività simpaticomimetica e la sua azione si esplica mediante vasocostrizione. La sulfacetamide è un antibatterico attivo contro un vasto numero di agenti patogeni inclusi cocchi piogeni, gonococchi, Escherichia coli ed il bacillo di Kock Weecks. La somministrazione di questi farmaci in associazione ha il vantaggio di essere ben accetta dai pazienti e fornisce la sicurezza che i principi attivi del farmaco vengano assunti a dosaggi appropriati. Inoltre è assicurata la compatibilità delle sostanze.


Visublefarite: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Visublefarite, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Visublefarite

L’applicazione locale non ha provocato generalmente effetti tossici, nè fenomeni di intolleranza. L’attività antiflogistica del betametasone somministrato per via generale è buona. Esso è poco assorbito per via topica e non produce gli effetti collaterali noti per somministrazione orale o parenterale. Mentre alcuni vasocostrittori producono dilatazione della pupilla o causano iperemia di rimbalzo, non si sono avute evidenze che questi fenomeni si verifichino con Tetrizolina. La sua attività tende a diminuire dopo 10 giorni di uso.


Visublefarite: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Visublefarite agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Visublefarite è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Visublefarite: dati sulla sicurezza

Studi sperimentali hanno dimostrato che nell’associazione rimangono inalterate le caratteristiche dei singoli componenti. La DE50 del betametasone per os è circa 0,5 mg/Kg/die, e l’effetto si esplica su tutte le componenti del processo infiammatorio. La tossicità acuta è bassa: nel topo la DL50 per os è di 2,7 g/Kg, i.p. di 0,7 g/Kg. La somministrazione ripetuta di soluzioni di tetrizolina allo 0,25 – 0,5% sulla cornea del coniglio dimostra l’assenza di tossicità locale e di fenomeni irritativi o di sensibilizzazione.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Visublefarite: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Visublefarite

Visublefarite: interazioni

Per la presenza di Tetrizolina il rpodotto va usato con cautela nei soggetti in corso di trattamento con farmaci antidepressivi (vedere anche paragrafo 4.4)


Visublefarite: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Visublefarite: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

i: Visublefarite non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco